mercoledì 12 ottobre 2016

L'INQUINAMENTO DIFFUSO ? UNA NEW ENTRY NEL PANORAMA INQUINAMENTO A TRIESTE ?

A cadenza regolare le interrogazioni dell'on. Prodani costringono qualche rappresentante del Governo a rispondere in Aula del Parlamento sulla situazione e sulla evoluzione della vertenza Ferriera di Servola e argomenti collegati.

Le puntuali interrogazioni del deputato Prodani permettono anche ai cittadini interessati di seguire sul blog omonimo il susseguirsi di domande e risposte. arisprodani.wordpress.com 

In molti casi le risposte dei rappresentanti del Governo sono principalmente un copia e incolla di risposte precedenti e dell'Accordo di Programma ma ognuno vuol metterci sempre qualcosa di originale e di suo e quindi ogni volta si viene a conoscere qualche novità. 

E' il caso della interrogazione sui giardini inquinati rivolta al Ministero della Salute VAI ALL'INTERROGAZIONE SUI GIARDINI INQUINATI

Al 29 settembre 2016 risponde per il Ministero della Salute il sottosegretario Vito de Filippo e la risposta integrale la trovate a questo INDIRIZZO CLICCA

Noi ce la siamo letta interamente. La risposta è divisa in due parti. La prima relativa alle aree dello stabilimento dove ricostruisce l'accordo di programma e gli stanziamenti di euro, parte sulla quale avremo modo di ritornare e di cui ci siamo già ampiamente occupati.

Ma abbiamo trovato interessante la seconda parte che riguarda l'inquinamento
delle aree esterne allo stabilimento e che partendo da un ragionamento sui giardini amplia le considerazioni su questa nuova entrata nel lessico cittadino

L'INQUINAMENTO DIFFUSO

Vi proponiamo la seconda parte della risposta

Per quanto concerne, invece, le aree esterne al S.I.N. di Trieste, che non rientrano nelle competenze del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, sulla base delle informazioni pervenute dagli organi di controllo (per il tramite del Ministero dell’ambiente), si rappresenta che lo stabilimento della Ferriera di Servola ha ottenuto l’A.I.A. regionale nel gennaio 2016 (decreto n. 96 del 26 gennaio 2016).

L’ARPA Friuli Venezia Giulia, su richiesta dell’Assessore all’ambiente del Comune di Trieste e dell’Azienda Sanitaria competente, ha eseguito il monitoraggio di alcuni top soil in ambito urbano («Giardino pubblico De Tommasi», «Scuola dell’infanzia Don Chalvien», «Chiesa Parrocchiale San Lorenzo», «Scuola Statale Biagio Marin», sede dell’«Associazione Amici del Presepio») esterni all’area di stabilimento, in applicazione di un apposito «Protocollo operativo per l’esecuzione di campionamenti top soil in alcune aree dell’abitato di Servola» predisposto dall’ARPA.

I risultati analitici dei primi mesi del 2016 hanno evidenziato superamenti delle Concentrazioni Soglia Contaminazioni (CSC) per i parametri IPA (Colonna A, Tabella 1 dell’Allegato 5 al Titolo V, Parte IV del decreto legislativo n. 152 del 2006).

La medesima ARPA, nel trasmettere agli Enti i risultati del monitoraggio (24 maggio 2016), ha segnalato che «I risultati analitici ottenuti, una prima elaborazione statistica degli stessi, la lettura della norma di riferimento, un approfondimento della letteratura scientifica sulla tematica e un primo confronto nell’ambito del tavolo tecnico regionale dove viene trattata la problematica, potrebbero confermare che a Trieste si è in presenza di una situazione di «contaminazione diffusa di origine antropica in ambito metropolitano» originata da molteplici concause quali attività produttive, riscaldamento domestico, traffico veicolare e navale, eccetera, così come definito dal comma 1, lettera r) dell’articolo 240 del decreto legislativo n. 152 del 2006. Questa tipologia di contaminazione è disciplinata ai sensi del comma 3 dell’articolo 239 del decreto legislativo n. 152 del 2006 che prevede la predisposizione di appositi piani».

La Regione Friuli Venezia Giulia, con deliberazione di Giunta n. 1074 del 13 giugno 2016, tenuto conto dei risultati segnalati dall’ARPA e della possibilità che il fenomeno di contaminazione sia di carattere diffuso, ha approvato il «Protocollo operativo per l’elaborazione dei piani di gestione dell’inquinamento diffuso» predisposto sulla scorta dei Criteri per l’elaborazione dei piani di gestione dell’inquinamento diffuso elaborati dal Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale.

Il predetto protocollo prevede l’istituzione di uno specifico Tavolo Tecnico finalizzato all’individuazione dei soggetti competenti in campo ambientale e sanitario (ARPA, ASUI, Province e Comuni), nonché a verificare in concreto se ricorre un’ipotesi di «inquinamento diffuso» ai sensi dell’articolo 240, decreto legislativo n. 152 del 2006.

Da informazioni assunte dal Ministero dell’ambiente risulta che il Tavolo Tecnico è stato istituito e i lavori sono stati aggiornati ai primi giorni di settembre 2016.

In conclusione, si può affermare che sono in corso le procedure di caratterizzazione e bonifica delle aree pubbliche e private interne al S.I.N.

Nell’ambito di tali procedure, il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare prescrive ai proponenti di valutare la necessità di adottare specifiche misure di prevenzione a tutela della salute dei cittadini mediante l’analisi di rischio sanitaria.


Per quanto concerne le aree esterne al S.I.N., le criticità evidenziate dai monitoraggi eseguiti dall’ARPA sono in fase di approfondimento da parte della Regione Friuli Venezia Giulia che ha istituito un apposito Tavolo Tecnico per valutare se la contaminazione riscontrata ha carattere diffuso ed eventualmente le azioni da adottare sulla base di apposito piano

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