lunedì 14 dicembre 2015

TERMINAL TESECO A TRIESTE - NE SCRIVE TRASPORTO EUROPA






A rischio il nuovo terminal di Teseco a Trieste
Giovedì 10 Dicembre 2015

La società toscana è in concordato preventivo e la realizzazione del nuovo terminal ro-ro del porto giuliano è messa a rischio.

Il Piccolo, durante l'illustrazione delle potenzialità dello scalo triestino alle delegazioni dei Paesi che fanno parte dell'iniziativa Centroeuropea riunite a Trieste nel palazzo della Regione di piazza Unità, D'Agostino, dopo aver parlato della nuova Piattaforma Logistica, il commissario del porto Zeno d'Agostino ha affermato: "C'è un altro progetto che è senza un operatore e al quale di conseguenza non darò inizio. Se non vi è la presenza di un operatore logistico, un progetto non può essere avviato".


Il commissario dell'Autorità ha precisato che "il progetto è quello del terminal traghetti della Teseco. È vero, la concessione è stata firmata e pagano un canone. Ma questo non vuol dire ancora nulla. Non posso permettere che si costruisca un terminal per poi farlo restare vuoto". 



In questo caso, a differenza di quanto avvenuto con la Piattaforma Logistica -
dove nella società concessionaria appaiono due operatori logistici (Emt e Interporto di Bologna) - la concessione all'ex Aquila non ne include alcuno, ma è stata data a un'azienda, seppure di rilievo nazionale, specializzata nei settori delle bonifiche ambientali e dei rifiuti speciali.

"Faremo il terminal traghetti all'ex Aquila - aveva dichiarato pochi giorni prima sempre a Il Piccolo il presidente di Teseco, Gualtiero Masini - poi venderemo la società concessionaria a un fondo straniero perché noi ci occupiamo di bonifiche e non di logistica, e questa è la prassi che seguiamo per qualsiasi intervento". 

Ma è una procedura che evidentemente non piace a D'Agostino, che teme di ritrovarsi con una cattedrale nel deserto in un porto dove gli spazi non abbondano.



Nicola Capuzzo

NOTA DI FAQ TRIESTE : La ricostruzione è chiara e fa bene Trasporto Europa a sottolineare le motivazioni del Commissario D'Agostino che ha le idee molto chiare sui requisiti richiesti per questi progetti. Come in tanti articoli, succede anche a noi, il tono del giornalista sottolinea l'urgenza delle decisioni ma sicuramente in questo caso non ci sono ruspe e macchine asfaltatrici pronte ad iniziare i lavori bloccate dal Commissario sui varchi d'accesso dell'area.
La vicenda ha una storia molto più lunga anche di quanto avevamo documentato in un precedente post. Da segnalare un diverso atteggiamento da parte di chi ha gestito gestito la vicenda guidando l'APT, sembra quasi che al Commissario tocca ridefinire alcune regole e valutazioni rispetto alla concessione approvata durante la presidenza Monassi dell'Autorità portuale.

La presenza della società TESECO a Trieste è legata alle bonifiche della ex Raffineria Aquila che è stata citata dall'assessore comunale all'ambiente in un incontro pubblico come riporta la stampa locale.

«Sulla Ferriera abbiamo evitato una “Aquila bis”. Ad Aquilinia, da trent’anni vediamo un ex stabilimento diventato un deserto, cosa che a Servola non è successa per fortuna». Laureni

FOTOROMANZO TERMINAL RO-RO TESECO

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