Dalle anticipazioni di quest'ultimo anno, prima del Ministro Lupi ed ora del Ministro Delrio abbiamo appreso che la Riforma dei Porti in elaborazione non sarà un testo unico. Verrà attuata in almeno due momenti distinti, quindi con due decreti. Uno preparato dal Ministero dei Trasporti che è il Piano Generale dei Porti, di cui il ministero sta preparando i decreti attuativi. Il secondo è un decreto sulla " governance " dei porti che sarebbe all'attenzione del Ministro della Pubblica Amministrazione Madia.
I contenuti si conoscono a grandi linee e prevedono una centralizzazione dei poteri decisionali ( gli investimenti ) , l'abolizione dei Comitati Portuali, la nomina diretta dal Governo dei responsabili ( presidenti ? direttori ? o altro ) che guideranno i vari distretti o meglio le vecchie Autorità Portuali accorpate o meno.
Questi cambiamenti verranno votati in momenti diversi e finiranno in diversi dispositivi di legge. Per questo motivo ci permettiamo di definire la Riforma dei Porti un puzzle che andrà ricomposto ogni volta che si discuterà di portualità e logistica dando ulteriore lavoro a magistrati, tribunali e avvocati.
Quello che ci chiediamo oggi partendo proprio dalla situazione particolare del Porto di Trieste è che fine farà il comma 12, dell'art.6 della Legge 84/94 ?
IN QUALE DI QUESTI PROVVEDIMENTI E' STATO O SARA' INSERITO ?
CHI DEI PARLAMENTARI TRIESTINI NELLE FILE DEL GOVERNO STA OPERANDO PER NON FAR FINIRE NEL CESTINO QUESTO ARTICOLO ?
IL SENATORE DEI "BLITZ" NE HA PREPARATO UNO A DIFESA DELLA PARTICOLARITA' DEL PORTO FRANCO INTERNAZIONALE DI TRIESTE ?
DALLA POSIZIONE DI CAPOGRUPPO ALLA CAMERA IL DEPUTATO TRIESTINO E' ABBASTANZA INFLUENTE PER OTTENERE CHE QUESTO ARTICOLO RESTI INSERITO NELLA RIFORMA "PUZZLE" DEI PORTI ?
DALLA POSIZIONE DI CAPOGRUPPO ALLA CAMERA IL DEPUTATO TRIESTINO E' ABBASTANZA INFLUENTE PER OTTENERE CHE QUESTO ARTICOLO RESTI INSERITO NELLA RIFORMA "PUZZLE" DEI PORTI ?
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