SCIENCE IN THE CITY
The Science in the
City Festival is an important feature of every ESOF edition and is for people
of all ages who are curious about science. Thanks to interactive shows, the
Festival is also a great way for delegates to experience how science engages,
interacts, and builds bridges between researchers, delegates and the
public.
Questo
incipit fa parte della presentazione delle iniziative incluse nel Festival di
ESOF e in particolare è significativa la proposizione: “Il Festival è pure un
ottimo modo per i delegati del settore a sperimentare come la scienza si
rapporta, interagisce e costruisce ponti tra ricercatori, delegati e il
pubblico”.
L'evento
ESOF, rinviato a settembre per causa della pandemia, procede per offrire alla
città, designata capitale Europea della Scienza per il 2020, un'occasione unica
per un incontro costruttivo tra scienza
e cittadini. Questo evento, articolato in un ricco programma di manifestazioni,
dibattiti, ecc., mira a coinvolgere la città e il suo retroterra regionale, nazionale
ed internazionale con il mondo della ricerca, contribuendo così a stabilire una
connessione non solo fisica ma pure di relazioni sociali tra addetti e
cittadini, attivando nuovi rapporti tra
istituti scientifici, realtà urbana e mondo della produzione.
Le
sfide che questo territorio deve affrontare per raggiungere questo obbiettivo
sono molteplici:
1)
essere capace di cogliere le potenziali applicazioni dei risultati delle
ricerca, offrendo opportunità di
applicazione del know how di cui si dispone alle imprese in modo da sviluppare
processi e prodotti ad alta innovazione. Sussistono le condizioni per avviare
questo incontro tra scienza e produzione, quali le azioni da
intraprendere e chi sono i soggetti che lo promuovono?
Da
un 'indagine a livello nazionale è emerso che il 30% di nuovi posti di lavoro
generati nel nostro paese, richiederebbero figure professionali STEAM, acronimo
che richiama discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche, artistiche
e matematiche, che in questo momento sono molto difficili da reperire e mettono
in difficoltà le imprese che vogliono innovare e devono competere sui mercati
internazionali.
In
un recente dibattito, promosso dall'Associazione Dialoghi Europei si è cercato di capire come le istituzioni
che operano a livello locale nel campo della Scienza e Ricerca interagiscono con il mondo della produzione,
quale potenziale fruitore per l'applicazione dei risultati della ricerca, e
conseguentemente con la possibilità di attrarre e insediare nuove imprese e
produzioni ad alto valore aggiunto.
Due
qualificati rappresentati dell'Associazione degli Industriali hanno evidenziato
cosa si stia facendo per favorire la collaborazione e la conoscenza tra imprese
e istituti scientifici per dare risposta alla necessità di innovare processi e
prodotti, e allo stesso tempo superare l'attuale “divide digitale” per lavorare
con strumenti più idonei. Il coinvolgimento progressivo del mondo della
istruzione è l'obiettivo perseguito dalla Associazione degli industriali, in
quanto la Scuola media superiore e l' Università in ambito locale vedono ancora
prevalere in numero consistente e maggioritario le iscrizioni per il
conseguimento del diploma e della laurea nelle specializzazioni non tecniche e
scientifiche, ponendo un serio problema al reclutamento della necessaria forza
lavoro sufficientemente preparata da impiegare nei processi di innovazione a
supporto delle imprese.
Le
Start Up, presenti nel comprensorio del BIC (business innovation center) e
nell' Area di Ricerca, sono ancora in numero limitato, scontando in parte sia
la debolezza del comparto industriale nella provincia di Trieste, che la
concorrenza internazionale dovuta a politiche più dinamiche intraprese dalle
altre nazioni per sostenere, promuovere e pubblicizzare lo sviluppo di tali
iniziative.
Dal
dibattito è emerso che per la maggior
parte della popolazione, fruitrice delle conquiste scientifiche attraverso la
tecnologia usata quotidianamente, questo mondo rimane ancora da scoprire per le
opportunità che offre, e l'orientamento delle nuove generazioni a questa
prospettiva occupazionale e di sviluppo rimane ancora limitata.
La
notizia che l'Autorità di Sistema Portuale dell'Adriatico Orientale ha
stipulato una collaborazione con il
mondo scientifico per affrontare con gli strumenti adeguati le sfide che la
globalizzazione comporta nel mondo del lavoro portuale, va nella direzione
sopra accennata. Inoltre, considerato che il Presidente dell'Autorità Portuale
presiede pure il Consorzio che gestisce l'ex Ente Zona Industriale di
Trieste, si auspica che tale iniziativa possa coinvolgere entrambi i comprensori
portuale-industriale considerandoli come un unico sistema produttivo in grado
di interagire con il mondo della ricerca.
