domenica 3 maggio 2015

LE RISPOSTE DELLA REGIONE ALLE DOMANDE DI RUMIZ SU MEDIOCREDITO

“Il debito non è di un miliardo, le sofferenze totali sono di 600 milioni”
La Regione: abbiamo cambiato tutto il management, non sono rimasti al vertice i soliti noti. “Assunzioni di nuove figure professionali solo per rafforzare dei presidi operativi cruciali”

1. È vero che le sofferenze sono di un miliardo di euro?
Non è vero. Al 31 dicembre 2014, le sofferenze in senso stretto, ammontano a 327 milioni di
euro. E anche a voler considerare il totale del credito deteriorato lordo (inclusivo, oltre che delle sofferenze, dei crediti scaduti, di quelli ristrutturati e degli incagli), si tratta di circa 600 milioni.
2. Perché tra il 1998 e il 2012 sono stati erogati 7 miliardi di finanziamenti quando i mezzi patrimoniali erano di 200 milioni?
Nel periodo 1998-2012, di cui peraltro questa Amministrazione non ha responsabilità, il rapporto tra crediti concessi e mezzi patrimoniali non ha generato rilievi da parte dell'Autorità di vigilanza.
3. Quali nuovi strumenti sono stati mobilitati per alimentare questa crescita abnorme degli impieghi?
Banca Mediocredito ha raccolto direttamente sul mercato, principalmente mediante l'emissione di obbligazioni o l'acquisizione di finanziamenti interbancari, le risorse finanziarie che ha impiegato nella concessione del credito.
4. Come si spiegano i tre più recenti esercizi in perdita?
Negli ultimi anni tutto il sistema bancario italiano, compreso Mediocredito, ha registrato una fortissima contrazione della redditività, esprimendo per lo più risultati economici negativi. Pesano inoltre gli incagli del Veneto, come abbiamo ripetuto in tutte le sedi. Quanto alla gestione del passato, ferme le competenze investigative e le ispezioni delle varie autorità di controllo (Banca d'Italia, Autorità giudiziaria), la Banca sta procedendo a un'autonoma azione di accertamento interno, all'esito della quale, se emergeranno responsabilità, si darà seguito alle dovute azioni legali.
5. Come mai in questa situazione restano al posto di comando i soliti noti?
Non è vero. Gli organi di governo della Banca, tanto l'attuale Consiglio, quanto il Collegio sindacale, sono stati ricostituiti ex novo nell'aprile 2014. Per parte sua, l'esecutivo regionale ha, nell'occasione, candidato personalità estranee alle passate gestioni della Banca, scegliendole tra figure di elevata professionalità e indipendenza. Quanto al management della Banca, il Direttore Generale che ha guidato la Banca fino al 2012 è andato in pensione, mentre l'incarico dell'attuale Direttore Generale scade alla fine di quest'anno.
6. A chi giova far gestire una situazione così delicata agli stessi che hanno spinto il transatlantico verso l'iceberg?
Non è vero. Tant'è che con il cambio di governance, si è dato avvio a un'azione di riqualificazione progressiva dell'organico, sia mediante il reclutamento mirato di nuove professionalità, indispensabili alle strategie di rilancio della Banca, con particolare riguardo ai versanti commerciale, dei controlli interni e della gestione del deteriorato.
7. È vero che il Dg guadagna come il presidente degli Usa Obama?
Anche la retribuzione del Direttore Generale di Banca Mediocredito è pubblica e consultabile nel sito internet della Banca. La sua retribuzione ammonta a euro 190.647: nettamente inferiore alla retribuzione, recentemente diffusa da fonti di stampa, del Presidente USA.
8. Perché tanto ritardo nella redazione del piano di risanamento?
Nessun ritardo, anzi. Quanto alla "redazione", il piano industriale 2014-2016 - contenente le strategie per il risanamento dell'istituto - è stato approvato dal Consiglio di amministrazione della Banca sin dal giugno 2013, aggiornato nel febbraio 2014 e revisionato dal nuovo Consiglio di amministrazione, nel dicembre 2014. Da notare che il piano industriale su cui la Banca sta lavorando è stato condiviso con la Banca d'Italia.
9. Perché si assumono costose figure professionali e altre se ne cercano?
Abbiamo già detto che sono state reclutate nuove figure professionali per rafforzare dei presidi operativi cruciali, come quelli relativi agli ambiti commerciale, dei controlli e della gestione dei crediti deteriorati. Cosa necessaria e del tutto coerente con gli obiettivi previsti dal piano industriale, e rispondente alle attese della Banca d'Italia. Peraltro, coloro che sono stati assunti sono pagati meno della media del personale in servizio nello stesso inquadramento.
10. Come mai sono stati fatti entrare in organico dipendenti di Hypo Bank?
Davvero si crede che il dissesto di un grande gruppo sia frutto dell'incapacità di ogni suo dipendente? Il reclutamento di cui si tratta è avvenuto in modo trasparente, mediante avviso a evidenza pubblica e secondo procedure conformi a legge. Il personale scelto è risultato il più rispondente ai profili ricercati.
11. Quali conseguenze per il personale l'ipotesi di collaborazione con le Bcc?
Le ipotesi di collaborazione con il sistema del credito cooperativo non hanno ancora raggiunto livelli di definizione tali da includere valutazioni sull'organizzazione del personale.
12. Perché le spese amministrative sono aumentate del 26% e non del 4% come dichiarato?

Non è vero che la crescita delle spese amministrative nel 2014 è del 26%. Vi è, infatti, un calo delle spese amministrative del 2,59%, rispetto al corrispondente dato del 2013. Il dato è già stato diffuso.

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