MSC entra nel terminal container di Trieste
Mercoledì 16 Settembre 2015

Dopo anni di visite, negoziazioni e indiscrezioni sui
diversi potenziali acquirenti interessati, il terminal container del porto di
Trieste ha visto l'ingresso di un nuovo socio che si affianca al gruppo TO
Delta di Pierluigi Maneschi. Il Gruppo Msc, infatti, attraverso la finanziaria
italiana Marinvest, ha rilevato il 45% del pacchetto azionario della società
terminalistica, per una cifra che si aggirerebbe intorno ai 20 milioni di euro.
La notizia è apparsa prima nel blog FaqTrieste.it ed è stata
confermata a Il Piccolo dallo stesso Maneschi che ha spiegato: "Già nel
2008 avevamo 'parcheggiato' il 45% di Trieste Marine Terminal presso una
finanziaria (la Siref del Gruppo Intesa SanPaolo, ndr) e nei mesi scorsi è
apparsa la possibilità della vendita a uno dei primissimi operatori
mondiali".
L'operazione è stata formalizzata lo scorso febbraio, ma è resa
nota solo oggi.
Sulle ragioni di questa vendita, Maneschi ha specificato che
non era un'esigenza di far cassa, bensì che "praticamente tutti i terminal
di un certo rilievo nel mondo hanno nella compagine societaria una società
armatrice. Msc ha partecipazioni a La Spezia, Gioia Tauro, Napoli, Livorno. Il
suo coinvolgimento diretto al Molo VII farà crescere i volumi di traffico.
Oggi
la società di Aponte gestisce il 20% del traffico di Trieste, dovrebbe arrivare
al 40% anche perché a partire probabilmente già dalla prossima primavera
porterà qui le portacontainer da 14mila teu, le più grandi mai arrivate a
Trieste".
Attualmente, il terminal container dello scalo giuliano è
toccato da tre servizi transoceanici: uno gestito dall'alleanza CKYHE (composta
da Cosco, K-line, Yang Ming, Hanjin e Evergreen), un altro dalla Ocean Three
(alleanza a tre fra Cma-Cgm, Uasc e China shipping) e dall'alleanza 2M composta
dalla danese Maersk e dalla stessa Msc.
"C'è una clausola dell'accordo – ha aggiunto infine
Maneschi - in base al quale Msc potrà crescere fino al 50% di Tmt, ma il
controllo della società rimarrà comunque a To Delta, che manterrà la
maggioranza nel consiglio di amministrazione".
Lo sbarco della compagnia
di Aponte potrà aprire scenari anche più ampi in Nord Adriatico perché Maersk,
secondo quanto rivela il numero uno di TO Delta, "ha deciso di puntare
forte sul porto di Capodistria (è uno dei motivi per cui i volumi di traffico
sono calati rispetto all'anno scorso nonostante le tre linee transoceaniche,
ndr) mentre Msc evidentemente crede in Trieste e intende utilizzare più
massicciamente il nostro terminal".
Nessun commento:
Posta un commento