mercoledì 29 luglio 2015

ALLEANZA STRATEGICA LIVORNO TRIESTE ?

Nel numero 18 della rivista della Autorità portuale di Livorno c'è una intervista con il segretario generale dell'APL massimo Provinciali dove sulla questione degli accorpamenti tra porti cita Trieste come possibile alleato strategico.




Gli accorpamenti: luci e ombre 

Come punto debole di questo cambio di visione vedo il fatto che il condivisibile intento di
razionalizzazione ed ottimizzazione non si è spinto fino ad escludere dai sistemi portuali porti che ad oggi non hanno la fisionomia di centri nevralgici (core o comprehensive), della rete portuale nazionale ed internazionale. 

Il Piano infatti prevede l’esistenza di un ufficio territoriale dell’AdSP “…in tutti i porti attualmente sedi di Autorità portuali…”, il che sembrerebbe comprendere anche quei porti attualmente inseriti in circoscrizioni di autorità portuali, ma dall’indubbia rilevanza regionale o, al massimo, interregionale. Inoltre, è auspicabile che i criteri in base ai quali saranno individuati i sistemi (e, quindi, le AdSP), siano fondati su analisi trasportistiche e non meramente geografiche o geopolitiche. 

Tanto per fare un esempio (e sempre a mio personale parere), il ventilato accorpamento di Livorno e Piombino con Civitavecchia (e con Fiumicino? e con Gaeta?), di cui per la verità si è parlato solo sulla stampa, non porterebbe frutti, in quanto le due aree non condividono né mercati né (quindi) strategie. 

Se penso al sistema Livorno/Piombino come proiettato verso le aree (di produzione e di consumo) del nord-est italiano e dell’Europa mittleorientale, penso più ad una collaborazione strategica con Trieste (senza  necessariamente dover confluire in una medesima AdSP).


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