INDIRIZZI
PER LA TRASFORMAZIONE DEL PORTO VECCHIO
Che cosa succede sul Porto Vecchio ?
Approderà
in aula consiliare comunale martedì 29 gennaio la deliberazione con la quale
l'Amministrazione Comunale stabilisce gli indirizzi per trasformare il Porto
Vecchio e attivare i procedimenti
necessari per stipulare un accordo di programma con la Regione , l'Autorità di
sistema portuale dell'Alto Adriatico e procedere poi alla Variante urbanistica.
L’obiettivo è un
accordo di programma per fare poi la variante urbanistica.
Perché è importante fare la variante ?
Di
fatto questa deliberazione è un atto molto importante perchè delinea uno
scenario possibile per l'ex comprensorio portuale che nelle fasi e atti
successivi dovrà trovare puntuale riscontro e coerenza con gli assunti in essa
contenuti. Si tratta del quadro
complessivo della “trasformazione” del Porto vecchio. Quello che si decide con la variante
urbanistica resta deciso.
Sono passati quattro anni dalla “magica
sdemanializzazione”, quali possono essere i tempi per la variante ?
Il
procedimento che si avvia richiede tempi non brevi, perchè per l'accordo di
programma i soggetti che vi partecipano devono concordare e condividere i
contenuti dello stesso, mentre per la Variante al PRGC, considerata la
dimensione dell'ambito e la sua collocazione, si dovrà corredarla con una
valutazione ambientale strategica e di sicuro comporterà una modifica agli
strumenti urbanistici vigenti, Zonizzazione
e Piano struttura, in quanto la nuova destinazione d'uso impatta
fortemente sulle zone circostanti e su tutto il
territorio comunale.
Va preso atto che, visto il tempo intercorso dalla legge
di stabilità 2015, con la quale si assegnava al Comune l'area di PORTOVECCHIO e
la sua sdemanializzazione, dal provvedimento che stabiliva la dividente tra
area demaniale, di competenza dell'Autorità di Sistema, e quella che passava al
Comune, dall'incarico a Enrst e Young per lo studio di fattibilità , questa
deliberazione esprime la volontà di procedere e assumere in capo al Comune la
definizione del possibile scenario d'uso.
Il Comune
con questa operazione diventa l’attore principale ? Almeno questo sembra dalle
dichiarazioni. Per la Variante e gli adempimenti sono necessari almeno due anni
e ci sarà anche il rinnovo del Sindaco tra due anni circa. Riuscirà questa
Giunta a concludere l’operazione ?
Gli uffici comunali hanno predisposto un documento che
consente di intendere cosa dovrebbe diventare il comprensorio per ambiti
funzionali, non altrettanto per come si intenda
procedere per le fasi di alienazione e realizzazione, per i tempi
necessari che queste operazioni possono richiedere, per i risultati finanziari
attesi derivanti dalla vendita degli immobili e delle aree. Questi elementi
sono importanti perchè l'operazione Porto Vecchio comporterà un'espansione
della spesa corrente del Comune, conseguente ai costi di gestione delle aree ed
immobili acquisiti, si pensi solo all'ambito che avrà destinazione di polo
culturale con la gestione della sottostazione elettrica, la centrale idrodinamica e il magazzino 26,
futuro museo del mare; alle infrastrutture soprasuolo e sottosuolo, quali
strade, reti, parcheggi, ecc.
Aumento di
spese per il Comune significa aumento di tasse per i cittadini ?
Stante la situazione demografica della città, non è
ipotizzabile il ricavo di nuove risorse finanziarie derivanti da un incremento
di imposte e tasse a parità di abitanti,
perciò bisognerà procedere con probabili storni di spesa dai servizi oggi
erogati. Un documento che delineasse a grandi linee un cronoprogramma e un
piano finanziario sarebbe opportuno per informare la cittadinanza tutta sulla
dimensione dell'impegno temporale e finanziario che l'operazione determina per
la città e consentire di compiere i passi, necessari all'attuazione delle
procedure previste, con la prudenza che deve concorrere al governo di processi
complessi come questi.
