Incidente
mortale nel porto di Trieste:
vittima il guardia fuochi Roberto
Bassin.
Il cordoglio di D'Agostino e della
comunità portuale.
Trieste,
29 settembre 2019 - "Morire sul lavoro è sempre inaccettabile, esprimo il
mio più profondo cordoglio alla famiglia di Roberto Bassin". Il Presidente
dell’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno
D’Agostino, certo di rappresentare anche il dolore profondo di tutte le
maestranze e degli operatori del porto di Trieste, si stringe attorno alla
famiglia del lavoratore, guardiafuochi dipendente della società Cosp, deceduto
per un incidente sul lavoro nella serata del 28 settembre a bordo della nave
Ephesus della UN.RO.RO, che svolgeva le operazioni portuali presso il
terminal Samer Seaport.
Un
pensiero di solidarietà e di sostegno morale deve essere anche espresso nei
confronti dell’autista del trattore portuale e della sua famiglia, coinvolti
nell’incidente che, al di là delle responsabilità in corso di accertamento da
parte degli inquirenti, sono stati anch’essi travolti da un’immane tragedia.
L’Authority
esprime anche condivisione per
l’iniziativa di astensione dal lavoro in segno di lutto e solidarietà,
proclamata nella giornata di oggi dalle Organizzazioni sindacali.
"Sul tema della sicurezza sul lavoro non
si deve mai abbassare la guardia - ha dichiarato D'Agostino - e già nei prossimi
giorni incontreremo le Organizzazioni sindacali e i Rappresentanti per la
sicurezza di sito, al fine di individuare ulteriori iniziative per migliorare
il sistema di prevenzione degli infortuni nel porto di Trieste". Sistema
che in questi anni ha registrato una proficua collaborazione fra le
strutture di vigilanza sanitaria, gli Enti
preposti ai controlli di sicurezza, i rappresentanti dei lavoratori e le
strutture aziendali deputate alla prevenzione. Da questo punto di vista il
lavoro di formazione, vigilanza, regolazione del lavoro svolto in questi anni
nello scalo giuliano rappresenta un modello a livello nazionale.
Tuttavia, il
drammatico e tragico incidente che ha visto la morte di Roberto Bassin indica
che gli sforzi non sono mai sufficienti e che l'elevata pericolosità del lavoro
portuale impone a tutti uno sforzo ulteriore e straordinario di attenzione e
vigilanza. "Siamo disponibili fin d’ora a raccogliere indicazioni e
suggerimenti per migliorare i sistemi di prevenzione e di presidio sanitario in
area portuale". "Questo tragico momento, - conclude D'Agostino - deve
unire ancora di più tutte le forze istituzionali e la comunità del nostro porto impegnate in questi anni in un gigantesco
sforzo mirato a fare di Trieste un’esperienza d’avanguardia per l’innovazione,
l’intermodalità e la tutela sociale del lavoro".
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