venerdì 13 maggio 2016

ATTACCO AL POTERE ? IL MINISTRO DELRIO NEL MIRINO DELLA STAMPA

Come sapete stiamo leggendo, contemporaneamente ad alcuni di voi, il libro dal titolo Coop Connection. Proprio l'altro giorno a pag. 190 abbiamo trovato un riferimento ed una intervista all'attuale ministro Delrio, all'epoca sindaco di Reggio Emilia, nella quale si parlava della comunità cutrese nella città emiliana.

Il libro è ricco di riferimenti e ad una prima lettura si arriva fino in fondo per comprendere la tesi che sostiene e poi erano fatti di anni fa.

MA VOI CREDETE ALLE COINCIDENZE ?



Con nostra sorpresa abbiamo trovato questo articolo su IL PICCOLO in edicola oggi e poi continuando la lettura dei quotidiani un pezzo analogo su Repubblica. D'altra parte è scontato che tutti i quotidiani del gruppo editoriale Espresso Repubblica , quando decidono di lanciare una notizia lo facciano tutti assieme. 

L'Espresso ha lanciato il sasso nello stagno riproponendo una notizia di anni fa, sarà bene seguire i cerchi che questo sasso riuscirà a produrre nello stagno.



Sentito da L’Espresso il ministro si dice «assolutamente tranquillo». «Questa intercettazione che voi avete scovato negli atti del processo reggiano fa riflettere. A Cutro sono rimasto solo 24 ore, e ho svolto solo incontri istituzionali con il sindaco. In piazza ovviamente avrò stretto centinaia di mani, potevano essere di chiunque. Nicolino Grande Aracri so benissimo chi è, conosco la sua storia criminale, ma non so che faccia abbia visto
che non lo conosco. Non posso avergli stretto la mano durante il viaggio a Cutro, come dice Gibertini, visto che il boss era in carcere: l’intercettazione mi sembra un pò ‘telefonatà. Avevo avuto sentore di possibili dossieraggi contro di me già a fine 2014 e inizio 2015, quando il mio nome era finito nella lista dei papabili alla presidenza della Repubblica», ragiona Delrio.

«Dopo la vicenda di Pastena e delle presunte fotografie - prosegue - ho presentato denuncia immediatamente: è necessario sapere se un ministro è ricattato, o peggio ancora se è ricattabile. Confermo di non aver mai subito pressioni da nessuno, ma so di avere molti nemici. Tra i mafiosi, ma anche con le cricche e i massoni non sono mai andato molto d’accordo».

«Non ho nulla da nascondere - conclude - anche se ci fosse una foto o una stretta di mano non avrei nessuna difficoltà a spiegarne le circostanze perché ho la coscienza a posto. A Cutro non ci sono andato per fare campagna elettorale, ma dopo un invito del sindaco. A differenza degli altri candidati, che misero i cartelloni e fecero incontri di cui nessuno ha mai chiesto conto».



a pagina 190 del libro Coop Connection trovate questo testo:






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