Si parla degli investimenti ungheresi nel porto di Trieste, la mappa è produzione FAQTRIESTE.
dalla pagina Facebook : Belt and Road - Trieste
1
agosto alle ore 20:42 ·
Uno
dei vantaggi dell'utilizzo del porto di Trieste è la sua posizione, essendo più
vicino all'Ungheria rispetto a Costanza, che ha movimentato finora le merci
ungheresi.
Secondo
gli obiettivi del governo Orban, le società ungheresi possono ora raggiungere
l'uscita marittima, stradale o ferroviaria entro 24 ore. Che, usando il
collegamento di Costanza era impossibile.
Inoltre,
il porto di Trieste godrà di un certo grado di autonomia e l'amministrazione
doganale e burocratica sarà realizzata secondo la legislazione e le norme
ungheresi (???), un altro vantaggio per le compagnie magiare"
fonte: Qmagazine, 01/08/19
commenti
:
Stefano Visintin " l'amministrazione doganale e burocratica sarà
realizzata secondo la legislazione e le norme ungheresi, un altro vantaggio per
le compagnie magiare". Questo non credo proprio.
In
primis perché il codice doganale è unico per tutti i paesi dell'Unione Europea.
In secundis perché il sito individuato ricadrebbe nel punto franco istituito
per atto del Commissario di Governo del FVG: fin che le merci rimanessero al
suo interno, andrebbero considerate allo stato estero; nel momento in cui
varcassero le porte del punto franco, sarebbero soggette alle verifiche e controlli
dell'ufficio doganale di competenza, cioè quello di Trieste Porto Industriale.
Stefano Fierro ma Trieste è Territorio Libero per tutti tranne che
per i triestini, gli ungheresi conoscono il Trattato di Pace meglio dei
triestini...
Stefano Visintin vero ! Infatti
"Le autorità del Territorio Libero saranno autorizzate a procedere ad
ispezioni in Porto Franco nella misura che sarà necessaria per far rispettare i
regolamenti doganali o gli altri regolamenti del Territorio Libero, per la
prevenzione del contrabbando" (Allegato VII al Trattato di Pace di Parigi
- art.8) . "Il Territorio Libero e gli Stati che assumono le obbligazioni
nascenti dal presente Strumento... non applicheranno, per quanto concerne il
movimento delle merci a destinazione od in provenienza del Porto Franco, alcuna
misura discriminatoria in materia di tariffe, servizi, dogane, regolamenti
sanitari, di polizia o di ogni altra natura." (art.16 comma 2). Quindi i
Romeni (essendo l'articolo postato di un giornalista romeno preoccupato dei
traffici di Costanza) NON conoscono il Trattato di Pace, ma usano la notizia
per creare nei lettori l'idea che a Trieste lavoriamo fuori dalle regole comuni
europee, il che non è.
Stefano Fierro interessante...ma...
https://www.facebook.com/FreeEste/videos/1341552415995150/
Stefano Visintin certamente, fin che la merce resta all'interno del
porto franco. Ma se in porto franco "non siamo in Italia, non siamo in
Unione Europea", non possiamo
neanche essere in Ungheria
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