martedì 10 settembre 2019

SULLA RAPPRESENTANZA E IL CLPT CI HA SCRITTO MARIO SOMMARIVA



Come sempre il blog FAQ TRIESTE dedica attenzione ed approfondimenti alle vicende del porto, in particolare a quelle cruciali che riguardano il lavoro. 
Come si sa questa amministrazione portuale ha dedicato al lavoro ed alle politiche delle risorse umane una particolare attenzione, ritenendo il lavoro il vero pilastro della strategia di sviluppo del porto di Trieste. Abbiamo anche lavorato per costruire un sistema di relazioni sindacali moderno e funzionale. 

Il dialogo con le organizzazioni sindacali è un altro elemento
costitutivo della nostra visione dello sviluppo del porto. Nel contesto di Trieste questa visione ha fatto i conti con una realtà consolidata e radicata fra i lavoratori come il CLPT. Il rapporto positivo con il CLPT è stato molto importante per costruire soluzioni a tanti problemi storici che avevano creato incrostazioni e disagio nella gestione del lavoro in porto. Il CLPT è un comitato spontaneo che ha costituito una sua organizzazione ed ha un suo statuto.

Questo è sufficiente per poterlo considerare un “sindacato rappresentativo” e quindi potergli consentire di usufruire di quei diritti (costituzione delle RSA, permessi sindacali e assemblee retribuite) che la legge 300/70 ha istituito a tutela dell’esercizio dell’attività sindacale? 

Evidentemente no. Come è noto non esiste in Italia una legge sulla rappresentanza sindacale per cui ci si deve attenere a dei criteri che vengono adottati per risolvere il problema della rappresentatività. I principali sono l’aver partecipato alla stipula dei contratti nazionali ed una rappresentanza di carattere nazionale, almeno in una pluralità di regioni. 

Queste questioni, ben note, al CLPT avevano portato lo stesso ad un patto federativo con l’organizzazione USB. Poiché non abbiamo mai avuto una visione formalistica dei rapporti abbiamo evitato di sottolineare, pur fra i malumori dei confederali, come l’USB non fosse firmataria del contratto dei porti ma certamente rappresentasse una realtà nazionale. 

In questo modo il CLPT, si potrebbe dire con una forma di “avvalimento”, ha esercitato le sue prerogative anche in base alla legge 300/70. La rottura, ampiamente resa pubblica, del patto fra USB e CLPT ha evidentemente cambiato la situazione e riportato le lancette dell’orologio alla fase antecedente al patto fra USB e CLPT. Nessuno ovviamente nega il diritto del CLPT ad assumere iniziative ed a svolgere proselitismo, semplicemente non può fruire dei benefici che la legge assegna ai sindacati rappresentativi né può firmare accordi che abbiano poi effetti giuridici verso terze parti (INPS, Agenzia delle Entrate o anche Adsp). 

È chiaro che il CLPT è una rappresentanza genuina dei lavoratori ma pensiamo cosa accadrebbe se qualunque aggregazione di lavoratori formasse una sua associazione e fosse poi riconosciuto quale soggetto di contrattazione così cosa accadrebbe se fossero le stesse aziende a promuovere associazioni di questo tipo (i c.d. “sindacati gialli”). Insomma il tema della rappresentanza, ancorché molto formalistico è anche molto serio.  Noi come amministrazione del porto siamo pronti a discutere qualunque soluzione ma questa è nelle mani del CLPT. Certamente non possiamo accettare che la legge sia tranquillamente ignorata. 
Penso che come sempre, con buonsenso e buona volontà, si troverà una soluzione.

Mario Sommariva



10 commenti:

  1. corretto, come sempre. noi siamo sempre abituati a fare le leggi e a non rispettarle

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  2. Il tema di rappresentanza è complesso sia nel Sindacato che nei Partiti e approcciarlo con comunicati stampa o dichiarazioni, pur apprezzabili, non è il metodo idoneo e il link che segue ne è un esempio : www.treccani.it/enciclopedia/il-dibattito-sull-art-19-st-lav-dopo-c-cost-231-2013_(Il-Libro-dell%27anno-del-Diritto)/. il caso più eclatante è quello che vedeva FCA in contrapposizione con la FIOM. Inoltre si è firmato l'accordo del 10 gennaio 2014 , questo il link www.cgil.it/admin_nv47t8g34/wp-content/uploads/2015/12/10.01.2014_Testo_Unico_sulla_Rappresentanza-1.pdf
    . Poi esistono , vado a memoria , 800 contratti Nazionali firmati da sindacati che vengono definiti, non dal scrivente , contratti "pirati" che hanno portato le Confederazioni a richiedere una Legge sulla rappresentanza . Insomma su questo tema la storia ricorda che le regole si cambiano : con i rapporti di forza o in tribunale e chi sceglie si assume le responsabilità nel raggiungere l'obbiettivo

