COMITATO DI REDAZIONE DE IL PICCOLO
In merito al nuovo assetto redazionale illustrato dal
Direttore in data 25 febbraio, il Comitato di Redazione - così come previsto
dall’articolo 34 del Cnlg - esprime il proprio parere.
Ci sia permesso partire dalla fine. Il Direttore infatti
ringrazia la redazione anche per
l’equilibrio con cui ha saputo affrontare il complesso passaggio cui siamo oggi
chiamati.
Ebbene, non possiamo non rilevare come proprio in questi giorni
l’Azienda ha reso noti i dati 2014 relativi al Gruppo, riassunti nel titolo
pubblicato dal Piccolo il 26 febbraio u.s.: L’Espresso, utile in salita. È
raddoppiato in un anno. L’Azienda dunque da una parte annuncia un bilancio
chiuso con soddisfazione ma dall’altra continua a chiedere pesanti sacrifici a
tutti i giornalisti del gruppo, compresi direttamente e in maniera sempre più
incisiva quelli del Piccolo, a fronte di una sostanziale mancanza di
investimenti significativi a sostegno della Testata.
Nei prossimi giorni,
infatti, il Cdr del Piccolo sottoscriverà a Roma un sofferto contratto di
solidarietà che prevede pesanti sacrifici per la redazione.
Venendo agli altri punti affrontati nell’ordine di servizio
del Direttore, non può non balzare all’occhio come la nuova organizzazione
presenti una evidente contraddizione.
Da una parte infatti si afferma che il nuovo assetto è funzionale a cogliere i
due obiettivi essenziali indicati nel piano editoriale contenuto nelle
comunicazioni aziendali del dicembre scorso, dall’altra però si smentiscono
quelle stesse comunicazioni aziendali laddove esse indicavano come strategica
la scelta della allocazione delle Agende
delle edizioni di Trieste e di Gorizia al settore Cultura & Spettacoli,
nuova allocazione che invece non è avvenuta.
E questo perché, al di là delle
giustificazioni addotte (la volontà dei capicronisti di mantenere nel loro
settore quei servizi), i numeri della redazione, così ridotti, impediscono nei fatti il
cambiamento, confermando quanto la redazione sia scesa a numeri insostenibili
per garantire il servizio che si vuole (vorrebbe) offrire ai lettori.
E ancora. Il piano del Direttore annuncia che il pieno
dispiegamento delle risorse redazionali sul versante web e focalizzazione del
giornale cartaceo sugli ambiti in cui in maniera più netta e spiccata possiamo
esporre una visione originale sono le linee guida della riorganizzazione.
D’accordo che Teodoro
Mayer era stato ancor più succinto nell’illustrare il 29 dicembre 1881 il programma
editoriale del Piccolo, ma queste pochissime righe scritte dal Direttore non
esauriscono la richiesta di un piano che invece, come previsto dalle norme in
materia, deve contenere tutti gli
elementi necessari per esaminare il nuovo modello organizzativo redazionale
conseguente alla riduzione degli organici giornalistici. E questo in
particolare per quel che riguarda il potenziamento sul web e sui social
network.
Al di là dell’indicazione di un collega al coordinamento web e di un
altro quale prevalentemente dedicato al
web, infatti non si esplicita come il pieno dispiegamento verrà attuato, quali
le responsabilità dei singoli settori, quale la filosofia nella scelta delle
notizie e nella modalità di inserimento delle stesse, quali le turnazioni, ricordando
da parte nostra - come indicato dal piano presentato il 5 dicembre scorso -
che tutti i redattori dovranno essere coinvolti nella realizzazione del giornale web e nella
gestione dei profili social network.
Ripetiamo: come ciò si realizzerà, non viene assolutamente
indicato.
Così come, aggiungiamo, non viene indicato come sarà
concretamente gestita la fattura quotidiana del giornale cartaceo. Ad esempio:
l’ordine di servizio nulla dice su come sarà articolato il quotidiano impegno
dei superstiti colleghi delle pagine di
Attualità in presenza di corte, ferie, assenze per solidarietà (e non parliamo
di eventualità non auspicabili, come le malattie). E ancora: è già stata ridotta a 40 pagine la foliazione quotidiana,
come sarà articolata la foliazione estiva?
Il Cdr ritiene quindi che il Direttore debba presentare
all’incontro in programma mercoledì a Roma quel piano che viene richiesto dalle
norme in materia e che la redazione continua ad attendere non ritenendo
esaustive le poche righe di accompagnamento all’ordine di servizio del 25
febbraio.
Il Comitato di redazione del Piccolo
Nessun commento:
Posta un commento