venerdì 13 marzo 2015

L'INTERVENTO : Il consiglio comunale vota a favore della petizione dei cittadini

L'INTERVENTO DI WALDY CATALANO

Nonostante gli sforzi  affinchè ci sia una chiave di lettura corretta della questione ferriera spesso sul merito prevalgono aspetti di colore e di gossip della politica utili a distorcere la posizione di Sel derubricandola alla volontà di destabilizzare la maggioranza di centrosinistra.

Quando il centrosinistra lancia la campagna elettorale per la riconquista del Comune dopo 10 anni di dominio DI PIAZZA, assume esplicitamente la riconversione produttiva dell'area ferriera come uno dei punti qualificanti il programma amministrativo.

Come sola scelta chiara in grado di risolvere la pesante situazione di inquinamento e
degrado ambientale,dopo anni di presa in giro dei cittadini da parte del centrodestra.
In altri termini l'impegno è quello di lavorare per individuare nuovi interessi imprenditoriali e investimenti in grado di orientare un nuovo sviluppo economico dell'area con attività eco compatibili e il superamento della siderurgia a caldo.

Come Sel parliamo di un "Patto per Servola" che coniughi diritto al lavoro e tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini. I due punti che tengono il Patto sono l'impegno per la reale riconversione dell'area e l'impegno con i lavoratori che niente si chiude senza la concreta realizzazione delle attività alternative.

Poi precipita la crisi del gruppo Lucchini con il commissariamento e attraverso vicende che saltiamo si arriva all'interessamento di ARVEDI che per altro aveva già manifestato il suo interesse per Trieste alcuni anni prima.

Quando ARVEDI presenta le linee del suo piano industriale diamo un giudizio positivo non solo perchè è l'unica manifestazione di interesse ma  soprattutto perchè appare da subito come un piano in grado di coniugare l'interesse dell'imprenditore con la realizzazione di uno dei punti qualificanti del programma della coalizione ovvero la riconversione produttiva dell'area ferriera.

Infatti la ragione prima per cui Arvedi viene a Trieste e l'acquisizione di una sbocco a mare con impianti portuali in autonomia funzionale, quale terminale di una filiera produttiva che fà capo a Cremona.

Quindi un vero e proprio polo logistico intermodale che prevede l'allungamento della banchina  prefigurando lo sviluppo di un unico grande terminal con la piattaforma logistica fino a scalo legnami.

Accanto a questa attività da vero e proprio terminalista, c'è l'insediamento di un laminatoio a freddo da alimentare con coils provenienti da CREMONA per la produzione di lamierino per motori elettrici e trasformatori. L'organico previsto per il laminatoio e di 340 addetti.
TUtto ciò è accompagnato da considerazioni scritte e dichiarazioni di ARVEDI da cui si evince chiaramente che non è la produzione di ghisa e quindi l'area a caldo l'elemento strategico della sua venuta a Trieste.

Va da sè poi che l'imprenditore voglia sfruttare comunque tutto quello che è possibile dagli impianti e voglia avere le mani libere.

Cosi mentre noi proponiamo di mantenere fermi gli impegni del programma che abbiamo sottoscritto e di aprire un confronto negoziale con l'imprenditore anche in rapporto alle risorse pubbliche impegnate (oltre 50 milioni di euro) per definire tempi e condizioni di una possibile chiusura dell'area a caldo, (l'organico del laminatoio da solo è in grado di compensare l'organico dell'area a caldo), il PD inizia a parlare di  proseguimento dell'attività siderurgica di impegno di ARVEDI a insediare nuovi impianti di aspirazione, con dichiarazioni dello stesso ARVEDI che assicura che qualora i nuovi impianti di aspirazione non dessero i risultati attesi, l'area a caldo verrebbe chiusa, affermazioni che per altro confermano come la produzione di ghisa non rappresenti  l'elemento strategico del piano industriale.

Arriviamo cosi al recente Consiglio comunale che deve pronunciarsi su di una petizione popolare di cittadini del rione di Servola che senza imporre nulla chiedono al Sindaco di verificare con l'imprenditore le condizioni per un eventuale chiusura dell'area a caldo, petizione sulla quale Sel ha annunciato il proprio voto positivo, l'inizio della seduta si apre con gli interventi del gruppo PD tutti contrari alla petizione naturalmente tutto il centrodestra favorevole, comunque nel centro destra qualche assenza strategica. 
Una parentesi a parte merita il voto di Rifondazione con Iztok che addirittura già giorni prima in sede di audizione in commissione ambiente presenti i firmatari della mozione aveva detto che lui avrebbe votato contro, più commovente la dichiarazione di ANDOLINA...la ferriera uccide e ucciderà ancora, ma non possiamo dare del bugiardo a un imprenditore a priori...(affermazione questa che sul piano generale può rendere giustizia anche a Marchionne).

Comunque ad un certo punto il sindaco valutata la situazione ha chiesto una sospensione per una riunione di maggioranza e al rientro il PD dichiarava di votare a favore della petizione. Naturalmente si adeguavano anche Iztok e Andolina.
Comunque Servola rappresenta un paradigma di come è messa oggi la politica e di quale sia il livello di "strabismo politico" con cui anche la sinistra guarda il paese reale.


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