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    1. Il diritto di riunirsi spetta (art. 20 statuto dei lavoratori) ai lavoratori, quello a indire le assemblee alle RSA (e RSU). Ora, rispetto al diritto a costituire RSA l'art. 19, nella sua versione attuale, afferma, al comma b), che possono costituire RSA le "associazioni sindacali che siano firmatarie di contratti collettivi di lavoro applicati nell'unità produttiva". Tuttavia la sentenza della Corte Costituzionale ha dichiarato con sentenza 3-23 luglio 2013, n. 231 (Gazz. Uff. 31 luglio 2013, n. 31 - Prima serie speciale) il comma b) incostituzionale in quanto dovrebbe consentire la costituzione delle RSA anche alle associazioni sindacali che, pur non firmatarie dei contratti collettivi applicati nell'unita' produttiva, abbiano comunque partecipato alla negoziazione relativa agli stessi contratti quali rappresentanti dei lavoratori dell'azienda. Il CLPT è questo e di più, perché non solo ha sottoscritto contratti aziendali, ma sta partecipando a una contrattazione con il Governo. Impedire a CLPT di nominare RSA e indire assemblee è quindi incostituzionale. Quanto all'accordo del 10 gennaio 14, si tratta di un accordo tra confederali e Confindustria, un accordo tra parti private che non può prevaricare la normativa di legge. Credo comunque che la questione sia di sostanza, più che di forma. CLPT rappresenta buona parte dei lavoratori del Porto, svolge attività prettamente sindacale (negli ultimi anni è stato praticamente l'unico in porto a svolgere tale attività, intesa come scioperi, mobilitazioni ecc.. che abbiano coinvolto i lavoratori). Nonostante ciò non si vuole che CLPT stia ai tavoli e firmi accordi? Bene, non c'è problema, si farà come si è già fatto per farsi sentire e ascoltare. Chiedo però perché lo stesso impegno non ce lo abbiano messo per far rispettare leggi e normative molto più chiare e definite, e molto più importanti, in fondo: quelle sulla tutela della salute, dei salari, i regolamenti per l'ottenimento di concessioni e autorizzazioni, la 84/94, addirittura il CCNL! Perché la realtà è che l'unico ad essersi speso concretamente per il rispetto di un CCNL firmato da coloro che adesso ne contestano il diritto a stare ai tavoli e fare assemblee, è stato il CLPT. Mentre "sindacati" che in determinate aziende hanno il 100% degli iscritti (sorvoliamo per carità di patria sul perché di tali percentuali "bulgare" di adesioni) hanno firmato con quelle stesse aziende accordi che stracciano quanto previsto nel CCNL da loro stessi firmato (giungendo a proporre referendum per decidere se l'azienda doveva fare le buste paga in regola o "domacie"!). Che sia questo che da fastidio, il fatto che il CLPT mette in discussione posizioni di rendita e privilegio, di sindacati (e sindacalisti) che "hanno fatto molto per l'azienda"? Che hanno firmato accordi anche se erano stati respinti a grande maggioranza dai lavoratori? Il CLPT fa paura a quelli che sono o aspirerebbero ad essere "sindacati di regime", ed è bene e giusto che sia così.

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  3. Rispetto poi al problema del possibile sorgere di organizzazioni sindacali "gialle" devo rilevare che questi in porto già esistono, anche se fanno parte di sindacati "rappresentativi". Mi riferisco proprio a quanto scritto sopra sul 100% di adesioni e sul sindacato "che ha fatto molto per l'azienda". Questa cosa come la affrontiamo? Volgiamo affrontare con altrettanti serietà e rigore questo, che mi pare un problema molto più serio e grave del diritto o meno di CLPT di godere dei diritti sindacali? Che ne so, vogliamo negare a quel sindacato il diritto a chiamarsi tale, a godere dei diritti sindacali, a stipulare contratti e accordi che comportano effetti giuridici, o addirittura arrivare ad invalidare gli accordi già stipulati? Se così fosse anche il rigore nell'affrontare la questione della rappresentatività del CLPT sarebbe un po più comprensibile. Mentre come stanno oggi le cose ....

