Al Ministro delle
Infrastrutture e Trasporti- per sapere premesso che:
con Decreto Ministeriale del
17 febbraio u.s., l’allora Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, ha nominato Commissario
straordinario per l’Autorità Portuale di Trieste (APT) Zeno D’Agostino, che si è insediato, come da
decreto, il 24 febbraio prendendo il posto dell’uscente presidente dell’APT
Marina Monassi;
Zeno D’Agostino rimarrà in
carica, in qualità di commissario, per sei mesi, in attesa, come dalla
normativa prevista con la Legge n. 84 del 28 gennaio 1994, della nomina del Presidente dell’APT;
Notizie giornalistiche
riportano diverse dichiarazioni con le quali molti esponenti del governo
centrale e di quello regionale garantirebbero che tale nomina a Commissario non
sia "a tempo" ma verrà trasformata successivamente in una nomina
definitiva a pieno titolo;
altre dichiarazioni
avrebbero giustificato la nomina di un
commissario con l’approvazione della nuova riforma dei porti
e la conseguente riorganizzazione complessiva
delle autorità portuali;
sul territorio, il
commissariamento ha destato molte preoccupazioni sia in merito alla necessità
di un Presidente dell’Autorità Portuale che non abbia la spada di Damocle di
una scadenza breve del proprio mandato, sia, e soprattutto, per i dubbi che ha
sollevato il Decreto stesso
L'atto ministeriale cita, al
terzo Capoverso, “CONSIDERATO che, nelle more del perfezionamento del
procedimento di rinnovo della Presidenza dell’Autorità stessa e per il lasso
temporale strettamente connesso al completamento delle varie procedure, è
necessario avvalersi, al fine di assicurare la regolare prosecuzione delle
attività gestionali dell’Ente, dell’Istituto del commissariamento
straordinario”;
le Istituzioni locali hanno
regolarmente espresso nei tempi previsti la terna di nomi ai sensi della legge
84/94 ed, infatti, lo stesso Sindaco di Trieste Cosolini aveva sollecitato al
Ministro la nomina tempestiva del
Presidente dell’AP, in vista della vicina scadenza del mandato dell’ex
Presidente Monassi;
inoltre, la legge 84/94
prevede solo tre casi in cui si renda necessaria la nomina di un Commissario:
1. quando trascorso il termine di cui all’art. 9 comma 3 lettera a), il piano
operativo triennale non sia approvato nel successivo termine di trenta giorni; 2. quando non risultino conseguiti gli obiettivi
del piano che il Comitato Portuale approva, entro novanta giorni dal suo
insediamento, su proposta del Presidente. 3. quando il conto consuntivo
evidenzi un disavanzo;
Nessuno dei tre casi sopra descritti si è verificato per
il Porto di Trieste. Anzi, durante il passaggio di consegne, la Presidente
uscente ha illustrato il percorso
dell’APT negli ultimi 4 anni evidenziando
come Trieste, nel 2013, abbia raggiunto il primato italiano per volume di traffici
complessivi con 56.585.708 tonnellate, come in tutti gli ultimi esercizi si
siano registrati consistenti avanzi d’amministrazione e come la stessa APT si
sia impegnata in investimenti infrastrutturali a beneficio di tutti gli utenti
del Porto;
per la peculiarità della
situazione attuale del Porto di Trieste e per le sfide future, quali il nuovo
Piano regolatore in fase di approvazione,
gli investimenti nell’area di crisi industriale complessa della Ferriera
di Servola, gli impegni di crescita dello scalo tra cui figurano il progetto di
allungamento del molo VII, la piattaforma logistica, e l’ampliamento e ammodernamento ferroviario, si renda necessaria la figura di un
Presidente stabile;-
se intendano chiarire i
motivi del ritardo nelle procedure di nomina del presidente dell’APT;
quali siano i reali motivi
per cui si è provveduto a nominare il Commissario Straordinario, visto che i presupposti
previsti per legge non sussistono e come intenda porvi rimedio;
in che modo ritenga di procedere in merito alla nomina del
Presidente dell’APT , al fine di scongiurare un fermo nell’attività della
stessa Autorità e quali siano i tempi e le modalità di nomina.
PRODANI
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