venerdì 29 giugno 2018

CGIL TRIESTE : LETTERA DI SOLIDARIETA' A LIVORNO




al Segretario Generale Camera del Lavoro Cgil Livorno
Fabrizio Zanotti
Segretaria Filt Cgil Livorno
Maria Luisa Lironi


OGGETTO: 

Solidarietà ai 5 lavoratori portuali ALP licenziati

Le segreterie della CGIL e della FILT di Trieste esprimono la piena solidarietà ai 5 portuali livornesi, dipendenti dell'Agenzia del Lavoro Portuale di Livorno(ALP), ingiustamente licenziati in quanto "colpevoli" di aver difeso il proprio posto di lavoro e quello dei propri colleghi. 

Esigere il rispetto delle norme che regolano le attività e le operazioni portuali non solo è un diritto dei lavoratori, ma diventa a sua volta, un dovere da parte dell' Autorità preposta nel farle rispettare.


Seppure la legge e i regolamenti, sono sufficientemente chiari su quali sono le attività e come devono essere espletate dai singoli soggetti che operano nei porti, è noto che nei Porti italiani, le interpretazioni su come applicarli non sono stati univoci, anzi. 

Nel contempo però va ribadito, che non possono esserci degli art. 16 che lavorando in "appalto" svolgono operazioni portuali avvalendosi di mezzi del terminalista, questo può farlo soltanto l' art. 17 , che per l'appunto serve per coprire i così detti picchi di lavoro, fornendo la manodopera necessaria. 

Quindi essersi opposti a questa situazione, che si stava verificando in uno dei terminal del Porto di Livorno, è stato un atto assolutamente corretto, che evidenzia viceversa un
insufficiente controllo da parte della locale Autorità Portuale.


Del resto, mettere in discussione o addirittura ridimensionare il ruolo dell'art. 17 a favore degli art.16, è una prassi in molti scali italiani, alla quale il sindacato si è sempre opposto, ritenendo viceversa fondamentale, soprattutto nell'ottica dei profondi cambiamenti che stanno interessando i trasporti marittimi, l'ulteriore sviluppo e di questo strumento. 

Nei più importanti Porti del nord Europa, questo è già stato realizzato, creando i pool di manodopera, che sopperiscono in modo straordinario alle nuove esigenze dei terminalisti e degli armatori. 

Casi simili, ovvero del non rispetto delle regole, sono ormai frequenti anche in altri scali nazionali e Trieste ha avuto negli anni passati situazioni, che non collimavano assolutamente con le regole previste. 

Ma le lotte dei lavoratori, assieme ad un approccio costruttivo della nuova dirigenza dell' Autorità di Sistema Portuale triestina, hanno portato alla riscrittura del Regolamento delle operazioni portuali, che ha definitivamente eliminato qualsiasi possibile interpretazione di comodo, da parte di chi non intendeva applicare correttamente le norme. 

Questo intervento ha altresì ridato all'art. 17 quel ruolo che la legge 84/94 aveva previsto, creando anche nel nostro Porto l'Agenzia per il Lavoro Portuale, che con personale altamente specializzato sta garantendo la piena operatività in tutti i terminal dello scalo triestino.

La CGIL e la FIL T di Trieste nel ritenere illegittime le motivazioni, che hanno portato al licenziamento dei 5 portuali livornesi, chiedono il ritiro dei licenziamenti e il reintegrò immediato dei cinque lavoratori.

per le segreterie
Michele Piga

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