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  4. Dall’impostazion delle risposte penso de gaver capido in che ambito professionale te lavori, ma mi, che no son studiado ma son testa dura, evidenzio alcuni passaggi che te ga scritto interpretando, ovviamente con la tua vision, alcuni punti della question :
    1) Le “associazioni Sindacali” (cit. tue parole) a cui la sentenza della Corte Costituzionale fa riferimento xe chiaro ed evidente che se riferissi a quei che FORMALMENTE xe autorizzadi e riconossudi come Sindacati (requisiti de struttura, sia organizzativa che economica, diffusione multiu regionale, ecc…)
    2) “Il CLPT è questo e di più, perché non solo ha sottoscritto contratti aziendali, ma sta partecipando a una contrattazione con il Governo” : CLPT ga podudo farlo, proprio perché vizin a lui iera un Sindacato AUTORIZZADO (USB), infatti tutti i documenti FORMALI xe CLPT-USB; senza el ‘cappel’ de USB qualsiasi atto iera impugnabile per ileggitimità (e te lo sa ben)
    3) “Credo comunque che la questione sia di sostanza, più che di forma.” : inveze no, pur essendo una tua opinion (‘credo’), tutte le dichiarazioni disi proprio el contrario. Anche el Segretario Generale ga ben specificado che XE UNA QUESTION DE FORMA (e sta al CLPT risolverla… ga dito anche)
    4) “Nonostante ciò non si vuole che CLPT stia ai tavoli e firmi accordi ?” : el CLPT, per come xe adesso, ai tavoli pol anche star (se tutti xe d’accordo) ma sicuramente non ga NISSUNA TITOLARITA’ a firmar accordi in maniera autonoma visto che NON XE (FORMALMENTE) un Sindacato autorizzado e la sua firma non ga potere vincolante
    5) “Organizzazioni sindacali gialle” : quelle citade da Sommariva non xe quelle che te disi ti… proprio per el fatto che lui parla de quele che non xe riconossude come Sindacati… mentre ti te citi quelle che “fanno parte di sindacati ‘rappresentativi”….. qua te xe sfuggido a cosa lui fazeva riferimento evidentemente (pol capitar…)
    6) “vogliamo negare a quel sindacato il diritto a chiamarsi tale, a godere dei diritti sindacali, a stipulare contratti e accordi che comportano effetti giuridici, o addirittura arrivare ad invalidare gli accordi già stipulati ?” : el diritto a ciamarse Sindacato (ma più che ciamarse, mi diria a operar al 100% come tale) non xe una roba che se pol decidre da soli, in autonomia, ma xe dei percorsi creadi proprio per dar regole in maniera tale che questi soggetti gabi tutti i requisiti necessari per poder veramente garantir quel che un Sindacato dovessi far; se mi go costruido una macchina per girar nella mia campagna, non la posso usar in strada pubblica… per farlo devo immatricolarla e per immatricolarla la ga de rispetar certi requisiti, altrimenti la posso usar solo dentro al mio giardin….; i ‘accordi già stipulati’ xe assolutamente validi, proprio perché (vedi prima) vizin a CLPT iera USB…

    per come la vedo mi, CLPT ga ottenudo risultati stratosferici per i portuali, qualche volta andando ‘oltre le righe’ come che fazeva i VERI SINDACATI dei anni 70… e la sostanza che porta avanti la condivido al 110% ma se volemo esser riconossudi al 100% bisogna trovar la strada per risolver sto casin…

    no voio esser ancora polemico ma torno a ripeter le stesse domande : se CLPT xe così convinto che no servi niente perché se ga federado a USB ? perché gaveva aderido a quel europeo (no me ricordo el nome adesso) ? perché inveze de continuar a ribatter a queste ‘accuse’ no fa un bel interpello al Ministero del Lavoro e cussì la finimo una volta per tutte ? a queste domande mi, per el momento, go una mia risposta…

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  5. io continuo nella mia domanda verso quelli che continuano a dire che un sindacato debba essere autorizzato, di citare la fonte giuridica di questa affermazione, purtroppo continuo a non ricevere nessuna risposta ...

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  6. l'hai fatta al Segretario Generale ? magari lui, può toglierti questo gran dubbio che hai....

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  7. 1)se chiaro ed evidente solo per ti, perché nei testi no se dito niente rispetto a AUTORIZZAZIONI ecc. Perché no esisti nissun che ga de autorizzar dei lavoratori (come che disi el stesso statuto dei lavoratori) a organizzarse in sindacato!!! Ma ti te ga proprio mentalità de regime, qundi tepiasessi che ghe voli qualchedun che AUTORIZZI i lavoratori a poder farse un sindacato.
    2) Nel patto federativo tra CLPT e USB se scritto che el patto se fatto TRA DUE ORGANIZZAZIONI SINDACALI INDIPENDENTI e che el CLPT mantien denominazion e sigla, e che se vol (SOLO se vol) el POL (no el devi) metter vizin alla sua sigla anche el trattin e USB. In più te sfido a trovar in USB una struttura, organismo, coordinamento che se ciami CLPT_USB. No esisti, quindi quella sigla significa solo CLPT, sindacatoindipendente, federato a USB. E quindi la roba firmada come CLPT-USB ghe appartien a CLPT (e forsi anche a USB, ma forsi). Ripeto, USB no se autorizzado de nissun, se una tua fisima sta qua della autorizzazion, te son restado al medioevo!!!! Ma no credo se possi farghe sai, co no ga la testa cussì se poco cosa... a CLPT no ghe servi nissun cappel de USB o altri, CLPT ga firmado e firmerà perché se rappresentativo formalmente e, sopratutto de fatto. Roba che no se pol dir de i confederati.