Ora entrando nel merito della deliberazione si
evidenziano alcuni punti problematici che dovrebbero trovare i necessari
chiarimenti, coinvolgendo in un dibattito di ampio respiro tutti gli
stakeholders (i portatori di interesse) ed in primis i cittadini e soprattutto
le giovani generazioni poiché si sta discutendo del loro divenire e delle
opportunità che questo territorio potrà offrire, non solo per il tempo libero
ma principalmente per le possibilità occupazionali
1) si ritiene che in premessa del deliberato andrebbe
espressa una volontà di considerare questa operazione come il volano per
rilanciare l'economia locale attraverso la possibilità di partecipazione
dell'imprenditoria presente sul territorio cittadino e regionale, in modo da
favorire la crescita del tessuto economico della città rapportando ad esso e
alla sua auspicabile evoluzione le modalità di concorrere alle acquisizione e
successivi appalti, necessari alla trasformazione del sito. E' risaputo che la
crisi economica a partire dal 2008 ha colpito duramente il comparto edilizio
regionale e locale, ridimensionando il numero di imprese e addetti, ma altresì
si sa che la disponibilità finanziaria depositata nelle banche cittadine dai
residenti è notevolissima e allora perchè non adoperarsi per far sì che vi sia
un concorso tra Imprenditori volenterosi e sani, Istituti di credito locali e
Assicurazioni, per costituire una cordata che possa concorrere e competere con appetiti di imprese,
provenienti da altre realtà, alle sfide che si aprono. Il beneficio per la
città, qualora l'aggiudicazione premiasse i locali regionali, comporterebbe che
i profitti degli investimenti e i proventi dalle tasse potrebbero rimanere in loco,
concorrendo a incrementare le entrate comunali- regionali e far crescere la
città in termini occupazionali, professionali, economici. L'operazione Porto
Vecchio non può essere pensata solo in termini di destinazioni d'uso dell'area
ma in termini di valutazione economica articolata e complessa per le ricadute
che può originare, in modo da ridarle un
respiro e ruolo che travalichi i confini territoriali che amministra.
Non sarebbe male scrivere nero su bianco che il primo obiettivo è
rilanciare l’economia locale anche nella fase di “trasformazione” e non restare
in attesa della realizzazione del progetto ed aspettare le ricadute positive
(?). Meglio vedere risultati da subito ? Agli esperti indicare come ottenere
questo risultato.
2) Sulle destinazioni d'uso ammissibili nell'ex comprensorio
portuale va considerato che i vincoli imposti dal Ministero dei Beni Culturali
condizionano la ridestinazione degli immobili, ma va posta pure l'attenzione
alle tecniche e caratteristiche costruttive degli stessi, quali la portanza dei
solai, l'altezza di interpiano, la profondità dei corpi di fabbrica e la
superficie illuminante, che in realtà possono consentire l'insediamento di
attività produttive sostenibili ambientalmente e per le quali i programmi di
Industria 4.0 e dei sistemi di Telecomunicazione 5G aprono molte nuove
possibilità di intervento con opportunità di occupazione altamente qualificata.
3)
Sulla possibilità di
riservare una quota di residenzialità all'interno dell'ambito però
condizionandola al fatto di non far scattare la necessità di opere di
urbanizzazione secondaria, va rilevato che il comprensorio non potrà mai essere
un quartiere nel senso proprio della parola, in quanto gli abitanti dovranno
avvalersi, per le strutture che costituiscono le opere di urbanizzazione, di
quelle poste in altre parti della città a partire dai quartieri adiacenti. Ne consegue
che per il particolare assetto urbanistico ed edilizio del PORTOVECCHIO si
rischia di ghettizzare chi risiederà in esso a meno che non si vogliano ricavare
solo residenze di lusso, il cui utilizzo oltre ad escludere un effetto città
comporterebbe pure lo sviluppo di una rendita fondiaria per pochi. La
previsione e realizzazione di nuova residenza va rapportata ad una crescita
demografica della città , poiché il rischio è quello di fare una mera
operazione di trasferimento di abitanti da altri quartieri creando vuoti
importanti negli stessi e avviando così processi di degrado urbano. Risulta evidente che
le dichiarazioni politiche sull’aumento di centomila abitanti di Trieste non
tengono conto del fatto che già adesso i servizi per i cittadini andrebbero
potenziati. Immaginatevi gli stessi servizi con centomila utenti in più. Per
capire concretamente di cosa scriviamo pensateci quando siete scomodamente in fila
all’Agenzia delle Entrate o quando avete bisogno del Pronto Soccorso.
