mercoledì 21 ottobre 2015

CENTRALE ELETTRA - INTERROGAZIONE PARLAMENTARE PRODANI

In questa lunga e documentata interrogazione parlamentare l'on. Prodani pone questioni rilevanti sulla vertenza della centrale Elettra, che varie volte abbiamo indicato come la " chiave di volta " della questione  area a caldo  della Ferriera e forse di tutto l'impegno del cav. Arvedi a Servola : area a caldo, laminatoio e banchina.





Al  Ministro dello Sviluppo Economico e  al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti

– per sapere

– premesso che:

la centrale Elettra di Trieste è un impianto termoelettrica a ciclo combinato cogenerativo, con la possibilità di produrre anche vapore. Ha una capacità di 140 MW per la vendita in ambito CIP6, una capacità residuale di 29 MW disponibile alla vendita sul libero mercato e
cogenera vapore acqueo surriscaldato per 12.000 kg/h mediante il recupero dei gas di risulta del processo siderurgico della Ferriera di Servola,

l’impianto, che attualmente occupa 24 lavoratori, venne ceduto dal Gruppo Lucchini nel 2005 ad Alix Partners, fondo inglese con investimenti ramificati in tutto il mondo;
nel marzo del 2013, Elettra Produzioni ha presentato la richiesta di risoluzione anticipata della Convezione CIP 6/92 al GSE ( Gestore Servizi Energetici), concessa alla fine del 2013, così come comunicato da un articolo de Il Piccolo del 28 dicembre 2013 ;

il GSE ha condizionato il corrispettivo della risoluzione anticipata della Convezione CIP6 all’effettivo subentro al Gruppo Lucchini di un soggetto terzo nella titolarità dello Stabilimento siderurgico di Servola e all’impegno del subentrate di rispettare le prescrizioni di cui  all’art. 63 del d. lgs. n. 270 del 1999, che, al comma 2, stabilisce: “Ai fini della vendita di aziende o di rami di azienda in esercizio, l’acquirente deve obbligarsi a proseguire per almeno un biennio le attivita’ imprenditoriali e a mantenere per il medesimo periodo i livelli occupazionali stabiliti all’atto della vendita”;

inoltre, il Gruppo Lucchini vantava nei confronti di Elettra Produzioni crediti per 22 milioni di euro derivanti dalla vendita dei gas di risulta delle lavorazioni. La cessione della Ferriera di Servola, siglata il 05 ottobre 2014, passata dal dall’amministrazione straordinaria della Lucchini a Siderurgica Triestina,  società di proprietà al 100 per cento del Gruppo Arvedi di Cremona, ha anche sancito il trasferimento di tali crediti da Lucchini ad Arvedi.

con l’Accordo di Programma per l’attuazione del “ Progetto integrato di messa in sicurezza, riconversione industriale e sviluppo economico produttivo nell’area della Ferriera di Servola”, tra il Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministro dello Sviluppo Economico, d’intesa con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l’Autorità Portuale di Trieste con Siderurgica Triestina S.r.l.,  firmato in data 21 novembre 2014, i crediti sopracitati sono stati destinati a specifici impegni. 

Con l’art 8. “Interventi di riconversione industriale e di sviluppo economico”, al punto 2 lettera e) viene specificato che Siderurgica Triestina è obbligata ad utilizzare le risorse rivenienti dall’incasso dei crediti Servola esclusivamente:
1.  in via prioritaria, per finanziare l’effettuazione delle attività/interventi necessari per il rinnovo dell’AIA  e/o il rilascio di una nuova autorizzazione integrata ambientale nonché degli  interventi di messa in sicurezza dei beni  (quali,  in primis, gli  impianti) compresi nel Ramo Lucchini Trieste e nei Beni e Autorizzazioni Servola che saranno previsti in tale sede;
2.  in  subordine (e per il caso in cui  residuino risorse), per finanziare l’effettuazione delle attività/ interventi previsti a suo carico dall’Accordo di Programma di Trieste e dal presente accordo ex articolo 252-bis. Nello specifico, gli “ Interventi di massima necessari al rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale “ sono indicati all’Art. 9 dell’Accordo di Programma di Trieste, siglato a gennaio 2014.

il 12 settembre scorso, un articolo del Piccolo si apprendeva che il futuro di Elettra fosse molto incerto e si stesse correndo il rischio dello smantellamento dell’impianto e della sua vendita ad un’azienda britannica;

un successivo articolo del 01 ottobre de il Piccolo annunciava come prossimo l’inizio delle procedure per la messa in mobilità dei 60 dipendenti di Elettra Produzione, suddivisi tra le sedi di Trieste, di Piombino e gli uffici di Milano; la Società avrebbe, poi,  indicato il 31 ottobre come termine ultimo per consentire la chiusura dell’accordo di acquisto della centrale di cogenerazione di Trieste da parte del Gruppo Arvedi. Inoltre, l’articolo citato comunica dell’incontro, organizzato presso il Ministero dello Sviluppo Economico tra la Presidente della Regione FVG, in veste di Commissario per la crisi industriale complessa di Trieste, Giampiero Castano, responsabile dell’Unità di Gestione Vertenze del Ministero ed i rappresentanti di Elettra Produzione e del Gruppo Arvedi per affrontare le questioni legate alla centrale di Trieste;

da un articolo de Il Piccolo del 7 ottobre si apprende che durante un incontro avvenuto con le rappresentanze sindacali presso la sede di Milano, Luca Ramella, Presidente di Elettra Produzione, abbia annunciato il differimento al 15 novembre della data di scadenza delle trattative in corso per la vendita dell’impianto triestino con il gruppo Arvedi; si apprende, poi, che Elettra Produzione abbia inviato una lettera al Gruppo Arvedi con la proposta di chiusura dell’accordo, nell’attesa che il Ministero dello Sviluppo Economico rilasci alla società cremonese l’autorizzazione all’autoproduzione di energia elettrica:

– come intendano adoperarsi per tutelare i lavoratori come previsto dall’articolo 63 d. lgs. n. 270 del  1999 e lo smantellamento dell’impianto;
– in che modo si intendano utilizzare le somme relative ai crediti vantati nei confronti di Elettra Produzione già contemplate nell’Accordo di Programma dello scorso novembre e quali siano gli obblighi da parte del Gruppo Arvedi per gli importi ad essi riferiti nel caso di acquisto dell’impianto di cogenerazione

– quali siano i precisi vincoli temporali entro i quali Arvedi debba garantire la fornitura di gas di risulta per permettere ad Elettra di accedere allo sconto anticipato Cip6

– se il Gruppo Arvedi abbia un diritto di prelazione per l’acquisto della centrale e se siano previsti dei termini temporali massimi per l’eventuale operazione


– quali azioni siano state effettuate per verificare la qualità e l’effettiva realizzazione degli interventi previsti nell’Accordo di Programma di Trieste comunicati nella relazione tecnica predisposta da Siderurgica Triestina e consegnata al Comune di Trieste lo scorso 08 settembre 2015 anche alla luce del prossimo rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale










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