lunedì 5 dicembre 2016

REFERENDUM VINCE IL NO - RENZI SI DIMETTE


Dedicare un post del nostro blog al risultato del Referendum, alla vittoria del NO , alle dimissioni del Presidente del Consiglio Matteo Renzi è inevitabile. Nella lunga serie di articoli che raccontano l'attività di questo blog certi passaggi della politica nazionale vanno segnati e memorizzati. 

Non abbiamo espresso giudizi o consigli per il voto referendario prima del 4 dicembre, non lo facciamo ora, non è un compito che ci riguarda.

1) L'attesa del risultato della consultazione referendaria era una scadenza importante dell'agenda politica. Per questo motivo abbiamo messo a disposizione dei nostri lettori una pagina dedicata all'argomento. I lettori di
questo blog, coloro che lo seguono formano una piccola comunità, un circolo, un club di persone che utilizzano questo strumento per informarsi e farsi una propria opinione. Per questo motivo ci sembrava ragionevole offrire uno spazio per aprire un eventuale confronto fuori dal chiasso dei social media e della campagna elettorale. L'iniziativa non ha avuto alcun seguito, pochissimi interventi. Questa è una ulteriore conferma che questo nostro blog viene utilizzato dal punto di vista dell'informazione e dell'analisi, delle domande e delle risposte che è in grado di fornire. Il dibattito politico, la contrapposizione di idee, il confronto polemico si svolge in altri luoghi reali o virtuali. Questo è un bene per il compito che ci siamo scelti, per l'informazione e la comunicazione che siamo stati capaci di mettere in gioco.


Quali le ricadute del risultato del referendum sui temi di cui ci occupiamo principalmente su questo blog ?

2) Avevamo già scritto, riportando le indiscrezioni e le intuizioni di riviste dello shipping che era in atto un allungamento dei tempi sulle nomine dei presidenti delle AdSP ( Autorità di sistema portuale ) previste dalla riforma dei porti. Questo dilazionare i tempi doveva servire al Governo per rafforzarsi con il voto del referendum e poter quindi imporre con maggior forza le proprie scelte. Qualche commentatore aveva avanzato l'ipotesi che in questa attesa fiduciosa per il risultato del referendum ci fosse uno scontro sotterraneo tra il presidente Renzi e il ministro Delrio. Il rafforzamento non c'è stato, vista la vittoria del NO.

Questo ritardo nelle nomine rischia di allungarsi ulteriormente visto che ora il presidente del Consiglio rassegnerà le dimissioni e si aprirà una nuova trattativa per la formazione di un Governo. Al riparo da questi ritardi l'AdSP del mar Adriatico Orientale ha già il suo presidente in carica. La nomina di Zeno D'Agostino nei tempi regolari è stata possibile per un apprezzamento positivo per il suo operato come Commissario straordinario. Si tratta di una nomina che a nostro avviso non è direttamente riconducibile alla volontà di una parte politica precisa ma piuttosto alla professionalità dimostrata. Anche con le difficoltà che deriveranno inevitabilmente dalla fase politica, lo scalo triestino affronta il prossimo periodo con un Presidente del porto a pieno titolo. 

3) La questione siderurgica e in particolare la Ferriera di Servola è il secondo tema di cui il nostro blog si occupa con continuità. Nella campagna referendaria si sono incrociati gli argomenti della riforma proposta con i temi relativi allo stabilimento ILVA di Taranto. Il confronto tra il presidente Renzi e il presidente della regione Puglia Emiliano è stato duro sia sull'ILVA che sui temi del Referendum. E' facile prevedere che ci sarà una nuova discussione e forse un cambio di scelte sulla questione ILVA ( dove è direttamente interessato anche il Gruppo Arvedi che è proprietario della Ferriera di servola a Trieste ), sono in svolgimento la gara per l'acquisto da parte di almeno due cordate finanziarie e il destino dei finanziamenti pubblici che il Governo aveva annunciato di voler stanziare per lo stabilimento tarantino.

4) I primi commenti post referendum già si spingono fino alle prossime elezioni regionali del Friuli Venezia Giulia previste per il 2018. A detta dei commentatori la sconfitta del Governo nel referendum coinvolge direttamente la presidente della regione FVG Debora Serracchiani sicuramente per il suo ruolo di vice segretario del Partito Democratico. Al di la di un giudizio politico, che non potete aspettarvi dal nostro blog, sta nei fatti che la presidente Serracchiani ha legato il suo nome ad iniziative regionali e governative che portate a termine potranno avere un importante impatto su questo territorio. Partiamo dall'ultimo annuncio in ordine di tempo ma non per questo meno importante : quello sull'iter amministrativo del Decreto attuativo per i Punti Franchi del Porto di Trieste. La Regione ha l'ultima parola e il giudizio finale sull'utilizzo dei 50 milioni per il Porto Vecchio, ha responsabilità importanti per la gestione o l'eventuale revisione dell'Accordo di Programma sulla Ferriera di Servola, e un lungo elenco di impegni. Facciamo solo un esempio sulle zone NO TAX che Renzi aveva proposto e che la Serracchiani aveva immediatamente rilanciato affermando in luglio di quest'anno che il Porto Franco Internazionale aveva già le caratteristiche necessarie per essere inserito nell'elenco delle NO TAX AREE. Renzi non è più a Palazzo Chigi, la presidente del FVG Serracchiani esce indebolita da questo risultato elettorale, chi gestirà e rilancerà questo obiettivo a livello politico ?  

Abbiamo certamente dimenticato molti argomenti e considerazioni ma ci siamo strettamente concentrati su quelli che sono i temi principali trattati dal nostro blog ponendo alcune domande dal sapore politico che hanno però un risvolto molto concreto per le ricadute su questo territorio nei prossimi mesi.



1 commento:

  1. le dimissioni quanto possono rallentare, se non bloccare, tutte le iniziative dell'ex APT?

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