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Oggi vi proponiamo una sintesi dell'intervento dell'analista finanziario Gianfranco Depinguente svolto durante quella iniziativa.
Il progetto ultimo
presentato dalla società ACBGroup/Sviluppo,
segue un altro progetto relativo al Parco del Mare che si è avuto modo
di analizzare.
Rispetto al precedente, il progetto attuale è di dimensioni
minori per investimento, non prevedendo più opere importanti per la ricettività
e per la sosta autoveicolare, oltre che strutture per attività scientifiche,
formative e commerciali, tutte presenti nella precedente edizione.
In termini
di investimento la precedente ipotesi aveva un livello di investimento doppio
rispetto all’attuale.
Mentre la struttura del
Parco aveva un valore di investimento simile, erano previste strutture
ricettive (2) una di alto profilo ed una di medio profilo (in totale 20 mil €)
e un parking per circa 1000 posti auto
(10.000 Euro)
Parco del Mare – STRUTTURA DEL PROGETTO
Si prevede la costruzione
del “Parco del Mare” attraverso una società
– società A – che darebbe in locazione struttura realizzata
la gestione viene affidata
ad una società di gestione – società B – che pagherebbe un canone di locazione
alla società A;
il canone di locazione previsto e' di 2.588
K€/anno
• nel capitale sociale della società A sono previsti gli apporti
finanziari di vari enti territoriali che dovrebbero partecipare all’iniziativa
(Camera di Commercio, Fondazione CRT* e Regione),
• la società B sarebbe costituita dal gestore dell’attività
(imprenditore privato che pare esser stato individuato nella Costa Endutainment
di Genova).
Il Parco del Mare è un
investimento di complessivi 53.321 K€.
Per la realizzazione è prevista la contrazione di un debito a lungo
termine di 30.000 K€ e di un capitale sociale di 20.000 K€ (enti territoriali e
Fondazione CRT), entrambi presenti nello stato patrimoniale della società A.
Parco del Mare – NUMERO DI VISITATORI
IL progetto prevede una
presenza di visitatori iniziale di 842.550 unità/anno con oscillazioni nei
primi 5 anni ma con valori mai inferiori a 805.000.
Il dato sembra molto
elevato soprattutto in partenza e difficile da mantenere per 25 anni.
Si parte con dati non lontani dall’acquario di
Genova (1.200.000 visitatori/anno) situato su un territorio più popolato e più
ricco.
Il numero di visitatori
previsto lascia alquanto perplessi anche se confrontato con i dati del flusso
turistico a Trieste: nel 2016 gli ARRIVI sono stati 442.391 e le PRESENZE
1.063.584.
Parco del Mare – VALUTAZIONE SOTTO L’ASPETTO
FINANZIARIO
La società di consulenza
non esprime alcun giudizio sulla redditività del business “Parco del Mare”.
Invece, stimare la redditività di un progetto è molto importante per:
A. Capire l’appetibilità del progetto per gli investitori (anche
nell'ipotesi che gli enti territoriali fondatori, a business avviato, vogliano
uscire e privatizzare l'iniziativa)
B. Capire la bancabilità del progetto per ottenere le fonti di
finanziamento
C. Prevedere la tenuta economico finanziaria del progetto per una sua
durata senza rischi di default
Pertanto, si è proceduto
ad effettuare una valutazione della redditività del PEF e si è elaborato un
piano economico finanziario unico di una realtà imprenditoriale che realizzi la
struttura e gestisca il business per un periodo di 30 anni (4 di costruzione e
26 di gestione), per un investimento di 47.747 K€ + 5.574 K€ per i percorsi delle vasche e ulteriori 167 k€
di vari altri beni per la gestione amministrativa (inseriti ex novo) per un
totale di 53.488 K€, il tutto finanziato con un capitale sociale di 20.000 K€ e
da un mutuo a lungo termine di 30.000 K€ e sono stati inseriti i ricavi (e
quindi il numero di visitatori) ed i costi previsti nel piano.
Non è stata inserita la
distribuzione di dividendi che nello Scenario C era prevista per 8.445 K/€.
Però è stata adeguato il rinnovo degli impianti e dei software, oltre che dei
percorsi, che in realtà appaiono sottostimati nel piano (ulteriori 11,5 €/mil
di investimenti di rinnovo rispetto a quanto previsto).
E’ stato realizzato un
piano economico-finanziario PEF sull’arco temporale di 30 anni – 4 di
costruzione e 26 di gestione
Parco del Mare – CRITERI DI VALUTAZIONE E
RISULTATI
Sono stati adottati
criteri tipici del sistema finanziario che privilegia i valori derivanti dai
flussi di cassa
Sono stati utilizzati 2 indicatori:
• VAN - Valore attuale netto ( o NPV Net Present Value) - costituito
dall’investimento iniziale (primo valore con segno -) sommato ai successivi
flussi di cassa scontati ad un tasso del 6%,. Il valore finale deve essere di
segno positivo (i flussi annuali scontati del periodo considerato debbono
essere superiori al valore dell’investimento) perchè un investimento sia preso
in considerazione.
