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A PROPOSITO DELL'IDEA DI PORRE DELLE DOMANDE PER INFORMARE
"....... Nei dialoghi del film è importante una frase che io pronuncio nella parte di Dan :
QUANDO TU SMETTI DI PORRE DELLE DOMANDE,
ALLORA E' L'AMERICA CHE HA PERSO. ....."
Dialogo sulla libertà tra Redford e Rather Robert Redford diventa Dan Rather al cinema e qui discutono insieme dei legami
pericolosi tra media e potere
di FEDERICO
RAMPINI
NEW YORK - Quale ruolo è riuscito a difendere il giornalismo investigativo in America, dai tempi dello scandalo Watergate che travolse un
presidente 41 anni fa, fino all'epoca odierna? E chi meglio potrebbe rispondere di Dan Rather, sua maestà l'anchorman-reporter-opinionista per eccellenza; insieme con Robert Redford, l'attore-regista politicamente impegnato nella tutela dell'ambiente contro il Big Business, il liberal che interpretò la parte del giornalista Bob Woodward in "Tutti gli uomini del presidente"? L'occasione per vederli insieme mi viene offerta dal New York Times. È il giornale che organizza un dibattito sul "caso Dan Rather", per l'uscita del film Truth (Verità), che ricostruisce il capitolo conclusivo - non il più glorioso - nella carriera del grande reporter televisivo.
La vicenda è del 2004: ancora numero uno delle news nel network Cbs, Rather fa lo scoop che potrebbe costare la rielezione a George W. Bush e portare alla Casa Bianca John Kerry. Rivela che Bush si era imboscato continua a leggere sul sito di Repubblica
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