mercoledì 8 ottobre 2014

SPEDIZIONIERI AUSTRIACI IN VISITA AL PORTO DI TRIESTE

Raccolto l'invito dell'Associazione degli Spedizionieri del Porto di Trieste
Una delegazione dell'associazione degli spedizionieri e delle aziende logistiche austriache Verein der Transportfachleute, guidata dal suo storico presidente Franz Hofbauer, ha visitato il porto di Trieste su invito dell'Associazione degli Spedizionieri del Porto di Trieste. 

I 27 operatori austriaci sono stati accolti dall'Autorità Portuale dello scalo giuliano che ha illustrato l'attuale situazione dei traffici ed i piani di sviluppo ed investimento programmati per i prossimi anni.

Successivamente la delegazione ha visitato il terminal container gestito dalla Trieste Marine Terminal dove hanno potuto assistere alle operazioni di imbarco sulla Maersk Kokura, nave da 82.000 tonnellate di stazza lorda lunga 320 metri. Tappa successiva è stato il terminal multipurpose della EMT, dove la delegazione ha potuto raccogliere preziose informazioni sugli ultimi sviluppi dei traffici fra i Paesi centroeuropei e quelli mediterranei, con particolare attenzione per le merci viaggianti con camion senza conducente su nave traghetto e ferrovia.


Quindi gli operatori austriaci hanno visitato il terminal ro-ro della Samer Seaports mentre erano in corso le operazioni di imbarco su una delle navi traghetto che giornalmente partono da Trieste per il porto turco di Pendik. Infine hanno concluso la visita alle strutture dello Scalo Legnami, General Cargo Terminal, dove sono stati evidenziati i servizi a disposizione dei commercianti austriaci di legname all'interno dei magazzini di porto franco.

Al termine della visita Hofbauer si è detto molto positivamente impressionato e, assieme a Stefano Visintin, presidente degli spedizionieri triestini, ha auspicato che questo genere di incontri vengano organizzati con cadenza biennale per rinforzare la reciproca collaborazione e dare ulteriore impulso ai traffici attraverso il porto di Trieste.


2 ottobre 2014      da Informare e notizia riportata anche dalla Gazzetta Marittima di Livorno

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