TRIESTE – “Il porto triestino deve essere propulsore di
sviluppo per l’intero Friuli-Venezia Giulia: è indispensabile una visione
d’insieme dello scalo e dell’entroterra, e una sua gestione strategica come
porto-regione. In questa prospettiva, il potenziamento dei collegamenti
ferroviari tra il porto e i mercati di riferimento, sulle direttrici dei
corridoi europei, è una priorità assoluta”.

Secondo i vertici di Confetra FVG “il potenziamento dei
collegamenti con i mercati delCentro
ed Est Europa è il punto inderogabile da
cui partire per aumentare la competitività del porto di Trieste, scalo
prevalentemente specializzato nei flussi di merci in transito verso questi
paesi comunitari. Siamo un porto di confine – spiegano – e affrontiamo una
concorrenza durissima con realtà che godono di condizioni più vantaggiose. ![]() |
del 7 febbraio 2015 |
E’improrogabile investire sulle banchine, ma lo è altrettanto sui collegamenti:
invertendo i fattori, dobbiamo creare una regione-porto potenziando il tratto
regionale del corridoio Adriatico-Baltico ed integrando il sistema portuale
regionale con quello interportuale che insiste su questo corridoio”.
“In questo senso – aggiungono i vertici di Confetra FVG –
crediamo sia necessario lavorare all’istituzione di alcuni corridoi doganali
controllati, che permetterebbero il trasferimento veloce e sicuro delle merci
dalle banchine ai punti di scambio intermodale, rimandando molti dei controlli
al terminal di destinazione e decongestionando i terminal marittimi. Sarebbe
auspicabile – hanno evidenziato – ad esempio un corridoio doganale controllato
tra il porto di Trieste e Vienna, sulla direttrice del corridoio europeo
Adriatico-Baltico.
E’ poi necessario – continuano – migliorare i servizi
doganali all’interno dello scalo, adeguandoli agli standard europei, per
renderli più veloci ed efficienti, e meno costosi. Le procedure devono essere
omogenee in tutti i Paesi membri dell’Ue, per evitare una distorsione della
concorrenza”.
Secondo De Monte “l’Europa ha un ruolo chiave e può incidere
sia sull’armonizzazione delle procedure doganali che in merito all’istituzione
dei corridoi controllati, che nel Nord Europa non esistono e quindi ci
renderebbero più competitivi. Su questi temi – ha spiegato De Monte – è
necessaria un’interlocuzione a livello europeo, di cui mi farò carico nella mia
commissione parlamentare”.
NOTA DI FAQ TRIESTE
Speriamo che i rappresentanti di Confetra si siano ricordati di sollecitare il finanziamento regionale per l'intermodalità ferroviaria che al momento risulta cancellato come abbiamo ampiamente documentato.
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