Ieri a pagina trenta di Repubblica, nello spazio dei commenti politici, abbiamo letto un pezzo di Gianluca di Feo che conteneva una marea di informazioni sul caso della Saipem 12000, per esattezza sul contesto del caso.
" UN PARADOSSO : mentre la flotta di Ankara sbarra la rotta alle ricerche di una società statale, l'Italia si fa carico della sicurezza di Erdogan. Dal giugno 2016 abbiamo schierato una batteria missilistica per proteggere i confini turchi dalle turbolenze siriane. Si tratta del SAMT-T che è il più avanzato sistema anti aereo in Europa.
L'Esercito italiano è riuscito a comprarne solo 5 batterie investendo 1.700 milioni di euro nel consorzio italo francese che le produce. Una di queste batterie con radar e apparati e 130 militari è da un anno e mezzo presente sul confine turco siriano.
L'operazione costa circa dodici milioni di euro all'anno e un milione e mezzo di contributo per i voli degli aerei radar Awacs gestiti dalla NATO. Circa venti milioni di euro in un anno e mezzo di missione. Missione che a detta di Erdogan dopo la visita a Roma dovrebbe essere stata prorogata " almeno " fino a settembre del 2018.
Bene, come volevasi dimostrare l'Italia è tra i migliori seguaci di von Sacher-Masoch. Spendiamo barche di soldi per coprire l'Ottomano e in cambio riceviamo calci nel sedere. Oggi, il Corsera ha detto che era presente in quelle acque la fregata Zeffiro che però, a quanto parrebbe di capire, se ne è stata lontana dalla mischia pur avendo tutto monitorato.E' un po' vecchiotta ma l'artiglieria da 127 m/m è buona. Perché non ha accostato alla Saipem 12000 dando diretta assistenza nel caso della minaccia di speronamento o addirittura di abbordo? Non si tratta di fare gli sparafucile, ma non è utile presentarsi sempre accondiscendenti anche perchè lo stigma si protrae nel tempo e la svendita dei principi(accordi con la legittima Repubblica di Cipro ; libertà di navigazione : diritto alla autodifesa ) se porta una illusoria sanatoria al momento, alla lunga si paga.
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