• IRR (interest rate return o TIR tasso interno di rendimento).
E' il vero indicatore di redditivita'. Tale tasso è inteso come il rendimento
percentuale annuo atteso sull’investimento.
Il piano economico
finanziario (PEF) realizzato presenta un VAN (valore attuale netto) negativo.
L'investimento secondo le logiche finanziarie, non dovrebbe esser preso in
considerazione per un investimento. Infatti, l'IRR (Tasso interno di rendimento)
e, quindi, la redditività é negativa (IRR del - 2,59%) . La realtà è che i
flussi di cassa realizzati ed attualizzati non riescono a compensare l'esborso
per l’investimento.
Causa di tale situazione è
l’elevato investimento coniugato agli alti costi di gestione, di ammortamento
della struttura e del debito contratto per realizzarla.
Parco del Mare – ULTERIORI ANALISI
Si sono poi elaborati, per
un riscontro dei risultati, due piani economico-finanziari separati e ulteriori
rispetto al piano unico:
Uno della società A
(società che realizza l’investimento e lo dà in locazione)
Uno della società B (di
gestione e locataria dell’impianto a 2.588 K/€ all’anno)
La redditività positiva
della società di gestione (IRR del 7,34%) si spiega con l’investimento limitato
previsto cui fa fronte tutta l’attività commerciale con flussi di cassa di
rilievo. Anche il pagamento del canone di locazione di 2.588 K€ per quanto
elevato non deprime la redditivita' in modo significativo. L’investimento è
previsto per la società di gestione in 5.574 K/€, invero limitato, ma la
struttura del Parco è presa in locazione e non fa parte di un investimento
diretto.
Il risultato positivo
viene assorbito dai risultati negativi della società che realizza
l’investimento (circa il – 10%) ed i cui costi (ammortamento, oneri finanziari
e minima struttura operativa) non sono compensati dal pur elevato canone di
locazione.
Il saldo dei due risultati
è negativo (circa il -2,6%) e riproduce quanto visto per la società unica di
costruzione e gestione da cui si è partiti per l’analisi.
Sono stati elaborati altri
scenari, tutti con esito negativo, con un numero di visitatori inferiore agli
805.000 previsti e, quindi, con ricavi inferiori. A 500.000 visitatori il VAN è
negativi per 78.000 Euro e di conseguenza è negativo anche l’IRR. Addirittura
il Patrimonio Netto contabile sarebbe negativo per 70.000 Euro. Anche con
700.000 visitatori il Van sarebbe negativo per 32.000 Euro.
Il progetto, quindi, non
può sopportare un’utenza inferiore agli 805.000 visitatori altrimenti si
producono situazioni di disequilibrio economico e finanziario.
Parco del Mare – LOGISTICA E CONCLUSIONI
PROBLEMI DI LOGISTICA
L’afflusso di 842.500
visitatori (anno iniziale) comporterebbe un flusso di visitatori e mezzi
imponente che creerebbe seri problemi di mobilità e di sosta. Di circolazione
in definitiva.
Si creerebbe una situazione caotica ed
ingestibile anche perché i flussi si concentrerebbero sui fine settimana e
sulle festività e avrebbero un peso ripartito su 100 giorni e non su 365.
CONCLUSIONI
Il progetto, nel suo
insieme, sembra presentare forti elementi di difficoltà che non lasciano
prevedere una redditività appetibile per gli investitori. Sembra piuttosto
un’opera pubblica alla ricerca di un gestore del servizio da svolgere. Opera
pubblica che dovrebbe farsi carico delle perdite, permettendo invece al gestore
utili non disprezzabili.
Posto che le proprietà saranno diverse tra società di
gestione e società di realizzazione, in pratica si ipotizza un utile per il
privato investitore e una perdita per
gli enti pubblici coinvolti. Il principale problema è costituito dalla quantità
minima di visitatori necessaria per ottenere una redditività. Infatti, con meno
di 800.000 visitatori, la gestione produrrebbe perdite. L’iniziativa dunque è a
forte rischio di insuccesso.
* è di questi giorni la notizia che la Fondazione CRT si è defilata dagli investitori
Nota di FAQTRIESTE: Come le argomentazioni a parole anche le argomentazioni basate sui numeri sono opinabili e discutibili. Il blog è disponibile a pubblicare commenti e contro relazioni rispetto a quella che vi abbiamo proposto oggi.
Dal punto di vista logistico la migliore collocazione è il porto antico, mentre ritengo non possibile un flusso di 805 mila presenze all'anno per un acquario tradizionale. Faccio presente che senza il contributo della Fondazione CRT il piano finanziario non regge essendo un opera fredda dal punto di vista economico e finanziario; infatti un project financing oltre che avere l'obbligo di un'evidenza pubblica, quindi tempi di procedura che porterebbero l'inizio della costruzione non prima della seconda metà del 2019, anche il fatto di calcolare l'ammortamento dedotto dal contributo pubblico, aspetto possibile ma poco giustificabile per un opera del genere.
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