venerdì 5 ottobre 2018

LA CONFERENZA STAMPA DELL'USB-CLPT E LE NOSTRE DOMANDE

I pochi (2) giornalisti presenti alla conferenza stampa hanno ascoltato al di la del caso in esame una interessante "lezione" sulla rappresentanza sindacale. Come sanno bene i lavoratori la materia sindacale cambia negli anni ed il più delle volte risulta ostica. Abbiamo quindi pensato di riassumere ciò che è stato detto in conferenza stampa e di inserire "nostre domande" utili a proseguire il confronto. Altrimenti rischiamo di fare una cronaca di parte che non è nelle nostre intenzioni. Da subito siamo disponibili a tutti gli interventi che possono aiutare i nostri lettori a comprendere la vicenda e la vertenza.


Resoconto Conferenza stampa del 5 ottobre 2018 USB - CLPT

Si parla di una vertenza circoscritta a turni di lavoro nel settore ferrovia sul Molo VII svolti dalla Compagnia Portuale di Monfalcone in appalto del terminalista del Molo VII Trieste Marine Terminal. 


I punti vengono riassunti per titoli 
1) lavoro a chiamata 
2) Cambiamento a caldo ( indossare i vestiti di lavoro ) e il trasporto con bus navetta sul luogo di lavoro 
3) incentivo doppi turni  
4) indennità di cambio turno 

I punti 3 e 4 sono già riconosciuti ai dipendenti T.M.T. ?

La vertenza parte da agosto ( una prima riunione ) e CGIL CISL e UIL hanno già firmato un accordo di 2° livello per questa unità produttiva ?

Come spiegano anche nei loro comunicati e lettere le altre sigle sindacali contestano la convocazione delle USB-CLPT agli incontri per la trattativa. La motivazione ufficiale e formale è quella ormai risaputa che le USB non sono firmatarie di un contratto nazionale e quindi non possono partecipare alle trattative di secondo livello!

Questa motivazione viene usata ( secondo USB ) dalle aziende e anche in questo caso particolare per rimandare il riconoscimento dei miglioramenti richiesti dai lavoratori e di questo ritardo imputa la responsabilità alle altre sigle sindacali.

Al rinvio della riunione convocata dall'Autorità Portuale per oggi richiesto dalla FILT CGIL per lo svolgimento del suo Congresso le USB CLPT reagiscono proclamando lo stato di agitazione, con scipero dell'ultima ora per turno, dei festivi e degli straordinari fino a martedì 9 ottobre nuova data fissata per l'incontro.

Non potete partecipare agli incontri perchè non avete firmato un contratto nazionale. A questa obiezione le USB hanno fatto il allo ma la risposta dei portuali del CLPT - quelli del rispetto dell'allegato VIII - è stata netta: " Vista la particolarità del Porto Franco Internazionale di trieste sarebbe molto laborioso ma si potrebbe firmare un Contratto ad hoc per lo scalo triestino. "

E' questa la risposta che indispettisce le altre sigle sindacali ? Eppure i portuali del CLPT lo hanno dichiarato dal loro esordio che questo dell'Allegato VIII sarebbe stato il loro faro di navigazione.

Ma veniamo alla domanda scomoda :

Risponde al vero che tutti i lavoratori interessati alla vertenza RAIL sul MOLO VII sono iscritti e tesserati delle USB - CLPT ?

Quindi le richieste che sono state avanzate da dove vengono fuori ? Chi è il più adatto rappresentante di questi lavoratori ?

Risponde al vero che in una lettera la stessa Compagnia Portuale di Monfalcone (la controparte) afferma di non aver firmato, raggiunto o discusso alcun accordo con alcuna Sigla Sindacale. Che l'azienda (CPM) è disponibile a negoziare il suddetto accordo esclusivamente nell'ambito di un tavolo sindacale unitario.

Cosa succederà quindi alla riunione convocata per martedì 9 ottobre dall'AdSP ? Riceveremo ulteriori precisazioni nel frattempo ? Le pubblicheremo volentieri.

DOMANDE BREVI  :
a) Abbiamo verificato che in un primo momento i portuali del CLPT avrebbero voluto fare la conferenza stampa davanti alla sala dove si svolge il Congresso della Filt CGIL. Poche presenze, anche per le difficoltà di comunicazione. L'intenzione non è stata apprezzata in particolare dalla dirigenza CGIL. Il tutto si è risolto con brevi confronti davanti ad una birra, visto che il congresso si svolgeva in un noto locale frequentato dai lavoratori del porto.

b) Durante la conferenza stampa i rappresentanti delle USB hanno raccontato che questa obiezione sul fatto di essere o meno firmatari di un contratto nazionale viene applicata a singhiozzo. Hanno citato il caso della Flextronics di Trieste dove nessuna obiezione di questo tipo è stata avanzata.

c) Sulla necessità di affrontare come USB il Contratto Nazionale sui Porti hanno annunciato che si è costituito un Coordinamento Nazionale USB Mare e Porti (a cui dedicheremo un prossimo post)

d) Schematicamente i portuali del CLPT hanno illustrato il percorso decisionale che sta dietro alle vertenze: si parte dalle richieste dei lavoratori - si prepara una piattaforma - i lavoratori ti mandano a trattare - si raggiunge un accordo con la controparte o una rottura - si ritorna dai lavoratori per l'approvazione del percorso fatto o per proseguire la mobilitazione. Per questo metodo di lavoro ci troviamo a nostro agio ad essere federati con le Unità Sindacali di Base.

- continua -    se volete intervenire.






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