venerdì 21 luglio 2017

GUERRA DELL'ACCIAIO


La FIOM triestina ha dichiarato nei giorni scorsi in un comunicato che non faranno la fine dei 2150 lavoratori di Piombino rimasti senza lavoro dopo la chiusura dell'area a caldo. Dedicano anche un richiamo alla Regione FVG sulla limitazione della produzione imposta a Siderurgica Triestina.



La Regione FVG sollecita Arvedi e quindi Siderurgica Triestina al rifacimento della bocca dell'altoforno e al mantenimento della riduzione della produzione.



Il sindaco Dipiazza con una lettera alla Azienda Sanitaria richiama gli sforamenti registrati dai deposimetri di polveri nel mese di giugno 2017 e chiede ulteriori analisi sui possibili pericoli per la salute dei cittadini.


FAQTRIESTE ricorda che Siderurgica Triestina dovrebbe presentare entro il mese di luglio il progetto per le coperture dei carbonili, impegno sul quale ci sembrava di aver posto una domanda articolata su quanto tempo dovrà continuare a produrre l'area a caldo per ammortizzare la spesa di copertura ?

Scusateci la banale metafora per cui lo stabilimento di Servola è un vaso di coccio tra vasi d'acciaio ma anche gli sviluppi della guerra dell'acciaio con il possibile aumento dei dazi statunitensi a difesa delle loro produzioni rende bene l'idea di quanto vasti sono gli interessi e quanto pesanti le manovre su questo argomento. Dopo l'uscita di Arvedi dall'operazione ILVA di Taranto, ci aspettiamo non solo un piano industriale ad illustrare il percorso previsto ma anche qualche spiegazione sulle cifre e sui tempi di recupero delle spese che andranno effettuate.




1 commento:

  1. Auspico che sia presentato un piano industriale da parte di Arvedi ma l'esperienza fatta , a suo tempo , come segretario della FIOM mi riporta alla memoria il periodo di Lucchini e poi di Severstal e la necessita di comprendere , allora come oggi , come questi imprenditori avrebbero investito per mantenere la competitività dello stabilimento. La risposta ricevuta è stata : gli investimenti necessari per mantenere attivo lo stabilimento sono stati fatti ( riguardavano la centrale di produzione di energia elettrica - elettra- ). Oggi lo stabilimento è in equilibrio e si basa su tre pilastri : produzione di ghisa, logistica e elettra poi sarà il mercato a confermare o meno il proseguo. Non so perché ma mi ricorda una dichiarazione fatta , al suo arrivo , da Arvedi. Sappiamo come è finita l'esperienza precedente e attendiamo di comprendere se l'attuale seguirà lo stesso percorso oppure no.

    RispondiElimina