NAVI CROCIERA DA VENEZIA A TRIESTE - RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

E' da tempo che riceviamo e pubblichiamo dei testi da Adriano Verani che hanno la particolarità di riportare sempre una parte dei suoi ragionamenti alle questioni del Trattato di Pace e dell'Allegato VIII. Le sue opinioni e le opinioni della redazione in alcuni casi possono anche essere in contrasto ma valutiamo che i contenuti e gli spunti contenuti nei suoi pezzi abbiano una loro originale utilità in un periodo in cui hanno ripreso concretezza le questioni legate al Porto Franco Internazionale di Trieste. Ecco il suo commento alle dichiarazioni del sindaco Dipiazza.

Ma si possono fare affermazioni con una simile leggerezza? Cosa crede Di Piazza di fare il furbastro con Venezia che non vuole ovviamente rinunciare ai suoi cespiti? Pensa forse di scambiare qualche nave da crociera con il traffico merci? Pensa che fare lo sparafucile con parcheggi in Piazza Grande o - guarda , guarda - in PFV che serve a tutto meno che a porto. 

Sentiamo invece il sindaco di Genova Bucci, con quale altro aplomb, serietà, consapevolezza e senso spiccato della convenienza possibile , affronta la questione sia delle crociere ,sia quella dell'incidente di Venezia, sia infine la  questione dei finanziamenti che Genova sta ricevendo e di cui Di Piazza sembra non rendersene conto. Dice, Bucci :"...non si rinuncia a un traffico simile trattandosi di un businness molto importante e in crescita....è giusto avere le crociere che arrivano nei porti, ovviamente in sicurezza...per 

noi la crociera è una cosa che fa bene alla città e vogliamo che continui così.... quello di Venezia è un discorso di sicurezza e di manovre (ma) è importante che la crociera vi sia mantenuta ...

Noi abbiamo ricevuto quasi 2 miliardi dal Governo,sia per il ponte che per le strutture accessorie ; di questo siamo molto contenti, abbiamo avuto un rapporto molto buono con il Governo..non ho alcuna sensazione o dato di fatto che mi dia che il rapporto non potrà continuare così bene come è andato sino adesso!" Questo è un modo corretto di parlare !

E Di Piazza pensi 

1) a non trasformare il sedime portuale in parcheggi e effimere varie iniziative  

2) a chiedere al Governo i soldi che ci competono; a 

poco serve fare il Tartarino di Palazzo Cheba senza pretendere quello che alla città spetta 

3)Prima di spingersi in offerte che gli altri comprendono bene cosa significano,bisogna presentarsi sul mercato con le basi di lavoro già pronte e efficienti , cosa di cui siamo ancora 

lontani : 

a)Una Stazione Marittima moderna, confortevole, veloce nello smaltimento dei passeggeri e sicura nelle manovre e allungata per l'accoglimento delle nuove navi (assieme a quest'ultimo, se non vogliamo 

essere tagliati fuori dalla navalmeccanica, abbiamo bisogno di un nuovo bacino ! Non è che tra una chiacchiera e l'altra , lo faranno a Monfalcone dato che siamo così lungimiranti e generosi?

b)un servizio ferroviario passeggeri all'altezza della situazione ; ormai tra Trieste e Castions di Strada poco ci corre ; 

c)Pretendere dal Governo quanto ci 

spetta in termini di finanziamenti non nascondendo sotto il tappeto, per fare i "bravi muli che no fa longhi "il diritto ai cespiti come da Allegato VIII. Vedere la enorme sproporzione di quanto assegnato a Genova sulla base del Tesoro comune e quanto NON dato a Trieste pur con gli specifici diritti sottoscritti e accettati derivanti dagli obblighi dell'Allegato VIII 

d)Una volta che le infrastrutture siano tutte e 

completamente 'combat ready' , senza chiedere nulla a nessuno  ,anche per non farsi ridere alle spalle, offrire alle Compagnie una base molto appetibile con una Stazione Marittima rinnovata e di relativamente 

facile ormeggio anche con vento di Bora moderato. Vada, vada Di Piazza a fare l'amicone! Vedrà cosa porterà a casa ! E se qualche cosa ci sarà , 

dipenderà esclusivamente dalle valutazioni di merito delle Compagnie.

Adriano Verani