sabato 1 dicembre 2018

ULTIMATUM AD ARVEDI PER LA COPERTURA DEI PARCHI


Ferriera, ultimatum romano per la 

copertura dei parchi

Il ministero dell'Ambiente fissa al 10 dicembre il termine ultimo per il progetto

Se l'azienda dovesse rinunciare alla realizzazione, stop all'Aia e alla produzione


Meno di due settimane a disposizione per presentare il progetto esecutivo riguardante la copertura dei parchi minerari della Ferriera di Servola. 

Il 10 dicembre è la data ultimativa che il ministero dell'Ambiente ha dato a Siderurgica Triestina per definire almeno sulla carta le modalità di realizzazione dei giganteschi capannoni pensati per contenere carbone e minerali necessari alla produzione di coke, che oggi sono causa degli spolveramenti che avvengono nelle giornate di vento forte. 


L'indicazione del governo è arrivata la settimana scorsa durante il primo dei tavoli tecnici richiesti dall'assessore regionale all'Ambiente, Fabio Scoccimarro, per aumentare le occasioni di incontro tra le parti fra una convocazione e l'altra della Conferenza dei servizi. 

Per i funzionari del ministero, il Gruppo Arvedi dovrà dunque consegnare tutta la documentazione mancante o ammettere la volontà di rinunciare alla costruzione dei parchi. E se si verificasse una simile ipotesi, scatterebbe la sospensione dell'Aia e dunque la possibilità per la Ferriera di continuare a produrre, perché l'Autorizzazione integrata ambientale obbliga Siderurgica Triestina a presentare un progetto esecutivo per la costruzione dei capannoni. 

L'ultimatum arriva dopo la Conferenza dei servizi tenutasi a Roma il 17 luglio. In quella sede l'azienda ha dovuto incassare non poche osservazioni al proprio progetto provvisorio da Regione, Azienda sanitaria e Inail. 

Le parti avevano deciso di riaggiornarsi affinché la società potesse far proprie le richieste di chiarimento e presentare appunto il progetto definitivo. Da quel momento l'azienda non ha tuttavia più dato segnali, se non l'assicurazione che avrebbe fornito la documentazione richiesta. 

Il nuovo incontro nella capitale è servito appunto al ministero per sollecitare la proprietà, cui il pressing non fa certo piacere. Siderurgica vuole infatti prendere tempo, dopo aver manifestato la disponibilità a trattare la cessione dell'area a caldo, qualora l'Autorità portuale si dimostri capace di mettere sul tavolo un'offerta giudicata interessante dal cavalier Giovanni Arvedi. 

Nel frattempo, l'azienda cerca dunque di rallentare l'iter di realizzazione della copertura dei parchi: l'operazione costerebbe infatti 35 milioni, un investimento motivato soltanto dalla possibilità di proseguire la produzione di ghisa. 

La volontà dilatoria spinge la società ad attendere l'arrivo di possibili proposte e a prospettare nel contempo a Regione e governo la stipula di un nuovo Accordo di programma che possa prevedere proprio il superamento della copertura. 

L'assessore Scoccimarro vede tuttavia un'azienda con margini di manovra ormai ridotti: «In pochi mesi di lavoro abbiamo raggiunto un obiettivo importante, mettendo Siderurgica Triestina davanti a una scelta, mettere in atto importanti investimenti per abbattere l'impatto ambientale come previsto dagli accordi stipulati dalla precedente giunta e governo oppure, come auspicato dai triestini, programmare da subito la dismissione dell'area a caldo. 

Questa seconda opzione ci vede estremamente favorevoli e disponibili a collaborare, assieme agli altri soggetti istituzionali, per la salvaguardia dell'interesse dei cittadini, dei lavoratori e dell'azienda stessa». 

fonte . IL PICCOLO            Diego D'Amelio

1 commento:

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