“Nemmeno una nave sarà sottratta a Venezia in favore di
Trieste. Neanche una “ Scandisce bene le parole Ettore Rosato, deputato
triestino e capogruppo del PD alla Camera, nel sostenere a spada tratta la
proposta del ministro Franceschini di dar vita nel Porto vecchio di Trieste a
un grande “ hub “ crocieristico nazionale ed europeo. Un favore incondizionato
che senz’altro vede premiata la sua Trieste, ma che l’esponente politico
dichiara di valenza generale per le molteplici, felici implicazioni di ordine
generale e geografia diffusa.
“ Venezia è satura, potrà ospitare in Laguna tutte le navi
che sarà possibile accogliere – incalza il capogruppo – tuttavia ciò non toglie
che una visione strategica corretta veda a
Trieste, in un’area magnifica e
appena liberata dai vincoli del Porto franco, una localizzazione ideale per
attrarre un gran numero di toccate di navi bianche,” spiega Rosato.
L’idea di Franceschini, in altre parole, disegna “ una
straordinaria opportunità da cogliere al volo per tutto l’Adriatico” , che fra
Treiste e Venezia “deve vedere una grande sinergia, non azioni di concorrenza
all’interno della medesima area.”
Il capogruppo Dem prefigura “ una massiccia mole di
investimenti sia pubblici che privati “ capaci di valorizzare una serie
fortunate di coincidenze triestine: “
La prossima eliminazione dei “colli di
bottiglia “ ferroviari abbasserà a poco più di un’ora la percorrenza
ferroviaria con Venezia, nel Porto vecchio potranno essere realizzate strutture
alberghiere di prim’ordine e in più Trieste presenta fondali da 17 metri”,
quelli voluti dalla vecchia Austria e finora sfruttati soltanto in misura
parziale dall’Italia, eppure capaci già di fare la differenza per l’incremento
del traffico commerciale del porto giuliano mediante le grandi navi
portacontainer.
Nella città e nell’area dove ha sede legale la Fincantieri e il maxi cantiere dele
principesse dei mari, è però scontato che dal sogno progettuale alla sua
ragione pratica passerà molto tempo, si ragiona in almeno un paio di lustri,
considerata l’entità e la complessità dell’idea da mettere in campo.
“ Ma intanto una condivisione strategica delle città, delle
Regioni e dello Stato – precisa Rosato – porterà invariabilmente a un primo
incremento delle toccate”
Poi “dovrà essere un grande accordo di programma a
codificare l’intera operazione”, che nel giudizio di Rosato “ si tradurrà in un
moltiplicatore di vantaggi per tutti ”.
IL GAZZETTINO 3 ottobre 2015
Roma sponsorizza le grandi navi a Trieste
Proprio un mese fa il ministro, appartatosi con i
rappresentanti delle istituzioni dopo aver allontanato i giornalisti, si era
lasciato scappare una frase rivelatrice: «Musei e attrattive in Porto vecchio
potranno indurre anche molti più crocieristi a partire da Trieste». Ora anche
quella frase appare più chiara. «È quasi esclusivamente di questo che avevano
parlato allora - rivela il presidente dei deputati Pd Ettore Rosato - .
Adesso
viene chiaramente espressa la volontà politica di indirizzare su Trieste anche
le scelte degli armatori. È un’altra delle decisioni strategiche che questo
governo dimostra di saper fare. A muoversi è un ministro che non è certo
triestino e si trova in una posizione di estrema imparzialità.
Da una parte c’è
una città alle prese con un grave problema, quello dei danni che le possono
arrecare i passaggi delle grandi navi e dall’altra c’è una città, oltretutto
molto vicina, che al contrario offre spazi e opportunità».
Rosato spiega che
«nelle intenzioni del ministro non si tratta certo di spostare la Stazione
marittima, ma di utilizzare come grande hub crocieristico tutta l’area tra la
Marittima e il Porto vecchio, aggiungendo nuovi approdi, utilizzando anche il
Molo Quarto, costruendo alberghi e altre strutture per i turisti con il
vantaggio di avere proprio nel mezzo anche la Stazione ferroviaria».
IL PICCOLO 2 ottobre 2015
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