In questi due mesi sperimentali il gruppo di
collaboratori del blog ha affrontato diversi argomenti cittadini rigorosamente
con il metodo della formulazione delle domande “giuste”.
Le notizie e i ragionamenti che ci hanno aiutato a formulare
le domande “giuste” non vogliono essere la risposta “finale” ma sono gli
indizi, le coordinate che ci aiutano ad evidenziare e a illustrare il problema
o la questione.
I risultati del nostro impegno finora sono stati pubblicati
sul blog ed abbiamo avuto un buon riscontro di contatti. Non siamo un gruppo di
persone che condividono una visione specifica e unica del mondo e delle cose,
stiamo collaborando per costruire uno strumento informativo che sia in grado di
illustrare in modo semplice - per quanto possibile - alcune questioni che hanno
a che fare con Trieste. Inevitabilmente questa nostra operazione divulgativa
darà fastidio a qualcuno ma siamo certi che alla fine della fiera costringerà
un po’ tutti coloro che operano nella informazione e nella comunicazione a
metterci qualche attenzione in più nel loro lavoro.
Saremo soggetti ad errori – speriamo pochi – e magari qualche
nostro ragionamento risulterà sbagliato; siamo capaci di cambiare idea e di
ravvederci. Le tecnologie della comunicazione permettono di interagire, di
condividere o criticare in qualsiasi momento e velocemente.
Abbiamo imparato a riconoscere anche i pericoli di queste
forme di comunicazione super-rapide, meccanismi per cui diventa più facile scrivere
su una tastiera che pensarci su mezza giornata.
Per metterci al riparo da questa trappola della velocità come
unica qualità della comunicazione saremo un po’ meno tecnologici e un po’ più
lenti. Stare un passo indietro permette di vedere meglio il percorso che si va
ad affrontare. Cerchiamo di costruire buona informazione che sia a disposizione
di chi vuole capire.
Prendete ad esempio gli annunci che ormai da decenni si
susseguono su argomenti che riteniamo importanti come il porto e la ferriera di
Trieste. Si potrebbe pubblicare una raccolta di figurine ( stile Panini ) con
tutte le volte che è stata annunciata la soluzione per la Ferriera di
Servola o che si rilanciava il porto.
Forse gli stessi politici che hanno fatto in tutti questi anni roboanti annunci
ci hanno anche creduto oppure sono stati vittime dei loro esperti di
comunicazione & marketing. Noi pensiamo che sia bene fare un passo indietro
e sporcarci un po’ le mani cercando di capire e spiegare i problemi e anche gli
interessi di parte che li alimentano.
Per chi vuole contribuire a questo progetto c’è già un
indirizzo mail a cui scrivere per suggerire domande e proporre risposte.
FAQ Trieste, con le sue frequently asked questions si
appresta a diventare una piattaforma completa con un blog di forte impatto, un
sito dove raccogliere e ordinare le domande più frequenti e le risposte , che
restano sempre aperte a nuovi ragionamenti e nuove informazioni, una news
letter informativa e diverse scorrerie nei social network.
Perché a Trieste non di discute della “Riforma dei porti” che
doveva essere inclusa nel decreto legge Sblocca Italia ?
Ora il Presidente di
Assoporti e il Presidente dell’Autorità Portuale di Genova hanno annunciato due
distinte proposte?
Cosa contiene il progetto di Arvedi sulla Ferriera di
Servola ? Chiedere le dimissioni della presidente Monassi dalla A.P.T. è un
autogoal per chi la critica?
Cosa succederà nell’area ex Fiera di Trieste ?
Cosa vende l’imprenditore Maneschi a una società straniera in Porto Vecchio ?
Vende la concessione per 99 anni che gli era stata assegnata ?
Domande che meritano risposte e che riguardano la vita e le
prospettive dei cittadini di Trieste. Lo stesso metodo possiamo applicarlo
anche ad argomenti meno tecnici: perché l’attuale Sindaco si autocandida così
presto alle elezioni comunali del 2016 ? Quali e quanti sono gli altri
candidati – fuori e dentro il suo partito ? Chi sarà il nuovo presidente
dell’Autorità Portuale di Trieste ? Analizzando in modo onesto i dati delle
passate elezioni comunali proveremo a spiegare perché i voti degli
indipendentisti sono così importanti.
Siamo seri e qualche volta pignoli ma accettiamo anche la sfida del
“gossip – pettegolezzo “ politico.
A settembre riparte la sfida dei grandi talk-show televisivi
collegati più o meno direttamente ai giornali e alle varie forme di
comunicazione del web. Questa enorme macchina mediatica che sforna e macina
notizie come una vecchia catena di montaggio rischia di banalizzare i temi in
questi enormi contenitori ricchi di “opinioni personali dei vari ospiti” e di
produrre assuefazione , rassegnazione e impotenza. Sempre più spesso, succede
anche a voi che state leggendo, incontriamo persone che utilizzano
dichiarazioni televisive imparate a memoria sperando che funzionino nella vita
reale.
Noi proviamo a ripartire dal locale e proviamo la strada di una seria informazione.
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