
Su REPUBBLICA di giovedì 21 luglio Luca Landò intervista il linguista George Lakoff con l'obiettivo di farsi spiegare un metodo ( lo chiameremo framing ) per meglio comprendere il fenomeno Donald Trump candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti d'America.
Perchè dovrebbe interessarci ?
Perchè se per caso, assieme, ci accorgiamo che questo metodo ci convince si potrebbe utilizzarlo anche in ambiti più ristretti, nazionali, locali o familiari.
Partiamo quindi con un primo FRAME tutto triestino:
LA RESTITUZIONE DEL PORTO VECCHIO ALLA CITTA' DI TRIESTE
Il trucco del FRAME sta nella parola "restituzione" che è una parola POSITIVA, la restituzione è solitamente una buona cosa. Anche la restituzione di uno sgarbo subito è una buona cosa. Visto, che come sappiamo bene, è un falso storico che quella parte sia mai stata città ecco che abbiamo smascherato il FRAME.
Utilizzano la parola "restituzione" per qualificare come una buona cosa l'operazione in corso. ( Non è detto che non lo sia , non siamo qui a discuterne, stiamo solo descrivendo come ci viene trasmessa l'azione che intendono perseguire.
FACCIAMO LA CONTROPROVA
IL COMUNE SI FARA' CARICO DI GESTIRE ANCHE IL PORTO VECCHIO
Come vedete la definizione " si farà carico " comporta un peso per il Comune e suscita sensazioni negative.
IL COMUNE AGGIUNGE LA GESTIONE DEL PORTO VECCHIO
Questa affermazione è più neutrale, ma lascia il dubbio se si tratta di una buona cosa o no ?
UN PO' DI STORIA da Wikipedia
Molti commentatori attribuiscono il concetto di framing
al lavoro di Erving Goffman, ed in particolare al suo Frame analysis: An essay
on the organization of experience del 1974.
Goffman usava l'idea per
definire "schemi di interpretazione" che permettono a individui o
gruppi di "collocare, percepire, identificare e classificare" eventi
e fatti, in tal modo strutturando il significato, organizzando le esperienze,
guidando le azioni.
La nozione goffmaniana di framing prende le mosse dal suo
La vita quotidiana come rappresentazione (1959), un saggio sul controllo
espressivo.

«Non pensare a un elefante!».
Secondo Lakoff, a quel punto non si può fare a meno di
pensare ad un elefante, poiché la mera menzione della parola elefante evoca
inevitabilmente l'immagine elefante (ed un frame di
"accompagnamento").
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