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    1. 3) la question de forma se risolvi con la forma, ma sopratutto con la SOSTANZA, come za dito sora. E lo ga spiegado benissimo Zerbini, presidente de TMT: a i confederati che pretendeva de star lori al tavolo per dei lavoratori tra i quali no i gaveva un solo iscritto, che ga spiegado che andava ben, che i podeva anche star ai tavoli perché cissì iera i accordi con Confindustria (se ti te piasi poder star ai tavoli perché te lo consenti i paroni e no perché te rappresenti qualchedun contento ti.... CLPT no ga mai fatto niente del genere), ma CLPT ghe doveva esser perchè iera l'unico che gaveva iscritti (e tanti) tra quei lavoratori! Capito mi hai?
      4) nel patto federativo con USB sta scritto che CLPT (e USB) mantien la sua titolarità negoziale (dove che ga iscritti, miga come voi!). Se el la MANTIEN vol dir che za la gaveva. E se lo riconosssi USB, che, come che te scrivi, se sindacato AUTORIZZADO, allora tutto el resto se cazzade
      5) le uniche organizzazioni gialle con cui go vu che far in porto se quelle confederate, o meio, qualche struttura aziendale de confederati. E se più de una. Quelle, per dirla tutta, che co i te assumi i quella azienda i te fa firmar (o anche no, i fa firme false) anche l'adesion al "sindacato amico", e se tutti confederati! No me se sfuggido niente, i sidnacati gialli se quei messi in pie dal paron per far i suoi interessi, e chi che fa sta roba in porto se solo ed esclusivamente strutture dei confederati. No stemo menarla su riconosudi o no riconosudi, che sia uno o l'altro se i se de l'azienda i se gialli!
      6)tornemo al 5) se una struttura confederata in una azienda proponi referendum per decider se far le buste paga come che va fatte o farle casalinghe (roba che tra l'altro se penale, perché se evasion fiscale, contributiva, assicurativa ...) va serado o devi continuar a far sta roba perché se parte de un sindacato "rapresentativo"? El resto se rampigarse per i speci. E po, te ripeto, NO ESISTI LE AUTORIZZAZIONI, I PERCORSI, NO ESISTI NESSUNA LEGGE CHE REGOLA LA RAPPRESENTANZA E LA RAPPRESENTIATIVITA' DEI SINDACATI, NE COME SE POL FARLI O MENO, TRANNE QUEL CHE DISI EL CODICE CIVILE PER LE ASSOCIAZIONI IN GENERALE, CHE DEVI AVER STATUTO DEMOCRATICO E IN REGOLA CON LE LEGGI. STOP. Un sindacato - come un partito - pol metterlo su chiunque, se dopo el se rappresentativo o meno dipendi se ga iscritti, fa attività sindacale ecc..... Tanto no esisti leggi che el novo governo ga nel programma proprio de fargene una sulla rappresentanza sindacale! E saria el primo!
      la strada per risolver el casin se .... far sindacato! E lo faremo,con assemblee retribuite o meno, con permessi o meno, come che se ga sempre fato nei sindacati VERI, quei che dipendi dai lavoratori, no dai paroni o no so de chi.
      CLPT ga fatto una cappella a federarse a USB, no ga guadagnà niente, ma proprio niente. mentre in sti anni ghe ga lassà in cassa a USB, per mantignir i suoi funzionarietti (che no i se meio dei confederati, anzi, i volessi ciularghe el posto ai confederati o diventar un ulteriore confederato), oltre 100.000€. Che gavessi podudo spender per altro, più utile. Se te vol fa pur ti un interpello perché noghe ne vedo el bisogno. Te son ti che te ga bisogno de esser AUTORIZZADO per tutto.....
      Desso però basta, a ste robe no go proprio più intenzion de starghe drio.... Che i fazi come che i vol, che i roconosi o no CLPT, CLPT farà quel che ga sempre fatto. Magari un pochetto più incazzado de prima....

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  8. quindi CLPT xe sindacato perchè registrado all'Agenzia delle Entrate ? questa xe la 'prova' che xe un Sindacato ?

    boh... mi resto della mia idea...

    ah si, volevo farte notar la data della registrazion in Agenzia delle Entrate : MAGGIO 2019 !!!!!!!!!!!!!!!

    ahhahahahahahahahahhahaha

    che autogol............

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