domenica 15 gennaio 2017

APPUNTI DI FAQ TRIESTE SU NAVI E INQUINAMENTO NEI PORTI

PARTIAMO DAI PRECEDENTI :


Vi invitiamo a leggere un articolo de IL PICCOLO che il 1 maggio 2015 riportava il resoconto di un precedente incontro su questo tema organizzato sempre dal Propeller Club del Porto di Trieste. vai all'articolo de IL PICCOLO

Tra le soluzioni per ridurre drasticamente le emissioni inquinanti negli ormeggi portuali, il professor Sulligoi ha illustrato il cosiddetto “cold ironing”, ossia la possibilità di alimentare i servizi di bordo senza motori, collegando la nave alla rete elettrica di terra. Se pensiamo che una nave passeggeri in porto inquina circa come 100 automobili, in Italia si sono ipotizzati già diversi progetti, ma nessun impianto è stato ancora realizzato, ha spiegato Sulligoi       da IL PICCOLO

L'ESPERIENZA DI LIVORNO



FUNZIONA O MENO LA BANCHINA ELETTRIFICATA A LIVORNO ?

A TRIESTE IN PARTICOLARE ....



A Trieste, in particolare, è stato condotto uno studio con due scenari: uno ridotto e uno completo adatto alle navi più grandi. Si tratterebbe di realizzare una linea di alta tensione, attualmente inesistente, tra Roiano e Broletto, a servizio della Stazione marittima, da utilizzare però anche per eventuali emergenze e per il porto Vecchio dove, ad oggi, non esistono questo genere di infrastrutture. Una soluzione, questa del collegamento in banchina, interessante anche per altri terminal. Il costo, compreso tra i 20 e i 30 milioni di euro, sarebbe ammortizzabile in meno di 15 anni, considerando che i danni a salute e ambiente provocati da un inquinante sono monetizzabili.    da IL PICCOLO

A TRIESTE I RAGIONAMENTI SONO A VASI NON COMUNICANTI

In diverse occasioni e con diversi interlocutori : esperti, politici, sindacalisti e portatori di interesse abbiamo posto una semplice domanda :

" Si può immaginare uno scenario in cui sia la centrale di coogenerazione legata alla Ferriera di Servola ( che può produrre energia con il metano senza dover dipendere dal mantenimento o meno dell'area a caldo dell'impianto siderurgico )
a fornire l'energia necessaria ad alimentare le navi in banchina ?

Abbiamo trovato una certa curiosità per questa ipotesi ( tutta da studiare ) ma tutti gli interlocutori si sono limitati in finale a dirci che la centrale di coogenerazione rientrava nella TRATTATIVA generale sulla Ferriera di Servola ( accordo di Programma e derivati ).

Oggi proviamo a rilanciare questa domanda in occasione dell'incontro proposto dal Propeller Club di Trieste. Vediamo cosa succede.

La centrale di cogenerazione è costata ad Arvedi sicuramente meno della spesa prevista per collegare la Stazione Marittima con un elettrodotto!

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