SEGRETERIE TERRITORIALI
COMUNICATO SINDACALE
PER LE LAVORATRICI E I LAVORATORI DELLA
PTS
Nella giornata del 27
ottobre, si è svolto presso la Torre dei Lloyd,un incontro tra il Segretario
Generale Mario Sommariva e la Segreterie territoriali confederali e di
categoria di CGIL, CISL, UIL e UGL.
Nel corso della riunione,
che si è protratta per oltre quattro ore, sono stati affrontati tutta una serie di
questioni, riguardanti sia le strategie generali rispetto allo sviluppo del
Porto di Trieste, che quelle riferite all’organizzazione interna della stessa
Autorità, compreso le società controllate dalla stessa.
Per quanto concerne la società
PTS, su specifico quesito posto dalle Organizzazioni Sindacali, il Segretario
Generale ha confermato che l’amministrazione sta procedendo nel predisporre
tutta la documentazione necessaria per modificare l’assetto societario di PTS,
per trasformare quest’ultima in “ società in house”. Purtroppo non riusciranno
a portare nel prossimo Comitato Portuale questa proposta (che necessità per l’appunto di questo
passaggio) e quindi i tempi, precedentemente ipotizzati, per la definizione di
questo nuovo assetto si allungheranno. Nel contempo però, è stato garantito che
tutti i “contratti precari” in scadenza
verranno rinnovati/prolungati e successivamente stabilizzati.
Nel valutare di estrema
importanza quanto confermato dal Segretario Generale, le Segreterie
territoriali della Filt-Cgil, della Fit-Cisl-Reti, della Uiltrasporti e della
Ugl Mare, ritengono che questo sia un ulteriore risultato positivo, dell’azione
che queste sigle sindacali hanno promosso nel corso dell’ultimo anno, ovvero da
quando hanno trovato nel Commissario Straordinario Zeno D’Agostino e nel
Segretario Generale Mario Sommariva, delle persone non solo disponibili al
confronto e al dialogo, ma soprattutto degli amministratori, che intendono e
vogliono risolvere le questioni, che da troppo tempo stanno condizionando il
lavoro nel contesto del Porto di Trieste.
Per le Segreterie
Renato Kneipp Giulio Germani Marco Rebez
Edoardo Folla
Ne parliamo al telefono con Renato Kneipp :
Il comunicato si riferisce alla Porto Trieste Service , società di servizi portuali con 17 dipendenti ( 6 con contratto a tempo indeterminato, 1 in distacco da APT, 8 con contratto a termine e 2 con contratto a progetto ).
La PTS è al 100% di proprietà della APT , sottolineo, e non farà nel prossimo futuro servizi per terzi ma agirà completamente "in house - in casa" come si dice in gergo. Farà esclusivamente lavori per l'APT . I terzi si rivolgeranno direttamente all'APT. Alcuni contratti dei dipendenti erano in scadenza e verranno prolungati fino al completamento del percorso per la definitiva modifica dello status della società. Servirà un Piano Economico, un passaggio in Comitato Portuale e ovviamente dal notaio. Siamo soddisfatti della definizione della società come operante "in house" e in particolare della "stabilizzazione" dei lavoratori.
FAQTRIESTE: Questa vicenda può avere ricadute o similitudini con quella di Adriafer ?
Ne parliamo al telefono con Renato Kneipp :
Il comunicato si riferisce alla Porto Trieste Service , società di servizi portuali con 17 dipendenti ( 6 con contratto a tempo indeterminato, 1 in distacco da APT, 8 con contratto a termine e 2 con contratto a progetto ).
La PTS è al 100% di proprietà della APT , sottolineo, e non farà nel prossimo futuro servizi per terzi ma agirà completamente "in house - in casa" come si dice in gergo. Farà esclusivamente lavori per l'APT . I terzi si rivolgeranno direttamente all'APT. Alcuni contratti dei dipendenti erano in scadenza e verranno prolungati fino al completamento del percorso per la definitiva modifica dello status della società. Servirà un Piano Economico, un passaggio in Comitato Portuale e ovviamente dal notaio. Siamo soddisfatti della definizione della società come operante "in house" e in particolare della "stabilizzazione" dei lavoratori.
FAQTRIESTE: Questa vicenda può avere ricadute o similitudini con quella di Adriafer ?
R Kneipp: Lo escludo, si tratta di due vertenze diverse tra loro. Ormai la notizia che avevate anticipato sul vostro blog è confermata e la FUC Ferrovie Udine Cividale è tagliata fuori proprio in virtù del fatto che deve agire in house essendo interamente di proprietà della Regione FVG. Stanno studiando e prospettando altre soluzioni e possibilità.
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