Oggi sul quotidiano locale trova conferma la notizia che il Coordinamento Lavoratori Portuali di Trieste aveva anticipato nell'incontro alla Stazione Marittima dove avevano illustrato la bozza di decreto attuativo sui Punti Franchi del Porto di Trieste.
Conferma che anche noi di FAQ Trieste avevamo chiesto e ottenuto dall'APT prima di rilanciare la notizia.
Nelle poche righe della pagina Facebook del CLPT che accompagnano il testo della bozza viene spiegata con molta chiarezza e sincerità la fretta di anticipare l'uscita della notizia prima della fine dell'intero procedimento che trovate nell'articolo de IL PICCOLO.
" nonostante non sia ancora stato firmato, non come di consueto a lavoro finito, per un motivo ben preciso: sappiamo che questo decreto è rimasto insabbiato da 30 anni dal Governo e abbiamo il timore concreto che con il ritorno di Camber, Monassi e addirittura l'arrivo del dottor Paolo Costa direttamente dal porto di Venezia, venga nuovamente dimenticata la città di Trieste ed il suo porto. "
NOTA DI FAQ TRIESTE : A nostro avviso hanno fatto bene i portuali del CLPT a illustrare il lavoro in corso proprio nella fase del ballottaggio ( bisogna riconoscere al CLPT che non ha inserito questa illustrazione all'interno della campagna elettorale dove pure era presente come candidato sindaco il loro legale di riferimento Nicola Sponza. Non hanno usato questa informazione a fini elettorali e questo va a loro merito.)
E' una notizia importante sulla quale torneremo nei prossimi giorni, ma ora ci tocca sollecitare i due candidati sindaco Cosolini e Dipiazza ad esprimere un giudizio e un parere prima della domenica del ballottaggio.
Non chiediamo solo un giudizio sull'iniziativa in corso ma anche un apprezzamento nei confronti dei vari soggetti impegnati a partire dall'APT per arrivare ad un riconoscimento della serietà dimostrata dal CLPT.
Cosolini e Dipiazza sono capaci di riconoscere che il CLPT non ha strumentalizzato a fini elettorali una iniziativa di cui possono considerarsi protagonisti a tutti gli effetti?
La commissione di studio sull'applicazione dell'Allegato VIII è uno dei risultati dello sciopero dei portuali dell'agosto 2015.
E' una notizia importante sulla quale torneremo nei prossimi giorni, ma ora ci tocca sollecitare i due candidati sindaco Cosolini e Dipiazza ad esprimere un giudizio e un parere prima della domenica del ballottaggio.
Non chiediamo solo un giudizio sull'iniziativa in corso ma anche un apprezzamento nei confronti dei vari soggetti impegnati a partire dall'APT per arrivare ad un riconoscimento della serietà dimostrata dal CLPT.
Cosolini e Dipiazza sono capaci di riconoscere che il CLPT non ha strumentalizzato a fini elettorali una iniziativa di cui possono considerarsi protagonisti a tutti gli effetti?
La commissione di studio sull'applicazione dell'Allegato VIII è uno dei risultati dello sciopero dei portuali dell'agosto 2015.
La bozza è pronta.
All’Authority ampi poteri di gestione e autorizzazione degli investimenti. La
firma attesa a luglio
di Giuseppe Palladini IL PICCOLO 16 giugno 2016
Il decreto sulla gestione
dei punti franchi, che apre nuove prospettive per l’intero scalo, e non solo, è
in dirittura d’arrivo.
Per ora si tratta di una bozza, elaborata dallo Studio
Zunarelli per conto del ministero per le Infrastrutture e i trasporti, alla cui
stesura ha collaborato l’Authority, che ha coordinato le posizioni di diversi
attori, fra cui le Dogane e il Coordinamento dei lavoratori portuali.
Il testo
è arrivato da alcuni giorni sui tavoli delle parti. Una volta che ciascuna avrà
apportato eventuali osservazioni, e rispedito il testo al dicastero, il
provvedimento sarà pronto per la firma del ministro Delrio.
«Queste norme -
osserva il segretario generale dell’Authority, Mario Sommariva - sono collegate
al decreto legislativo che definirà le autorità portuali di sistema. L’auspicio
è che la firma del ministro sia posta entro metà luglio». La nuova normativa
sulla gestione e la regolamentazione dei punti franchi si applicherà alle aree
del Porto nuovo e ai punti franchi creati di recente con lo spostamento di
parte del Punto franco vecchio a Fernetti, Prosecco, al Canale navigabile, alle
Noghere e all’area Teseco.
In proposito Sommariva sottolinea che il decreto,
dando al presidente dell’Authority i poteri di direttore del porto franco
(previsto dall’Allegato VIII del Trattato di pace, ndr), «va oltre la legge
84/94 e regolamenta la gestione in punto franco delle aree retroportuali».
Numerosi e articolati i poteri attribuiti all’Autorità portuale, a cominciare
dall’autorizzazione alla manipolazione delle merci e alla produzione di beni e
servizi, anche a carattere industriale.
«È la strategia che portiamo avanti da
un anno - commenta Sommariva -. Stiamo lavorando intensamente per attrarre
investitori internazionali. È una nuova visione del porto franco come
collettore di investimenti che si integrano con i traffici».
Il segretario
generale conferma che l’interesse c’è, ma non va oltre.
Una prova tangibile la
si è avuta martedì scorso, con l’incontro tra i responsabili di Amazon, colosso
mondiale delle vendite on-line, la presidente della Regione Serracchiani, il
sindaco Cosolini e i rappresentanti dell’Authority, in cui si sono approfondite
anche le opportunità offerte dal porto franco.
Sempre in questa ottica, negli
ambienti portuali si parla dell’interesse di una multinazionale Usa
dell’informatica a insediare una struttura per l’assemblaggio di
componentistica.
La bozza del decreto è stata ieri al centro di un incontro
nella sede del Cral dell’Authority, organizzato dal Coordinamento dei lavoratori
portuali (Clpt-Usb).
«Siamo nati per far rispettare l’Allegato VIII - ha
rimarcato il segretario Stefano Puzzer -. Dopo lo sciopero dell’agosto 2015,
l’Autorità portuale, che ringraziamo, ha rispettato l’impegno di creare una
commissione di studio sull’Allegato VIII, alla quale ha preso parte il nostro
legale Nicola Sponza (candidato sindaco con la lista Uniti per Trieste, ndr).
Il primo risultato è questa bozza del decreto attuativo del regime di porto
franco». «Si aprono grandi potenzialità per il porto - ha rilevato a sua volta
Sponza -. L’Authorithy avrà la piena potestà sul porto franco, autorizzando e
gestendo gli investimenti»
Ma se il Decreto in questione, che dovrebbe rappresentare un atto amministrativo con concrete misure ed incentivi, si sostanzia come in altri atti del passato in una mera enunciazione di principi giuridici, siano sempre al punto di partenza; spero quindi che nell'atto in fieri vi siano misure concrete di abbattimento fiscale a favore delle imprese
RispondiEliminaMa se il Decreto in questione, che dovrebbe rappresentare un atto amministrativo con concrete misure ed incentivi, si sostanzia come in altri atti del passato in una mera enunciazione di principi giuridici, siano sempre al punto di partenza; spero quindi che nell'atto in fieri vi siano misure concrete di abbattimento fiscale a favore delle imprese
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