venerdì 19 ottobre 2018

COLLEGAMENTO INTERMODALE CERVIGNANO ROSTOCK - COMMENTO A. VERANI


Questa finalmente è una buona notizia! 

ed è particolare e una novità che un commento di Adriano cominci con una nota positiva - vedrete che nel resto del commento riprenderà il suo usuale pessimismo      FaqTrieste



Naturalmente Cervignano non deve poter sostituire la facoltà di partenza direttamente da Trieste; Cervignano deve essere un servizio di cui Trieste possa usufruire ma non un obbligo di transito, altrimenti anche questa circostanza si trasformerebbe in una tassa di pedaggio che sarebbe inaccettabile anche per quanto riguarda lo sfruttamento delle prerogative offerte dall'Allegato VIII! 



Quindi, molto bene Cervignano ma senza alcun pregiudizio a partenze e arrivi direttamente e senza interferenze da e a Trieste! 


La storia del collegamento con Rostock unitamente alla offerta della sua autorità portuale di gestire il Molo VII è stata sinora una storia di dolori. I rappresentanti di Rostock nella loro ultima visita a Trieste sarebbero stati liquidati in maniera piuttosto sbrigativa chiudendo così le porte a una ripresa delle relazioni. Ora si ripresenta l'opportunità di riallacciare dei rapporti commerciali che potrebbero rivelarsi ottimi e credo molto più convenienti di quelli assegnati al Corridoio del Baltico con capolinea Danzica. Rostock non solo è un porto in notevole espansione con collegamenti marittimi con tutto il Baltico ma è anche allacciato alla rete ferroviaria germanica che ne offre un atout di grande concretezza: significa non solo collegamento con i porti dell'Hansa occidentale ma soprattutto il collegamento con l'area economica di Berlino. 

Nessuna previsione è possibile ma la speranza e la simpatia per questo nuovo traffico credo sia molto condivisa, attraente e fondata anche sul suo percorso quasi per meridiano da Lubiana, Vienna, Praga, Berlino e Rostock. 



A questo punto diventerebbe essenziale la ripresa di ALMENO due linee marittime storiche dirette su Trieste 

1) Nord America: Halifax, Boston o New York ecc. ; 
2)La ricostituzione della linea del Brasile-Plata sino a Baires. 

E' necessario offrire al Baltico attraverso Rostock una più estesa panoplia di servizi e allo stesso tempo - con le merci del Baltico - sopperire a quella che è una carenza cronica e storica  di Trieste, e cioè la scarsità di traffico in uscita rispetto a quello in entrata. 

Cosa dovuta sia alla grande offerta che i porti del Nord esercitano sull'Europa Centrale che alla marcata debolezza della rete di acquisizione in quel territorio da parte di Trieste e dell'Adriatico in generale. Forse un bacino quale il Baltico (e per estensione il Brandeburgo, Meclemburgo e Pomerania tedesca)sì in espansione commerciale ma con qualche separazione rispetto ai porti del Mare del Nord potrebbe, se bene coltivato e ben servito da ferrovia, diventare, almeno in parte (data la primazia non scalzabile dell'Hansa) un'area di raccolta di traffico in uscita via Trieste. Bisogna dunque seminare e farlo con larghezza di mente e volontà di concorrenza. 

Non dimentichiamoci mai dei treni con  auto al seguito che per alcuni anni vennero diretti a Trieste pur con la contrarietà delle FFSS sicchè alla fine il servizio cessò; se si fosse giunti alla possibilità di imbarcare anche passeggeri italiani e senza veicolo al seguito, avremmo avuto una linea passeggeri per Berlino e l'altra per Amburgo. Ma le contrarietà italiane furono esiziali. 

Alla fine della 1^ G.M. l'ex Direttore del Lloyd, Frankfurter, venne espulso da Trieste da parte del Governatore Militare Petitti di Roreto. Costui comunque continuò ad essere l'uomo di fiducia degli armatori triestini e pencolava tra Monaco, Vienna e Praga. Frankfurter spiegava che nella Boemia pur ora Ceka ma dove si continuava a parlare tedesco e si era sempre orientati ai porti tedeschi, la faccenda della raccolta di traffico per Trieste era sempre difficile. Da un lato le nostre Compagnie temevano stariffazioni concorrenziali che le mettessero in perdita e perciò, prima di ogni OK, perdevano tempo nella raccolta di informazioni, ecc. ecc. e le Agenzie erano  molto dipendenti dalle sedi centrali triestine  ; gli agenti in Boemia di Amburgo o Brema invece avevano ampia libertà di tariffazione e battevano sul tempo le ingerenze triestine.Il motto delle Agenzie boeme era "Sempre più a buon prezzo di Trieste!". 

Per questa ragione l'opportunità di Rostock è assolutamente imperdibile, ma la gestione ferroviaria deve essere abbondante e di assoluto prim'ordine perchè il termine di paragone saranno le Deutsche Bundesbahnen e errori e leggerezze non saranno consentiti, mentre la concorrenza sulla raccolta di traffico dovrà essere decisa se non spietata; altrimenti sarà un'altra occasione perduta.

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