mercoledì 7 ottobre 2015

INFORMARE : SERRACCHIANI HA IN MENTE IL TELETRASPORTO ALLA STAR TREK

   
 Il commento di inforMARE


Franceschini, Serracchiani e Cosolini vedono nell'utilizzo del porto di Trieste la soluzione al problema delle grandi navi a Venezia

Il ministro propone lo scalo giuliano quale hub e la presidente della Regione FVG e il sindaco di Trieste ritengono tale ipotesi fondata e ragionevole

Il ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, intervenendo agli Stati generali del turismo sostenibile in corso al Museo ferroviario di Pietrarsa a Portici (Napoli), ha ipotizzato l'utilizzo del porto di Trieste quale “hub” per risolvere il problema causato dall'impatto dell'approdo delle grandi navi a Venezia. 

Secondo la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, «il ministro Franceschini ha formulato un'ipotesi fondata e ragionevole, che tiene conto delle esigenze di tutela ambientale di Venezia e anche della vocazione crocieristica di Trieste». 

Dello stesso avviso il sindaco di Trieste, per il quale «l'idea di Trieste come hub crocieristico
dell'Alto Adriatico, vista anche l'insostenibilità della situazione a Venezia - ha affermato Roberto Cosolini - mi pare decisamente un passo avanti positivo e questo - si è schermito il sindaco - non tanto per il vantaggio che potrebbe trarne Trieste, ma soprattutto perché si fa strada la nozione per cui finalmente si possono fare scelte strategiche legate a una visione complessiva».

Non sembra chiaro se quella formulata da Franceschini sia una congettura o una convinzione del ministro. Tra gli scopi prioritari del suo Ministero c'è la valorizzazione del patrimonio culturale e turistico italiano. Evidentemente Franceschini non ritiene che il turismo crocieristico abbia avuto e potrà avere questa funzione per Venezia e nemmeno che abbia, in senso lato, la capacità di generare valore per l'economia, la comunità e i beni della città lagunare. Perché se il ministro avesse avuto qualche dubbio a tal proposito lo avrebbe potuto fugare chiedendo un parere in merito ad un qualsiasi agente di viaggio senza scomodarsi ad interpellare un esperto del settore crocieristico.

Che quella di Franceschini sia più una convinzione che una congettura lo ha sostenuto Debora Serracchiani: «l'accelerazione data agli interventi ferroviari sulla tratta Venezia-Trieste - ha spiegato la presidente della Regione - cambierà molto lo scenario della mobilità nell'Alto Adriatico, e dovrebbe spingere verso l'integrazione dei poli logistici e turistici, individuando il vantaggio rappresentato dalla complementarietà dei ruoli. Trieste e Venezia, dove evidentemente le navi continueranno ad arrivare - ha rilevato - possono essere un esempio virtuoso di questo tipo di integrazione».

Insomma - pare di capire - i crocieristi che approdano a Trieste potranno usufruire anche di un'escursione a Venezia.

È assolutamente vero: il nord-est è una delle regione italiane più dinamiche. La presidente della Regione è già avanti. Più che l'alta velocità ferroviaria, ancora da venire qui da noi eppure già obsoleta, Serracchiani ha in mente il teletrasporto alla Star Trek..

C'è tuttavia chi è ferma alla preistoria e si dichiara «sorpresa dalle dichiarazioni del ministro Franceschini che individua nel porto vecchio di Trieste l'hub europeo per le grandi navi». Dal passato sembra giungere la voce di Alessandra Moretti, che nel Consiglio regionale veneto è capogruppo del Partito Democratico, lo stesso in cui milita il ministro. «Mi sembra - ha azzardato Moretti - un'ipotesi che non tiene conto dello sforzo comune che a livello locale ed anche nazionale si sta facendo per trovare una soluzione capace di salvare le attività portuali veneziane e di tutelare l'ambiente. Quella di Franceschini - secondo la veteropidiessina - appare insomma come una scorciatoia che umilia questo sforzo e che sarebbe destinata a danneggiare Venezia».

«Mi sembra del tutto evidente - ha proseguito Moretti - che a Venezia nessuno voglia più far transitare le grandi navi per il bacino San Marco. Ma da qui a caldeggiare una soluzione che addirittura cancella tutto un comparto, con le enormi conseguenze di ordine occupazionale, ce ne passa. Franceschini - ha denunciato - parla addirittura dello spostamento a Trieste come di “scelta strategica che dobbiamo fare”. Ritengo sia a questo punto opportuno un chiarimento sulle parole del ministro».

Come se non bastasse il chiarimento della collega di partito Serracchiani. Come se fosse davvero necessario domandarsi il motivo per cui l'arcaica Alessandra Moretti è stata sconfitta alle ultime elezioni per la presidenza della Regione Veneto.



Bruno Bellio             2 ottobre 2015  

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