Autorità portuale Adriatico,
non svendiamo Trieste ai cinesi D'Agostino: 'L'intesa è nel progetto Ue. U.S.A.
sono benvenuti'
(ANSA) - TRIESTE, 7 MAR -
"E' falso dire che svendiamo l'Italia o il porto di Trieste ai
cinesi". Lo dice all'ANSA il presidente dell'Autorità di sistema portuale
del Mare Adriatico orientale Zeno D'Agostino. "Credo che siano in pochi a
conoscere i contenuti dell'accordo tra Italia e Cina, e io non sono tra questi,
anche se molti ne parlano, ma so che per quanto riguarda Trieste il progetto si
chiama Trihub e fa parte di un accordo a un tavolo tra Ue e Cina, in cui
Pechino propone investimenti infrastrutturali europei in Cina e Bruxelles
viceversa. Un accordo gestito da Bruxelles". Trihub - non ancora firmato -
riguarda investimenti che la Cina potrebbe fare in ambito ferroviario a
Trieste. Per D'Agostino, "se si pensa a un accordo con la Cina si pensa
alla Grecia o a Gibuti, ma l'Italia può dialogare con grande equilibrio con la
Cina. Alcuni si agitano perché il porto di Trieste lavora bene e questo sposta
equilibri da Nord a Sud d'Europa". Gli Usa? "Per noi è un rapporto
fondamentale. Se verranno a Trieste sarò felicissimo".
Sindaco Trieste, se Usa non vogliono, la Cina non
arriverà Spero buon senso. Problema è se
farli arrivare al centro dell'Ue
TRIESTE
Lo ha detto all'ANSA il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, intervenendo
sull'irritazione degli Stati Uniti qualora l'Italia stringesse un accordo con
la Cina per la cosiddetta Via della Seta. "Trieste è al centro di una
polemica internazionale ma il vero problema è politico, e cioè se far arrivare
o no i cinesi al centro dell'Europa", ha aggiunto il sindaco.
"L'Europa ha ancora il Pil più alto del mondo ma è divisa, dunque
comandano la Cina e gli Stati Uniti, i russi stanno a guardare, comunque per me
questa della Cina è una opportunità per la città". (ANSA).
Nessun commento:
Posta un commento