venerdì 21 novembre 2014

60 MILIONI DI MULTA - ITALIA MARITTIMA E LA TONNAGE TAX

Vi proponiamo una ricostruzione tratta dall'autorevole pubblicazione Milano Finanza, a

cura di Nicola Capuzzo, della vicenda:

L'armamento italiano è rimasto a dir poco sconcertato in questi giorni di fronte alla multa di 60 milioni di euro inflitta alla compagnia armatoriale Italia Marittima di Trieste.
All'ex Lloyd Triestino, oggi parte del gruppo taiwanese Evergreen, la Guardia di Finanza ha comminato questa significativa sanzione per una errata applicazione della cosidetta Tonnage Tax, il regime fiscale forfettario per le navi di cui possono disporre dal 2003 le società armatoriali italiane grazie alla legge 30/1998.

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A questo regime possono accedere le unità iscritte nel Registro Internazionale e operative sulle rotte marittime internazionali. Le Fiamme Gialle avrebbero eccepito che la peculiarità internazionale della tassa scatta quando la neve si trova in nelle acque territoriali di un paese straniero e, secondo i funzionari pubblici, anche le acque internazionali, non essendo per definizione di un Paese specifico, sarebbero anche italiane.
Secondo questa interpretazione la conseguenza è che quando l'unità navale opera nelle nostre acque territoriali e in quelle internazionali, deve essere assoggettata al regime fiscale ordinario nazionale, quindi deve pagare l'imposta sui redditi. I funzionari della GdF hanno computato quelli che secondo loro erano stati igiorni di navigazione extra-territoriali e su di essi hanno calcolato la sanzione di 60 milioni di euro.
In realtà le acque internazionali non sono di proprietà di nessuno e per questo sembra difficile poter sostenere che, essendo di tutto il mondo, appartengono anche all'Italia.
In attesa che siano gli esperti a pronunciarsi sul caso, Italia Marittima contesterà questa sanzione, presentando le proprie osservazioni contrarie e ha già informato della questione Confitarma, che a sua volta si è detta disponibile a offrire il proprio supporto se necessario.
Intanto la capogruppo Evergreen minaccia il trasloco all'estero della propria controllata.
Nel frattempo un primo segnale chiaro di avvertimento è stato lanciato: tre navi portacontainer inizialmente destinate alla flotta di Italia Marittima, andranno invece a rafforzare la controllata britannica Evergreen UK.

Quali saranno le ricadute su Trieste , i suoi traffici, il porto e l'occupazione ?

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