venerdì 20 ottobre 2017

LOMBARDIA E VENETO : INDIPENDENZA , AUTONOMIA E ELEZIONI







Proviamo a contribuire al dibattito sull'autonomia che sarà uno dei temi anche della prossima campagna elettorale per le Elezioni Regionali del Friuli Venezia Giulia. Per aprire il ragionamento su questi temi che partendo dai referendum del lombardo veneto finirà per avere ricadute anche sul Friuli venezia Giulia abbiamo scelto un testo di Gianfranco Moretton che abbiamo trovato sul suo blog.



PER UNA AUTONOMIA SOLIDALE

Con il referendum di domenica prossima del Veneto e della Lombardia, il termine autonomia torna ad essere di grande attualità. Un tema contenuto nella Costituzione italiana e particolarmente caro alle cinque Regioni Autonome guardate con invidia e a volte anche con un pizzico di fastidio dalle Regioni ordinarie che a mala pena le digeriscono. 

Eppure l'autonomia contenuta nei rispettivi Statuti delle cinque Regioni Speciali, presenti da decenni sul territorio nazionale, svolgono le loro politiche in assonanza con i dettami della Costituzione italiana. Ma, a distanza di molto tempo, una parte di esse sono state messe in discussione da certi partiti nazionali fino al punto di predisporre un progetto politico di riduzione del numero delle Regioni (da 20 a 15) che comprende pure qualcuna di autonoma che in tal modo sparirebbe. 

Però, non molto tempo fa, si sentivano rulli di tamburo contro l'autonomia e la specialità della nostra Regione proprio da parte delle due Regioni che oggi hanno indetto il referendum. Succede che si possa cambiare idea così come accaduto per queste due regioni che hanno ritenuto di seguire un percorso diverso da quello che avrebbero potuto scegliere coinvolgendo l'intero sistema politico nazionale. Così non è stato e ne prendiamo atto. 

Però, c'è da chiedersi che cosa accadrà se in queste due regioni prevarrà l'assenso al referendum di autonomia. Immaginiamo che inizierà una trattativa con il Governo nazionale e che la stessa potrebbe produrre risultati, almeno in parte, confacenti alle aspettative dei governatori di Veneto e Lombardia. 

Ma quello che non è chiaro sono gli strascichi che lasceranno nel Paese, che comporteranno il nascere di nuove manifestazioni referendarie rivendicanti altre autonomie senza che ci sia un disegno complessivo di rivisitazione degli assetti istituzionali tra Stato e Regioni. (*)

Insomma la preoccupazione che la giusta richiesta di maggiore autonomia fatta in modo disarmonico possa comportare un conflitto politico, sociale, economico e culturale grave, difficilmente sanabile. Forse ripensare a come ridisegnare la legislazione nazionale non sarebbe per nulla negativo perché consentirebbe di creare condizioni armoniche per il buon vivere della comunità tutta e, particolarmente, per le diverse e complesse articolazioni della nostra società italiana. 

La storia ha sempre dimostrato che le fughe in avanti non hanno mai prodotto condizioni positive ma solo tensioni.


NOTA DI FAQTRIESTE : Abbiamo trovato su LA REPUBBLICA di ieri la conferma della previsione avanzata da Gianfranco Moretton nella sua nota.

(*)  Silvio Berlusconi in versione autonomista. Il leader di Forza Italia ammette che avendo la residenza a Roma probabilmente non potrà votare domenica. In compenso promette che l'autonomia sarà al centro del programma di Forza Italia e che proporrà un referendum in ogni regione.



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