Le puntuali interrogazioni del deputato Prodani permettono anche ai cittadini interessati di seguire sul blog omonimo il susseguirsi di domande e risposte. arisprodani.wordpress.com
In molti casi le risposte dei rappresentanti del Governo sono principalmente un copia e incolla di risposte precedenti e dell'Accordo di Programma ma ognuno vuol metterci sempre qualcosa di originale e di suo e quindi ogni volta si viene a conoscere qualche novità.
E' il caso della interrogazione sui giardini inquinati rivolta al Ministero della Salute VAI ALL'INTERROGAZIONE SUI GIARDINI INQUINATI
Al 29 settembre 2016 risponde per il Ministero della Salute il sottosegretario Vito de Filippo e la risposta integrale la trovate a questo INDIRIZZO CLICCA
Noi ce la siamo letta interamente. La risposta è divisa in due parti. La prima relativa alle aree dello stabilimento dove ricostruisce l'accordo di programma e gli stanziamenti di euro, parte sulla quale avremo modo di ritornare e di cui ci siamo già ampiamente occupati.
Ma abbiamo trovato interessante la seconda parte che riguarda l'inquinamento
delle aree esterne allo stabilimento e che partendo da un ragionamento sui giardini amplia le considerazioni su questa nuova entrata nel lessico cittadino
L'INQUINAMENTO DIFFUSO
Vi proponiamo la seconda parte della risposta
Per quanto
concerne, invece, le aree esterne al S.I.N. di Trieste, che non rientrano nelle
competenze del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del
mare, sulla base delle informazioni pervenute dagli organi di controllo (per il
tramite del Ministero dell’ambiente), si rappresenta che lo stabilimento della
Ferriera di Servola ha ottenuto l’A.I.A. regionale nel gennaio 2016 (decreto n.
96 del 26 gennaio 2016).
L’ARPA
Friuli Venezia Giulia, su richiesta dell’Assessore all’ambiente del Comune di
Trieste e dell’Azienda Sanitaria competente, ha eseguito il monitoraggio di
alcuni top soil in ambito urbano («Giardino pubblico De Tommasi», «Scuola
dell’infanzia Don Chalvien», «Chiesa Parrocchiale San Lorenzo», «Scuola Statale
Biagio Marin», sede dell’«Associazione Amici del Presepio») esterni all’area di
stabilimento, in applicazione di un apposito «Protocollo operativo per
l’esecuzione di campionamenti top soil in alcune aree dell’abitato di Servola»
predisposto dall’ARPA.
I risultati
analitici dei primi mesi del 2016 hanno evidenziato superamenti delle
Concentrazioni Soglia Contaminazioni (CSC) per i parametri IPA (Colonna A,
Tabella 1 dell’Allegato 5 al Titolo V, Parte IV del decreto legislativo n. 152
del 2006).
La medesima
ARPA, nel trasmettere agli Enti i risultati del monitoraggio (24 maggio 2016),
ha segnalato che «I risultati analitici ottenuti, una prima elaborazione
statistica degli stessi, la lettura della norma di riferimento, un
approfondimento della letteratura scientifica sulla tematica e un primo
confronto nell’ambito del tavolo tecnico regionale dove viene trattata la
problematica, potrebbero confermare che a Trieste si è in presenza di una
situazione di «contaminazione diffusa di origine antropica in ambito
metropolitano» originata da molteplici concause quali attività produttive,
riscaldamento domestico, traffico veicolare e navale, eccetera, così come
definito dal comma 1, lettera r) dell’articolo 240 del decreto legislativo n.
152 del 2006. Questa tipologia di contaminazione è disciplinata ai sensi del
comma 3 dell’articolo 239 del decreto legislativo n. 152 del 2006 che prevede
la predisposizione di appositi piani».
La Regione
Friuli Venezia Giulia, con deliberazione di Giunta n. 1074 del 13 giugno 2016,
tenuto conto dei risultati segnalati dall’ARPA e della possibilità che il
fenomeno di contaminazione sia di carattere diffuso, ha approvato il
«Protocollo operativo per l’elaborazione dei piani di gestione
dell’inquinamento diffuso» predisposto sulla scorta dei Criteri per l’elaborazione
dei piani di gestione dell’inquinamento diffuso elaborati dal Sistema Nazionale
per la Protezione Ambientale.
Il predetto
protocollo prevede l’istituzione di uno specifico Tavolo Tecnico finalizzato
all’individuazione dei soggetti competenti in campo ambientale e sanitario
(ARPA, ASUI, Province e Comuni), nonché a verificare in concreto se ricorre
un’ipotesi di «inquinamento diffuso» ai sensi dell’articolo 240, decreto
legislativo n. 152 del 2006.
Da
informazioni assunte dal Ministero dell’ambiente risulta che il Tavolo Tecnico
è stato istituito e i lavori sono stati aggiornati ai primi giorni di settembre
2016.
In
conclusione, si può affermare che sono in corso le procedure di
caratterizzazione e bonifica delle aree pubbliche e private interne al S.I.N.
Nell’ambito
di tali procedure, il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e
del mare prescrive ai proponenti di valutare la necessità di adottare
specifiche misure di prevenzione a tutela della salute dei cittadini mediante
l’analisi di rischio sanitaria.
Per quanto
concerne le aree esterne al S.I.N., le criticità evidenziate dai monitoraggi
eseguiti dall’ARPA sono in fase di approfondimento da parte della Regione
Friuli Venezia Giulia che ha istituito un apposito Tavolo Tecnico per valutare
se la contaminazione riscontrata ha carattere diffuso ed eventualmente le
azioni da adottare sulla base di apposito piano
Inquinamento diffuso dalla Ferriera.
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