mercoledì 10 gennaio 2018

DA DOVE COMINCIARE QUESTO 2018 ? NON SAPPIAMO DIRE PER CHI VOTARE

Come avete ormai verificato è molto difficile che questo blog dedichi degli spazi alla politica nazionale e alla sua cronaca. Lo facciamo ogni tanto quando pensiamo di aver individuato un passaggio importante.

NOSTRO FOTOMONTAGGIO
Nel dicembre 2016 con una intervista ad uno dei nostri esperti avevamo previsto la durata del Governo Gentiloni almeno fino alla fine della legislatura e avevamo citato altre importanti firme a riprova di questa previsione.




In un mondo mediatico esasperato dove ogni giorno escono due o tre nuove strategie o interpretazioni politiche ci vuole un bel po' di naso a scegliere uno scenario in particolare tra le centinaia che vengono elaborati e che durano qualche ora.

E quindi ora eccoci qui come previsto con un governo Gentiloni ancora in carica fino alle elezioni politiche del 4 marzo ( e forse anche dopo ) immersi in una campagna elettorale dove c'è di tutto e di più, promesse e previsioni catastrofiche, vecchi maneggioni politici e inesperti aspiranti, compresi i giovani che utilizzano vecchi metodi. Su questo argomento non possiamo fare di meglio che augurare buona fortuna ai nostri lettori e continuare a proporre le nostre domande.
Ogni tanto anche noi finiremo per scivolare in qualche scenario elettorale perchè gli argomenti che trattiamo, visto che sono importanti, sono a pieno titolo argomenti chiave della campagna elettorale.

Usiamo quindi questo post per affermare che da oggi alle elezioni del 4 marzo sappiamo per certo ( e potete fidarvi ) che non daremo alcuna indicazione di voto o suggerimento se andare o meno a votare. Proveremo in tutti i modi di tenere al margine degli argomenti, che trattiamo solitamente, tutte quelle affermazioni solamente elettoralistiche, distinguendo il grano dalla gramigna.



Venite pure avanti, voi con il naso corto,
signori imbellettati, io più non vi sopporto,
infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio
perchè con questa spada vi uccido quando voglio.

Venite pure avanti poeti sgangherati
inutili cantanti di giorni sciagurati,
buffoni che campate di versi senza forza
avrete soldi e gloria, ma non avete scorza;
godetevi il successo, godete finchè dura,
che il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura
e andate chissà dove per non pagar le tasse
col ghigno e l' ignoranza dei primi della classe.
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna,
però non la sopporto la gente che non sogna.
Gli orpelli? L'arrivismo? All' amo non abbocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!

Facciamola finita, venite tutti avanti
nuovi protagonisti, politici rampanti,
venite portaborse, ruffiani e mezze calze,
feroci conduttori di trasmissioni false
che avete spesso fatto del qualunquismo un arte,
coraggio liberisti, buttate giù le carte
tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese
in questo benedetto, assurdo bel paese.
Non me ne frega niente se anch' io sono sbagliato,
spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato;
coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!

Ma quando sono solo con questo naso al piede
che almeno di mezz' ora da sempre mi precede
si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore
che a me è quasi proibito il sogno di un amore;
non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute,
per colpa o per destino le donne le ho perdute
e quando sento il peso d' essere sempre solo
mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo,
ma dentro di me sento che il grande amore esiste,
amo senza peccato, amo, ma sono triste
perchè Rossana è bella, siamo così diversi,
a parlarle non riesco: le parlerò coi versi,
le parlerò coi versi...

Venite gente vuota, facciamola finita,
voi preti che vendete a tutti un' altra vita;
se c'è, come voi dite, un Dio nell' infinito,
guardatevi nel cuore, l' avete già tradito
e voi materialisti, col vostro chiodo fisso,
che Dio è morto e l' uomo è solo in questo abisso,
le verità cercate per terra, da maiali,
tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali;
tornate a casa nani, levatevi davanti,
per la mia rabbia enorme mi servono giganti.
Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco,
io non perdono, non perdono e tocco!

Io tocco i miei nemici col naso e con la spada,
ma in questa vita oggi non trovo più la strada.
Non voglio rassegnarmi ad essere cattivo,
tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo:
dev' esserci, lo sento, in terra o in cielo un posto
dove non soffriremo e tutto sarà giusto.
Non ridere, ti prego, di queste mie parole,
io sono solo un' ombra e tu, Rossana, il sole,
ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
perchè oramai lo sento, non ho sofferto invano,
se mi ami come sono,

per sempre tuo, per sempre tuo, per sempre tuo...Cirano

Nessun commento:

Posta un commento