venerdì 23 marzo 2018

L'AREA A CALDO DELLA FERRIERA NON LA CHIUDE NEANCHE TRUMP

L'altro giorno abbiamo affrontato in modo scherzoso un tema molto serio, la Ferriera di Servola e la sua area a caldo. Abbiamo ironicamente immaginato che l'operazione di chiusura dell'area a caldo promessa dal sindaco Dipiazza e obiettivo dichiarato di varie organizzazioni ambientaliste l'avrebbe portata a buon fine il presidente USA con i suoi dazi sull'acciaio e l'alluminio. Non abbiamo voluto citare direttamente i lavoratori e gli abitanti del quartiere che sono le dirette vittime di questa situazione che perdura da anni.
Completiamo ora la notizia sempre con il tono ironico con cui l'abbiamo presentata nel post dell'altro giorno.

NEMMENO IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI PUO' NULLA PER OTTENERE LA CHIUSURA DELL'AREA A CALDO DI SERVOLA.





Una notizia ANSA di ieri 22 marzo riporta:

Gli Stati Uniti esenteranno per il momento una serie di alleati tra cui Europa, Australia, Corea del Sud, Argentina e Brasile dai dazi su acciaio e alluminio che entreranno in vigore stanotte. Lo ha detto il rappresentante al commercio Usa Robert Lighthizer: "Il presidente Donald Trump ha deciso di sospendere l'imposizione dei dazi rispetto a questi paesi", 

Una notizia inventata da noi di FAQTRIESTE riporta:

Il presidente degli Stati Uniti sta valutando l'ipotesi di far intervenire i marines per la chiusura dell'area a caldo di Servola. Sembra che abbia dichiarato che non ci sono alternative e che il cav. Arvedi è troppo potente anche per lui



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