Non siamo gli unici a non confondere le dichiarazioni della presidente Serracchiani con atti formali del Ministro alla Infrastrutture.
Non siamo gli unici ad essere sbalorditi dalle notizie e dalle certezze che vengono diffuse dalla stampa locale e dalle dichiarazioni dei politici.
Non sarà che questi annunci sulla decisione ormai presa sono stati fatti per togliere argomenti a tutti coloro che da varie parti e in modo diverso si stavano opponendo alla nomina di un commissario per il Porto di Trieste e che chiedevano da subito la nomina di un Presidente dell'APT senza passare attraverso i compromessi e gli scambi previsti sulle nomine dei presidenti degli scali italiani dopo la "probabile" Riforma dei Porti ?
Non sarà che queste notizie servono a demotivare i firmatari dell'appello per il Porto di Trieste, oppure la cosidetta società civile che con 26 firme autorevoli chiedeva appunto un Presidente subito e nel pieno dei poteri ? O ancora non sarà che affermare che ormai le decisioni sono state prese serve a far sembrare "inutili" manifestazioni programmate dal movimento indipendentista per l'8 febbraio ?

Dopo le dichiarazioni di Valdimiro Mannocci sul fatto che non si può, nemmeno un ministro può farlo, sospendere l'applicazione di una legge vi proponiamo una cronaca "laica" della Gazzetta Marittima di Livorno sulla questione della nomina del presidente dell'APT.
D’Agostino commissaria la Monassi
14 gennaio 2015 |
TRIESTE – E’ suspence, ma nemmeno troppo, sulla presidenza
dell’Autorità portuale di Trieste. Marina Monassi scade (dal primo mandato)
lunedì 19 gennaio, tra una manciata di giorni e come noto non figura nelle
“terne” inviate autonomamente (senza alcuna richiesta del ministro) dagli enti
locali.
La stampa quotidiana locale ha anticipato che tra il
ministro Maurizio Lupi e la governatrice della Regione Debora Seracchiani
sarebbe stato raggiunto un compromesso: Authority commissariata alla scadenza,
come vuole Lupi che non nomina alcun presidente fino alla nuova legge; e
commissario il candidato della Serracchiani per la presidenza, Zeno D’Agostino,
44 anni, docente di economia e logistica, indicato nella “terna” con Antonio
Gurrieri e Nereo Marcucci. La governatrice ha confermato anche in recentissimi
incontri politici l’accordo con il ministro: ovviamente ribadendo anche che lei
“rema” perché D’Agostino diventi – una volta terminato il periodo di
commissariamento – il nuovo presidente.
Se davvero D’Agostino sarà commissario, quando entrerà in
carica? La presidente Monassi scade il 19 gennaio, come detto, e prassi di
buona creanza vuole che a chi non ha demeritato vengano concessi altri 45
giorni di proroga, prima del commissario. Glieli darà, il ministro Lupi? O
dovrà cedere al pressing della Serracchiani, che vuole il “suo” candidato già
dal 20 gennaio?
Marina Monassi non parla, ma fa parlare (vedi in questo
stesso giornale) le cifre: ovvero quattro bilanci dell’Authority chiusi in
attivo, un incremento dei traffici più che eccellente (nel settore dei
containers un vero e proprio boom) molte decisioni nel comparto degli
investimenti dei privati sulle banchine. In sostanza: tra una sostituzione e
una “cacciata” bisogna almeno salvare le forme. Anche se la politica, come si
dice da tempo, non è un ballo a corte.
A.F.

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