I soldi del Morandi usati per
le grane dei
concessionari del
porto di Genova
Andrea Moizo
IL FATTO QUOTIDIANO
Usare i soldi del Morandi per risolvere un problema che
poco o nulla ha a che fare col crollo del ponte. È questa l' idea dell' Autorità
Portuale di Genova, che in un documento riservato (svelato da Ship2Shore e
visionato dal Fatto) ha chiesto al ministro dei Trasporti Danilo Toninelli di
emendare il decreto con cui in gennaio ha definito le spese rimborsabili per le
imprese di autotrasporto danneggiate dall' incidente (180 milioni di euro
stanziati dal governo).
Non solo le missioni in entrata-uscita dal porto e dal
Comune, ma anche il tempo superiore all' ora e mezza perso dal camionista per
le lungaggini dei terminal (banchine e aree portuali affidate in concessione a
privati scelti dall' Autorità Portuale) ad assolvere burocrazia e
imbarco-sbarco del carico. Un fenomeno che, secondo l' ente, è esploso dopo l'
incidente. Ma che in realtà da anni appesantisce l' attività dello scalo.
........ Così le code dei camion sono continuate, prima e dopo il
Morandi. Ma con il crollo ecco i soldi (pubblici) che toglieranno le castagne
dal fuoco ad Autorità Portuale e concessionari privati. Sempre che Toninelli
accetti.
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