Ci siamo rapidamente consultati e abbiamo deciso di non pubblicare su questo blog un raccontino che ipotizzava strane manovre sulla nomina del segretario generale. In questi mesi abbiamo in molti casi anticipato notizie rispetto ad altri media ma di pubblicare un possibile gossip / pettegolezzo non ci andava. Tutti ci avrebbero accusati di fomentare non meglio precisate manovre e di fare gli interessi di chissà quale delle fazioni in campo.
Ma poi il paese è IL PICCOLO
e la gente mormora.
Abbiamo quindi pensato di fare una eccezione e di seguito trovate il racconto che ci è stato inviato da uno scrittore in gara per il premio Nobel per la letteratura. Stiamo esagerando ?
Probabilmente sì, ma visto che non vengono resi noti i nomi degli operatori e dei personaggi che si sono organizzati per imporre /suggerire al nuovo commissario la nomina del
segretario generale del porto noi non ci sentiamo vincolati a fornire il nome dell'autore.
racconto di fantasia ..... qualsiasi riferimento a persone realmente esistenti è puramente inventato:
IL PRIMO GIORNO DEL COMMISSARIO DELL'AUTORITA' PORTUALE A TRIESTE
Chissà quanti riferimenti e
battute e paragoni faranno sul suo nome. La poca fantasia dei giornalisti e dei
commentatori citerà a sproposito il suo nome proprio e il libro “ La coscienza
di Zeno “. Il giorno prima della sua nomina a commissario dell’Autorità
Portuale di Trieste il principale telegiornale della rete Mediaset aveva aperto
il servizio su Trieste citando proprio il libro “ La coscienza di Zeno “ . Si
era trattato forse di un messaggio in codice del Ministro Lupi che annunciava
in anticipo ai suoi collaboratori triestini la nomina di cui si stava
preparando a fare ?
Con questi pensieri tra “il serio e il faceto “ Zeno si
avvicinava a passi corti all’ingresso della Torre sede della Autorità Portuale
di Trieste di cui era stato nominato commissario il martedì della settimana
precedente. Martedì grasso. L’ultimo giorno di Carnevale prima della Quaresima
in cui ormai erano già entrati tutti dal lontano 2008 della crisi mondiale.
Non
avrò mica sbagliato ufficio , pensò, ricordandosi che la precedente presidente
aveva spostato in Porto Vecchio la sede delle riunioni con il Comitato Portuale
?
Si rispose che era al posto giusto perché da qualche parte aveva letto che in
realtà il trasloco aveva riguardato solo un enorme tavolo da riunione. Se
dipendeva dal Ministro l’avrebbe nominato altro che al Martedì Grasso, lo
avrebbe nominato il 1° di aprile. Così lo scherzo sarebbe stato perfetto.
Ma
l’unica procedura che era stata rispettata, probabilmente per impegni della
precedente presidente, sono stati i 45 giorni di proroga della carica per la
presidente uscente. Le altre leggi in materia forse sono state un po’
stiracchiate da una parte all’altra. La nomina a commissario per sei mesi, ma
“con pieni poteri “, talmente pieni che le sue prime preoccupazioni erano
derivate proprio dal conoscere l’entità di questi poteri.
Poteva nominare un
segretario generale ? Doveva interfacciarsi con il Comitato Portuale , in
carica per ancora un anno, o poteva ignorarlo ? Doveva tener conto del voto del
comitato portuale o anche quello era stato sospeso in atteso della famosa
Riforma dei Porti ?
Ma ormai era arrivato all’ingresso. Lasciò fuori i pensieri.
Si presentò alla guardia della vigilanza. La guardia lo squadrò con lo sguardo,
prese le misure, lo trovò simpatico, e lo fece passare. La guardia pensò che se
uno fa il commissario sa già dove andare e cosa fare. Si preoccupò quando con
lo sguardo interrogativo Zeno gli chiese silenziosamente di indicargli una
direzione. Come aveva fatto tante volte a scuola durante i compiti in classe
quando era fanciullo – senza farsi
scorgere - gli suggerì un corridoio. Non c’era nessuno a
guardare e controllare – tanto meno la signora maestra – ma la guardia fece
scivolare il suggerimento con eleganza e disinvoltura.
“ Effettueremo il passaggio di consegne e avrà tutta la mia
assistenza e il mio sostegno “ aveva dichiarato la presidente uscente al
quotidiano locale riferendosi a questo martedì. Ora lui era entrato
nell’ufficio e Lei lo salutò cortesemente. Non altrettanto i due cagnolini che
abbaiarono al suo indirizzo e una volta zittiti dalla padrona stavano
accovacciati a digrignare i dentini.
Saltiamo anche noi i convenevoli e i commenti sul tempo
meteorologico. Anche quelli sulle caratteristiche dei cagnolini e veniamo alla
parte consistente della conversazione.
“ Ci sono dei collaboratori e dei
dipendenti che dovrei conoscere e che mi vuole presentare ? “
“ Guardi, dal
momento della fine del mio mandato, ho smesso di urlare per gli uffici e di
maltrattare il personale e quindi sono andati tutti o quasi in ferie, anzi
qualcuno del sindacato ha perfino parlato di ferie forzate. Ma cosa vuole dire ferie forzate ? Le ferie sono ferie ed è
giusto che ognuno se le goda. Quindi ci sono poche persone per gli uffici
stamane.”
“ Io avrei la necessità di sistemare le mie cose e di
prendere i primi contatti con la struttura amministrativa “ “ Guardi vediamo un
po’ se trovo qualcuno ! “
La presidente prese il telefono e chiamò un numero
interno “ Antonio, puoi venire un momento “
“Vede , quando tutti gli altri si godono le ferie c’è sempre qualcuno
che lavora e che tiene in piedi la baracca – o la ditta se preferisce “
“ Ma poi l’Antonio lo conosce anche Lei , era anche Lui
candidato alla presidenza, vi sarete visti al Ministero ? Guardi, come dicevo
al Ministro, Antonio è la colonna portante della struttura. Anzi anche il
Ministro concordava che sarebbe un ottimo segretario generale. Perché non
coglie l’occasione e lo nomina seduta stante ?
Non si preoccupi delle dicerie
della gente, qui a Trieste sono abituati a lamentarsi ma poi sopportano tutto.
Hanno sopportato anche me per due mandati e per commissario in sostituzione di
me medesima.
Tranquillo, sopportano dalla fine della guerra ( questo è un
riferimento al normale mormorio sul mancato rispetto dell’Allegato VIII ) ma
poi sono bravi cittadini e pagano le tasse.
Ah ecco qui l’Antonio che dobbiamo
nominare, come d’accordo con il Ministro , segretario generale, questa è
l’ultima e l’unica consegna che devo farLe.
Nomini Antonio segretario generale e io ho concluso la missione,
Altrimenti i miei cagnolini la sbranano. “
La ex presidente uscii con i cagnolini al guinzaglio , la
guardia la vide passare. Lei se ne andò senza salutare, la guardia la sentì
parlare al cellulare. Ricorda solo le ultime parole “ Caro Maurizio missione
compiuta !!!!”
- fine -
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