4)
Visti i tempi che
richiedono i processi amministrativi per attivare le iniziative in ambito
sdemanializzato di competenza comunale, si rischia di non coincidere con i
tempi che l'Autorità di sistema Portuale può impiegare per le rilasciare le
autorizzazioni agli interventi richiesti per le aree in sua gestione. Al fine
di non compromettere le iniziative negli ambiti di rispettiva competenza si
auspica che vengano inserite delle clausole nell'accordo di programma che
favoriscano la salvaguardia delle stesse
e consentano la loro realizzazione pur su tempi differiti ma in coerenza. Questo è lavoro da
tecnici ma va ricordato per impedire che ci siano scorciatoie burocratiche che
tolgano ai cittadini la possibilità di seguire passo a passo la realizzazione
del progetto. Quando le questioni burocratiche e amministrative prendono il
sopravento ne subiscono gli effetti informazione e trasparenza.
5)
Nella deliberazione
non si fa accenno ai 5 magazzini che costituiscono la concessione Greensisam,
ubicati nella parte più adiacente alla città storica. Questi assumono una
rilevanza particolare perchè oltre a fare da cerniera tra Borgo Teresiano e
Porto Vecchio, favorendo potenzialmente l'osmosi tra i due sistemi insediativi,
dispongono di un progetto esecutivo e di un livello di istruttoria, presso gli
uffici comunali, già avviato alcuni anni fa. La domanda che si pone è se quel progetto,
pensato in un contesto giuridico, amministrativo, urbanistico completamente
diverso dall'attuale, va ancora bene?
La stessa domanda deve porsi per l'ex Sylos
il cui progetto nasceva in un momento in cui l'operazione PORTOVECCHIO non era
ancora in gestazione. Per questo progetto si è fatto un accordo di programma che
ha ridimensionato il numero di parcheggi dovuti per legge. E' ancora valido quell'accordo alla luce di
quanto è successo dopo? Le destinazioni d'uso proposte allora sono compatibili
con quelle a grandi linee delineate per il PORTOVECCHIO? E' corretto considerare
l'area del Sylos avulsa da quello che succederà nell'ex comprensorio portuale?
Nella ridefinizione dei sistemi di mobilità conseguenti all'apertura di PORTOVECCHIO
, come ne risente l'accessibilità a questo edificio?
LA MAGICA SDEMANIALIZZAZIONE LA GESTIRA’ “LA MISTERIOSA SOCIETA’”
6) La deliberazione parla della costituzione di una
struttura dedicata “ che possa curare la trasformazione, valorizzazione e
gestione nel tempo di Porto Vecchio”.
Questo punto è di notevole importanza perchè
al fine di facilitare tutta l'operazione PORTOVECCHIO non gravando sulle
incombenze degli uffici comunali, già oberati da una miriade di incombenze e
con vistose carenze di organico, limiti che potrebbero rallentare i tempi dei
procedimenti necessari da intraprendere, si pensa di ricorrere ad una struttura
non meglio identificata, preposta alla
gestione di tutte le fasi necessarie per la trasformazione, realizzazione,
valorizzazione del comprensorio, i cui componenti possono essere soggetti
pubblici e privati, la cui quota di partecipazione non è minimamente definita.
A chi risponderà questa struttura ? Al Sindaco ? Chi giudicherà e
potrà decidere se la MISTERIOSA SOCIETA’ sta seguendo l’accordo di programma
che verrà fatto ?
Si
ritiene e si auspica che per l'importanza
delle deleghe che si vogliono assegnare e gli interessi che gioca forza dovrà
valutare la struttura, la stessa debba essere una Società a partecipazione totalmente pubblica.
I componenti che ne faranno parte,
necessariamente esperti in discipline diverse, dovranno avere requisiti di
professionalità ed esperienza acquisiti e dimostrati, e altresì procedere al
loro reclutamento con evidenza pubblica in modo da garantire la necessaria
trasparenza. Sorge a questo punto la domanda di chi debba essere il soggetto
istituzionale preposto al rapporto con la Società. Non si può prescindere pure
che in tutte le fasi fondamentali per la trasformazione del PORTOVECCHIO vi sia
una pubblicizzazione con i mezzi più idonei in modo da garantire e favorire una
corretta informazione alla cittadinanza attivando anche momenti di dibattito
pubblico partecipato nelle forme che l'Amministrazione comunale riterrà
opportune in tutte le parti della città.
PER SCARICARE IL PDF DI QUESTO DOCUMENTO SUL TUO PERSONAL COMPUTER CLICCA QUI
PER SCARICARE IL PDF DI QUESTO DOCUMENTO SUL TUO PERSONAL COMPUTER CLICCA QUI
Nessun commento:
Posta un commento