domenica 14 dicembre 2014

DOPO LA FIRMA DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA RIPRENDE IL CONFRONTO SU FERRIERA DI SERVOLA

RISULTATO VOTAZIONE
Il consigliere comunale Marino Sossi di Sinistra Ecologia e Libertà aveva presentato nell'ottobre scorso una mozione urgente sulla chiusura dell'area a caldo della Ferriera di Servola. Ora SEL, dopo la firma a Roma dell'accordo di programma, rilancia i contenuti della mozione con una raccolta di firme.

Ecco il testo:

Mozione urgente

Ferriera-Piano Arvedi

Premesso che:

l'acquisto della ferriera da parte dell'imprenditore Arvedi, rappresenta un fatto importante in contro tendenza in relazione alla crisi del settore industriale e manifatturiero provinciale, anche alla luce della difesa dei livelli occupazionali e degli importanti investimenti privati e pubblici che sostengono il piano industriale.

Constatato che:

Nelle linee di sviluppo su cui si articolerà la nuova attività produttiva che l'imprenditore ha
dichiarato di voler realizzare, ha un aspetto centrale lo sviluppo di un polo logistico intermodale marittimo-ferroviario con annessa banchina portuale in totale autonomia funzionale, al servizio della filiera produttiva che fa capo a Cremona. Sono inoltre previste nuove attività metallurgiche a freddo e la realizzazione di un laminatoio.

Considerato che:

Il piano valuta poi la convenienza o meno del mantenimento della tradizionale produzione di ghisa con altoforno, agglomerato e cokeria, in rapporto ai prezzi delle importazioni dall'estero.

Si prefigura fin d'ora una una possibile chiusura della cokeria, con il riutilizzo dell'area liberata nell'ambito dello sviluppo del polo logistico. Nella sostanza il piano lega la continuità di esercizio dell'area a caldo, alla competitività del costo della ghisa rapportato alle importazioni dall'estero.

Ritenuto che:

a partire dalle stesse considerazioni presenti nel piano industriale, emerga chiaramente l'opportunità di modulare il nuovo sviluppo dell'area, finalizzandolo secondo i tempi necessari alla chiusura dell'area a caldo.

Che ciò non contrasti con le ragioni che hanno motivato l'arrivo di Arvedi a Servola, sia sul piano strategico, sia sul piano occupazionale.

Ritenuto inoltre:

che tale scelta programmatica oltre a essere coerente con il programma amministrativo, sia la sola in grado di dare soluzione reale e concreta alla pesante situazione ambientale, rispondendo positivamente alle aspettative dei cittadini che da anni ne sopportano le conseguenze.

Tutto ciò premesso:

il Consiglio comunale

impegna il Sindaco


anche in considerazione alle risorse pubbliche impegnate e alle concessioni demaniali previste, a definire sul piano programmatico con l'imprenditore, la chiusura progressiva dell'area a caldo, a compimento del necessario periodo di transizione per la messa a regime delle nuove attività. 

Il consiglio comunale aveva bocciato la mozione 

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