PRIMO ESEMPIO
I parlamentari Battista e Prodani hanno affidato ( a spese loro ) uno studio ad una riconosciuta esperta quale la dott.essa Gatti. Questo studio a detta della Regione coincide con i dati ARPA mentre Siderurgica Triestina reagisce mettendo in dubbio lo studio stesso e affermando che loro stanno rispettando la legge. Chi è in grado di giudicare e decidere da che parte sta la ragione in questo confronto tecnico - scientifico ?
SECONDO ESEMPIO
Titolo e testo non lasciano spazio ai dubbi e questo articolo porta la data del 28 agosto
2012. In realtà questo articolo va letto conoscendo gli sviluppi seguenti della vicenda e a parte il titolo risulta evidente che si tratta dell'annuncio per aprire la strada all'arrivo di Arvedi a Trieste. Letto con il senno di poi è un classico metodo del bastone e della carota: si afferma che la situazione è talmente grave che non si potrà nemmeno affrontare la spesa di demolire la Ferriera e ci sarà la perdita totale dei posti di lavoro ( il bastone ) a meno che non ci sia un imprenditore che con tutta la nostra comprensione non si faccia avanti per salvare la situazione ( la carota Arvedi ).
TERZO ESEMPIO
La vicenda Ferriera è stata inquinata fin dall'inizio da un fiume di dichiarazioni e di prese di posizione politiche che hanno visto alternarsi destra e sinistra, ambientalisti e lavoratori, cittadini e amministratori in una altalena di ricatti reciproci e di responsabilità negate.
Un giovane nato nel 1995, anno della crisi principale della Ferriera di Servola, oggi ha vent'anni.
Non è pensabile ricostruire le vicende e le tante parole dette e scritte per farsi una opinione oggi su quello che sta succedendo e per valutare le decisioni che di volta in volta vengono annunciate dalla politica e dagli altri soggetti.
CONCLUSIONI
Alla fine di queste riflessioni ci sentiamo tutti un po' meglio per il metodo di lavoro che abbiamo scelto e ci accorgiamo che nel blog in questo primo anno di attività abbiamo raccolto già diverse domande e risposte che ci torneranno utili per entrare nel merito delle questioni e non perdere di vista il bersaglio - fornire ai nostri lettori un ragionamento e una serie di datti di fatto.
Siderurgica Triestina afferma sulle pagine de IL PICCOLO
«I tre pilastri sui quali poggia il nuovo stabilimento siderurgico di Servola che non è più solo una Ferriera – dichiarava, del resto, solo pochi giorni fa al “Piccolo ”Andrea Landini, presidente e ad della società creata ad hoc per l’acquisizione dello stabilimento triestino da parte del gruppo Arvedi – sono la reindustrializzazione, la messa in sicurezza dei suoli e il risanamento degli impianti». Per riuscirvi «solo nel 2015 spenderemo 120 milioni».
Da IL PICCOLO 30 agosto 2014
Sul fronte ambientale Arvedi nel corso del 2014 e del 2015 investirà 25 milioni di euro dei
quali 15 per il risanamento degli impianti per ottemperare alle prescrizioni
dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) e 10 per la messa in sicurezza dei suoli,
Domanda di FAQTRIESTE :
Quanti sono i milioni che Arvedi investirà per il risanamento nel 2015 ? 120 o 25 ?
- Si è insediato il Commissario previsto dall'accordo e cioè la Presidente della Regione FVG ? Debora Serracchiani ha confermato: " A giorni chiuderemo anche il terzo Accordo di Programma quello cosidetto quadro che riordina il sistema di risorse definendo la cornice giuridica con la nomina del commissario straordinario per l'attuazione dell'Accordo stesso nella persona del Presidente della Regione. ( IL PICCOLO 3 marzo 2015 )
..... e per finire regaliamo un promemoria all'assessore comunale Laureni ribadendo la disponibilità di FAQTrieste a raccogliere le sue dichiarazioni e precisazioni in qualsiasi momento - buon lavoro assessore



Quando Sergio Dressi era assessore Regionale si firmo, escluse le OO.SS, il primo accordo di programma che tra le tante cose scritte impegnava i firmatari a garantire i livelli occupazionali , ovvero 750 dipendenti. Oggi quanti sono ?
RispondiEliminaArvedi investe sul laminatoio un centinaio di milioni e si parla di 800 dipendenti ma contemporaneamente sull'aria a caldo precisa, con insistenza, che se non migliora la prestazione del impianto lo si chiude, tutte le istituzioni sono d'accordo. La storia insegna : quanti sono i dipendenti ,oggi, nell'aria a caldo ? diciamo 300 ? Quanti saranno quelli dell'aria fredda ? diciamo 300 ? ma se l'aria a caldo si chiude e si fanno nuove assunzioni, dopo la riforma del lavoro del Governo Renzi , i dipendenti che oggi lavorano nell'aria a caldo che fine fanno ?
Ipotesi: 300 area caldo perdono il posto di lavoro ; 300 nuove assunzioni a quanti soldi risparmiati corrispondono ?
Certo rimane la logistica che dovrebbero essere circa 90 quindi fine dell'operazione 390 occupati , aria "pulita" incasso garantito dell'imprenditore e oggi chi Governa il comune si presenta alle elezioni come risanatore ambientale e promotore della nuova industria a Trieste.