venerdì 5 aprile 2019

AGGIORNAMENTO SULLA FERROVIA DIVACCIA KOPER DELO - SLOVENIA


In questo articolo di Boris Suligoj pubblicato dal DELO (stampa slovena) trovate un aggiornamento del 28 marzo 2019 sul raddoppio della ferrovia Luka Koper - Divaccia. 


Dopo 14 anni il brusio dei macchinari sul tracciato del secondo binario
L’inizio della costruzione: perché ci hanno messo tanto tempo?  

L’Italia può ostacolare la realizzazione del binario aggiuntivo?

Boris Šuligoj

Lokev – appena dopo 14 anni dall’adozione del decreto governativo sul piano regolatore nazionale per il progetto del secondo binario e dopo due mesi dall’introduzione ai lavori, gli addetti della CPG Kolektor e della Euroasfalt, con l’utilizzo di macchinari pesanti, hanno consolidato i primi chilometri di piste per le strade di accesso al cantiere. 



La Ministra per le infrastrutture Alenka Bratušek ha rimarcato che stanno facendo tutto il possibile affinché nel 2025 il treno tra Divača e Koper giunga a destino diversamente rispetto a come avvenuto ieri, quando lei stessa ha compiuto il tragitto assieme ai suoi collaboratori.



I rappresentanti del Ministero delle infrastrutture , 2TDK, DRI, SŽ e di Luka Koper hanno viaggiato tra Koper e Divača anche a 20 km/h. La Ministra ha esternato: “Gli addetti di SŽ lavorano al limite del possibile per consentire il transito delle merci per il nostro porto e perché non si debba chiudere la linea. A tutti coloro che pensano che la linea esistente sia sufficientemente valida per trasportare queste quantità di carico, consiglio di darle un’occhiata da vicino”.
Ieri è stato pubblicato anche il bando per la redazione del piano per la realizzazione di due ponti (170 metri) e di una galleria (45 metri) sulla valle della Rosandra. Martedì è stato avviato l’iter governativo per l’ordinanza sulla concessione a 2TDK. 


La Ministra ha annunciato che il suo Ministero preparerà entro l’inizio dell’estate le basi tecniche che consentiranno l’inizio del collocamento nel contesto territoriale di un ulteriore binario e l’aggiornamento del piano regolatore nazionale. La Ministra ha dichiarato che bisognerà acquisire nuovamente l’autorizzazione ambientale e verificare l’impatto transfrontaliero, ma, trattandosi di un binario che passa sul medesimo tracciato esistente, secondo lei non ci dovrebbero essere troppe difficoltà. Alla domanda, se l’Italia può ostacolare o ritardare l’ottenimento di pareri sugli effetti transfrontalieri, ha risposto: ”L’Italia ha tentato di fare molte cose già prima dell’attuale autorizzazione alla costruzione, anche riguardo agli sforzi sloveni nell’ottenere il prestito presso la BEI, tuttavia i nostri argomenti sono stati finora convincenti. Non desidero altre complicazioni, e, soprattutto dai cittadini sloveni mi aspetto che lavorino nell’interesse dello Stato.”


Il percorso del tracciato “un problema” solo due anni
Nello scegliere il precorso del tracciato, 15 anni fa hanno considerato 17 differenti varianti e nell’aprile 2005, al tempo del Governo Janša, con l’ordinanza sul piano territoriale nazionale (DLN), hanno confermato il percorso attuale. All’epoca nemmeno si parlava dell’allacciamento della linea italiana al secondo binario, mentre era prevista una linea distinta da Trieste verso Sežana. A luglio 2007 il Governo Janša ha invece proposto che al posto di un solo binario si costruisse due binari sul medesimo tracciato, perchè sulla Divača – Koper, all’altezza di Črni Kal si sarebbe connesso un binario da Trieste. Nel giugno 2009 il Ministro per la circolazione Patrick Vlačič ha deciso che il tracciato si dividesse in due parti. Da Koper a Črni Kal ci sarebbe stato un binario unico, da Črni Kal verso Divača invece un doppio binario. Tuttavia, nel febbraio del 2010 l'Italia ha disdettato l'allacciamento all'altezza di Črni Kal della sua linea proveniente da Trieste, perciò il 14 ottobre 2010 in Slovenia hanno ufficialmente fermato la procedura di adeguamento del DLN alla doppia linea.

Il DLN è stato poi aggiornato altre due volte. Il primo agosto 2014 hanno integrato l’ordinanza per garantire una maggiore agevolezza nel costruire le strade di accesso al cantiere. Il 20 novembre 2015, con procedura breve hanno modificato il DLN riducendo l’area vicino a Srmin, dove il Comune di Capodistria progettava piani urbanistici di valenza locale. Appena nel 2017, quando sono iniziate le discussioni sulla legge del secondo binario, che però non riguardava il tracciato, bensì il finanziamento dell’opera, un gruppo di avversari ha iniziato a convincere l’opinione pubblica slovena che con riguardo al tracciato non fosse tutto in regola. Ieri i tecnici hanno assicurato che per un certo periodo avevano provato a chiarire e controbattere argomentando a chi avversava l’opera, tuttavia le loro argomentazioni non venivano nemmeno prese in considerazione. Qualora si fermasse l’opera ora, si provocherebbe un danno incommensurabile. Non solo si perderebbero i fondi europei, ma Luka Koper perderebbe definitivamente la corsa con Trieste ed i flussi dei traffici graverebbero ancora di più sulla Slovenia con merci dirette o provenienti dal porto di Trieste

1 commento:

  1. Uno scempio ambientale. Uno sfregio che i posteri ci rinfacceranno di non aver saputo evitare. Purtroppo i fondi europei messi a disposizione sono un'attrattore cui è difficile sottrarsi.

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