lunedì 16 maggio 2016

INCE : UNA GIORNATA TRIESTINA DEDICATA ALLA CINA

Dopo le iniziative che vi abbiamo segnalato sull'analisi dei traffici e degli scambi commerciali con la Cina organizzate rispettivamente dal Propeller Club di Trieste e dall'Associazione Dialoghi Europei si svolgerà al 19 maggio una giornata organizzata dall'INCE.


La conferenza internazionale Supporting Local Enterprises and SMEs along China’s Belt and Road Initiative in South Eastern Europe, che si terrà il 19 maggio al Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, è organizzata dall’Iniziativa Centro Europea (InCE) e dalla Banca Europea per la Ricostruzione e Sviluppo (BERS). L'evento si avvale del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e del Comune di Trieste, del contributo della Fondazione CRTrieste, e vede come main sponsor Intesa Sanpaolo e come sponsor Rizzani De Eccher.

InCE e BERS, nella cornice della loro collaborazione ultraventennale, hanno recentemente individuato nella "Nuova Via della Seta” un ulteriore ambito di comune interesse. Si tratta
del programma Belt and Road Initiative, un piano d’investimento globale lanciato dal Governo cinese per rafforzare le infrastrutture logistiche per il trasporto di merci e servizi dalla Cina all’Europa. Il piano, oltre ad infrastrutture stradali, ferroviarie e portuali, include le condotte per il trasporto di gas e petrolio.

Gli investimenti nel tratto dell’Europa sud-orientale interessato della Belt and Road Initiative si prevede abbiano un impatto significativo sulla crescita delle piccole e medie imprese dell’area. Conseguentemente, la conferenza si prefigge di:

 -  Sviluppare una piattaforma di raccordo tra i principali stakeholder pubblici e privati al fine di approfondire la conoscenza dei piani di investimento della Belt and Road Initiative nell’Europa sud-orientale.

-   Approfondire i temi collegati sia al commercio cinese sia agli investimenti nella regione, al fine di identificare le aree considerate prioritarie, come l’integrazione regionale e la rimozione delle potenziali barriere commerciali.

 ll programma prevede un’introduzione da parte di rappresentanti istituzionali di alto livello, cui seguiranno due sessioni dedicate all’esame del quadro infrastrutturale esistente nell’Europa sud-orientale e le prospettive di sviluppo futuro. Nel pomeriggio, seguiranno due panel paralleli dedicati alle piccole e medie imprese rispettivamente sui temi della competitività e dell’accesso ai finanziamenti.

Interverranno alti rappresentanti del Governo italiano e dei Governi dei paesi dei Balcani Occidentali, esponenti ed esperti delle istituzioni europee, della BERS, della Banca Europea per gli Investimenti, della Banca Mondiale, di istituzioni finanziarie cinesi e del settore privato. Si prevede un cospicuo numero di partecipanti in rappresentanza sia del settore pubblico che di quello privato provenienti dall’Italia, dai Balcani Occidentali e non solo.


Oltre ai temi specifici che verranno esaminati durante l’evento, la conferenza - che si propone di essere il primo di una serie di appuntamenti annuali – sarà un’occasione per approfondire i programmi BERS dedicati al supporto delle piccole e medie imprese. L’InCE in questo senso si prefigge di essere un punto di raccordo per le imprese italiane interessate agli strumenti BERS nonché punto di riferimento per gli imprenditori del territorio al fine di ottenere informazioni sugli avanzamenti degli investimenti cinesi / BERS attraverso un ufficio dedicato alla “Nuova Via della Seta” a Trieste. 


1 commento:

  1. Nuova via della Seta.

    Trieste è sempre più globale ed oggi ospita l'evento Ince Bers su Nuova Via Della Seta ovvero creare nuove infrastrutture ed offrire servizi adeguati per incrementare gli scambi commerciali e le relazioni tra Cina e Europa, ed in questo scenario il nostro Porto potrebbe avere nuove grandi opportunità per gestire la Logistica di Porto e Retroporto.

    Il Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio afferma chiaro e tondo che «i porti Hub in Italia sono solo due, Genova in testa al Tirreno e Trieste guida per il mare Adriatico, ma purtroppo le sole affermazioni non bastano per fare di uno Scalo un vero Hub Logistico Portuale, in quanto se volgiamo lo sguardo verso i Porti del Nord Europa ai quali noi vorremmo sottrarre delle significative quote ti traffico, ci rendiamo facilmente conto che il confronto sia impari e chiaramente per noi molto deludente, in quanto l'Alto Adriatico purtroppo in fatto d'infrastrutture non è certamente ancora in grado di svolgere questo pur ambito ruolo, se si considera che i suoi collegamenti ferroviari e l'architettura delle sue infrastrutture Portuali (escluso il Molo VII) risalgono in buona parte a più di un secolo fa e stanno scontando il pluridecennale immobilismo a cui dobbiamo quella patina museale che avvolge ancora una significativa parte dei nostri sbocchi al mare.

    Ma poiché un Porto moderno non vive soltanto di banchine e fondali, penso che lo sviluppo e l'operatività dello Scalo Triestino per poter diventare un vero Hub sia pesantemente condiziona dall'attuale inadeguatezza dei suoi "ormai centenari" tracciati ferroviari, che non credo sarebbero in grado di smaltire i notevoli volumi di movimentazione annua quantificabili in alcuni milioni di Teu in entrata/uscita Scalo, che la realizzazione di un moderno Terminal Contenitori che possa contare su fondali da 18 ml dovrebbe essere in grado di generare.

    Credo sia utopico che qualcuno pensi "che basti rammendare l'esistente" per eliminare le attuali carenze in fatto di Infrastrutture Portuali e Collegamenti Ferroviari, non vedo miracoli all'orizzonte in fatto di significativo aumento del numero dei convogli in transito o della loro velocità, in quanto anche implementando con nuove tecnologie il tracciato costiera tra Aurisina e Trieste Centrale i binari per i Passeggeri e le merci in entrata uscita Scalo rimangono comunque sempre soltanto due.

    Per concludere penso che in merito a quella che potrebbe essere le opulente opportunità che la menzionata "nuova via della seta" sarebbe certamente in grado di offrire, non credo sia il caso di farsi molte illusioni se non sapremo pianificate e realizzare "nuove opere portuali e collegamenti ferroviari".
    Opere che per caratteristiche e dimensioni ci consentano di potenziare significatamente le nostre capacità operative, per affrontare ad armi pari e senza patemi sia i nostri antagonisti vicini e lontani che le difficili sfide della Portualità del terzo millennio, poiché nelle vicende economiche purtroppo per noi gli esempi mitologici non funzionano in quanto nella realtà tra Golia e Davide il vincitore risulta quasi sempre Golia.


    BRUNELLO ZANITTI Giuliano

    Nb. Ulteriori approfondimenti ed immagini si possono trovare sfogliano il mio Sito http://sceltemancate.trieste.it

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