mercoledì 27 luglio 2016

LA RIFORMA DELLA PORTUALITA' RACCONTATA DALLA GAZZETTA MARITTIMA

Ieri abbiamo illustrato i tempi della riforma attingendo le notizie dal sito del THE MEDITELEGRAPH di Genova permettendo quindi ai nostri lettori triestini di essere informati sulle nuove date che il ministro Delrio intende rispettare per portare a termine il progetto di riforma della portualità e della logistica.

Oggi ci affidiamo alla cronaca della Gazzetta Marittima di Livorno che completa e interpreta il cronoprogramma del Ministro. Ma in particolare regaliamo ai nostri lettori triestini un articolo di Antonio Fulvi, direttore della Gazzetta Marittima, che abbiamo in altri periodi da noi definito il "termometro" della Riforma, dedicato alle possibili nomine dei presidenti dei distretti portuali.


NOTA DI FAQ TRIESTE : Ringraziamo le testate che abbiamo citato per la loro disponibilità a farsi citare e saccheggiare qualche volta da quei piccoli pirati dell'informazione che siamo noi. 



Per quali percorsi e accadimenti la città di Trieste e il suo porto non si sono mai attrezzati per avere anche qui un organo di informazione di settore che abbia una risonanza nazionale ?

Perchè l'informazione locale su questi temi stenta ad arrivare oltre Monfalcone ad ovest e il porto di Capodistria a est ? Perchè diventa difficile per i media locali uscire dal provincialismo e informare che il presidente dell'AP di Venezia è in scadenza e che ci sono indiscrezioni sul possibile nuovo presidente ? Non sono notizie utili anche a Trieste ?
Quanta invidia per Genova e Livorno in queste nostre domande.

Buona lettura della Gazzetta Marittima di Livorno che informa tramite il nostro blog anche i triestini.

La Riforma in dirittura

d’arrivo tra tempi 

tecnici e ultimi fuochi

Rimangono le incertezze su quali suggerimenti delle commissioni verranno accolti e sulle indicazioni del Consiglio di Stato – I tempi del passaggio di consegne dai commissari

ROMA – I tempi per la formalizzazione della riforma portuale stanno diventando strettissimi. E se Delrio vorrà dimostrare di non essere stato un illuso ottimista, il consiglio dei ministri dovrà necessariamente approvare il testo, emendato almeno in parte con i “suggerimenti” delle commissioni parlamentari e del Consiglio di Stato, entro questa settimana. Una bella sfida, visto che la riforma nasce dalla “governance”, ovvero dalla scelta più politica e meno tecnica: la nomina dei presidenti. Ne parliamo, per quello che si chiacchiera in giro, in altro articolo.

Nei giorni scorsi ci sono stati gli ultimi frenetici contatti a livello tecnico-burocratico. Le verifiche con il ministero dell’Economia (sui costi della riforma, che dovrebbe nascere senza ulteriori oneri), gli ultimi giri di valzer con le Regioni, le inevitabili pressioni degli ultimi “cencelliani”.


I 45 giorni di legge per gli accordi con le Regioni sarebbero stati di fatto già consumati. Il governo preme per fare presto. Da qualche Regione si continua a insistere sullo scaglionamento in 3 anni delle fusioni di alcuni porti, come concordato tra Stato-Regioni in conferenza, anche se il Consiglio di Stato avrebbe disinnescato questa mina. In sostanza, la riforma così come uscirà dal consiglio dei ministri potrebbe essere assai diversa da quella che ci è stata prospettata ad oggi. E specialmente, non avrà un’applicazione fulminante, immediata. Sono previsti tempi tecnici anche dopo la indicazione dei 15 presidenti delle 15 Autorità di sistema: per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, ma specialmente per i passaggi di consegne, che alcuni esponenti del governo hanno chiesto possano avvenire con gradualità, anche se buona parte dei porti oggi sono commissariati e i commissari non vedono l’ora di passare ad altri le rispettive patate bollenti. Insomma ci sarà molto da vedere. 

E poiché secondo il vecchio detto, chi sta in mare naviga e chi sta a terra critica, non mancheranno le lamentazioni. Prepariamoci, sarà un autunno interessante, nel bene e nel male.

La “governance” e la 

riffa dei candidati

27 luglio 2016 |

GENOVA – Se di gossip dobbiamo vivere, bene viva il gossip. 

Perché l’ennesimo rinvio del consiglio dei ministri sulla riforma – di venerdì in venerdì ce l’hanno promessa per il prossimo, ultima Thule prima delle ferie d’agosto – sta alimentando il toto-presidente delle Autorità di sistema, con i media (specie quelli sul web) scatenati a far nomi e a piazzare candidati. In questo i genovesi sono in testa, vantando anche le indiscrezioni di una gola profonda d’eccezione, quel Luigi Merlo diventato sulla vicenda consulente “ufficiale” di Delrio.

Dunque: in pole position per l’Authority di Genova & Savona ci sarebbe una new entry assoluta, Paolo Signorini. Chi era costui? E’ un dirigente della Regione Liguria, già dirigente del ministero MIT (come il segretario generale di Livorno Massimo Provinciali) che avrebbe il singolare privilegio di essere nelle grazie sia del ministro Delrio (forse attraverso Merlo) sia del governatore ligure Toti.

Altra partite chiuse riguarderebbero Trieste (Zeno D’Agostino per standing ovation generale) Taranto (Sergio Prete ha saputo gestire le molte patate bollenti) Venezia (tramonterebbe la contestata epoca dell’onorevole Costa per lasciare il posto ad Antonio Cancian, oggi uomo RAM ma dall’apprezzato pragmatismo) e forse Civitavecchia (malgrado i venti da tempesta scatenategli addosso dall’ex collega Gianni Moscherini, Pasqualino Monti rimarrebbe in sella). Sui porti della Romagna gira la voce di un presidente ex al vertice della provincia, Claudio Casadio. Napoli-Salerno è ancora sub judice: molti vorrebbero l’attuale capo di Salerno, Andrea Annunziata, ma le faccende napoletane sono complicate e “un pezz’e core” per molti esponenti del governo Renzi, non sono improbabili sorprese. 

Per Livorno-Piombino vox populi da per probabile la presidenza di Luciano Guerrieri, pragmatico demiurgo della rinascita piombinese, con il rinforzo di Massimo Provinciali come segretario generale; ma si agitano ombre romane con la segreteria di Renzi (Luca Lotti) che sta trattando con il governatore della Toscana Enrico Rossi. Infine a La Spezia Lorenzo Forcieri è tra color che sono sospesi. Un movimento di imprenditori portuali l’ha contestato, chiedendo la nomina di un non politico. 
Ma come sempre, saranno i politici a decidere…

Antonio Fulvi

dir. resp. La Gazzetta Marittima

Nessun commento:

Posta un commento