2) Essere capace di entrare nella rete
mondiale delle città che ospitano istituti di ricerca, diventando un nodo
importante per il sistema scientifico internazionale, offrendo servizi e
facilities per il comparto della ricerca, in modo da attrare ulteriori
Istituzioni ed Organismi. Sussistono le
condizioni per realizzare questo obbiettivo?
A
partire dagli anni '70 dello scorso secolo, su precisa volontà politica di
offrire uno sviluppo alternativo alla città, una volta risultata impraticabile
l'ipotesi di insediare a cavallo del confine una grande zona industriale
prevista dagli accordi di Osimo tra Italia e Yugoslavia, vi sono state le prime
iniziative per attirare soggetti istituzionali in campo scientifico.
Un
concorso di idee a livello nazionale appositamente bandito per insediare
un'Area di Ricerca comprensiva di Sincrotrone, ha permesso all'Amministrazione
comunale di confermare una consistente area sul Carso, destinando e
vincolando una superficie di più di 2 milione di mq per l'insediamento
di istituti in cui sviluppare attività di studio e ricerca.
Nel
territorio comunale, nell'arco temporale di 40 anni, si sono localizzate e
potenziate diverse Istituzioni di ricerca nazionali ed internazionali: ICTP a
Grignano-Miramare, Sissa, prima a ridosso di Miramare ora tra Opicina e Gretta,
OGS a Borgo Grotta, ecc.
Nonostante
la crescita costante di questo settore nel corso degli anni, attraverso la diversificazione
e specializzazione delle ricerche e studi che in esso si svolgono, e
l'importanza per il numero rilevante di occupati ad alta qualifica
professionale, il rapporto ricercatori/abitanti è il migliore d'Italia, non si può ancora definirlo come un sistema
organico che si coordina e si integra tra le sue diverse attività.
Gli
Istituti scientifici e di Ricerca sono ubicati in ambiti di grande pregio
ambientale e paesaggistico ma al di fuori del tessuto urbano e comunque senza
un piano e/o progetto che consenta una loro integrazione funzionale con il
resto del territorio. La dispersione
territoriale delle sedi in cui si svolgono le attività di studio e ricerca,
accentua la separazione di questo comparto da quanto si svolge quotidianamente
nella città e le manifestazioni pubbliche che vengono organizzate pure dal
mondo scientifico, con la partecipazione di personalità di fama mondiale, si
circoscrivono ed esauriscono all'interno delle loro sedi e degli addetti ai
lavori.
Il
personale scientifico che frequenta ed esercita le attività di ricerca e studio
è ospite per un tempo determinato nelle stesse e difficilmente riesce a
stabilire un rapporto, al di fuori dell'orario di servizio, con la città.
Trieste vanta una tradizione di essere una città in cui le Comunità di diversa
provenienza, per lingua, per religione, per cultura, hanno potuto convivere e
organizzarsi dando prestigio alla sua storia e concorrendo al suo sviluppo
economico, ed essendo la comunità scientifica composta da persone provenienti da
tutte le parti del mondo, a maggior ragione ESOF rappresenta la possibilità per
iniziare e favorire l'avvio di una nuova fase dove le istituzioni scientifiche
e gli addetti alle stesse vengano percepiti non come parti a se stanti ma parti
interagenti alla vita economica e sociale
della città.
Le
potenziali relazioni e scambi con un vasto intorno geografico, al quale
appartengono gli addetti nel comparto della ricerca, consentirebbe alla
comunità locale un'opportunità ulteriore per sviluppare rapporti economici e
sociali a tutti i livelli con i paesi di provenienza. Politiche volte a favorire questa
potenzialità non sono state fino ad oggi mai perseguite.
Sul
finire degli anni '70 si insediavano i primi istituti scientifici, la
situazione geopolitica era caratterizzata dal mondo diviso in due blocchi
contrapposti. Oggi invece, con il contesto geopolitico dominato in Europa
dall'esistenza della UE , la
valorizzazione del patrimonio scientifico esistente a Trieste, può
essere un veicolo di relazioni internazionali, soprattutto con i Paesi dei
Balcani non facenti parte della UE. Sono essi ad essere stati determinanti
nell'assegnazione di ESOF a Trieste in quanto molto interessati a sviluppare i
loro istituti scientifici e collaborare con quelli presenti nel nostro
territorio per attingere dalla loro esperienza.
…continua…..
Foto
tratte da: https://www.esof.eu/en/Media-Kit.html
A causa del COVID-19 ho perso tutto e grazie a dio ho ritrovato il mio sorriso ed è stato grazie al signore Pierre Michel, che ho ricevuto un prestito di 65000 EURO e due miei colleghi hanno anche ricevuto prestiti da quest'uomo senza alcuna difficoltà. È con il signore Pierre Michel, che la vita mi sorride di nuovo: è un uomo semplice e comprensivo.
RispondiEliminaEcco la sua E-mail : combaluzierp443@gmail.com
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