Il commento di inforMARE
Franceschini, Serracchiani e Cosolini vedono
nell'utilizzo del porto di Trieste la soluzione al problema delle grandi navi a
Venezia
Il ministro propone lo scalo giuliano quale hub e la
presidente della Regione FVG e il sindaco di Trieste ritengono tale ipotesi
fondata e ragionevole
Il ministro dei Beni e delle attività culturali e del
turismo, Dario Franceschini, intervenendo agli Stati generali del turismo
sostenibile in corso al Museo ferroviario di Pietrarsa a Portici (Napoli), ha
ipotizzato l'utilizzo del porto di Trieste quale “hub” per risolvere il
problema causato dall'impatto dell'approdo delle grandi navi a Venezia.
Secondo
la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, «il ministro
Franceschini ha formulato un'ipotesi fondata e ragionevole, che tiene conto
delle esigenze di tutela ambientale di Venezia e anche della vocazione
crocieristica di Trieste».
Dello stesso avviso il sindaco di Trieste, per il
quale «l'idea di Trieste come hub crocieristico
dell'Alto Adriatico, vista
anche l'insostenibilità della situazione a Venezia - ha affermato Roberto
Cosolini - mi pare decisamente un passo avanti positivo e questo - si è
schermito il sindaco - non tanto per il vantaggio che potrebbe trarne Trieste,
ma soprattutto perché si fa strada la nozione per cui finalmente si possono
fare scelte strategiche legate a una visione complessiva».
Non sembra chiaro se quella formulata da Franceschini sia
una congettura o una convinzione del ministro. Tra gli scopi prioritari del suo
Ministero c'è la valorizzazione del patrimonio culturale e turistico italiano.
Evidentemente Franceschini non ritiene che il turismo crocieristico abbia avuto
e potrà avere questa funzione per Venezia e nemmeno che abbia, in senso lato,
la capacità di generare valore per l'economia, la comunità e i beni della città
lagunare. Perché se il ministro avesse avuto qualche dubbio a tal proposito lo
avrebbe potuto fugare chiedendo un parere in merito ad un qualsiasi agente di
viaggio senza scomodarsi ad interpellare un esperto del settore crocieristico.
Che quella di Franceschini sia più una convinzione che
una congettura lo ha sostenuto Debora Serracchiani: «l'accelerazione data agli
interventi ferroviari sulla tratta Venezia-Trieste - ha spiegato la presidente
della Regione - cambierà molto lo scenario della mobilità nell'Alto Adriatico,
e dovrebbe spingere verso l'integrazione dei poli logistici e turistici,
individuando il vantaggio rappresentato dalla complementarietà dei ruoli.
Trieste e Venezia, dove evidentemente le navi continueranno ad arrivare - ha
rilevato - possono essere un esempio virtuoso di questo tipo di integrazione».
Insomma - pare di capire - i crocieristi che approdano a
Trieste potranno usufruire anche di un'escursione a Venezia.
È assolutamente vero: il nord-est è una delle regione
italiane più dinamiche. La presidente della Regione è già avanti. Più che
l'alta velocità ferroviaria, ancora da venire qui da noi eppure già obsoleta,
Serracchiani ha in mente il teletrasporto alla Star Trek..
C'è tuttavia chi è ferma alla preistoria e si dichiara
«sorpresa dalle dichiarazioni del ministro Franceschini che individua nel porto
vecchio di Trieste l'hub europeo per le grandi navi». Dal passato sembra
giungere la voce di Alessandra Moretti, che nel Consiglio regionale veneto è
capogruppo del Partito Democratico, lo stesso in cui milita il ministro. «Mi
sembra - ha azzardato Moretti - un'ipotesi che non tiene conto dello sforzo
comune che a livello locale ed anche nazionale si sta facendo per trovare una
soluzione capace di salvare le attività portuali veneziane e di tutelare
l'ambiente. Quella di Franceschini - secondo la veteropidiessina - appare
insomma come una scorciatoia che umilia questo sforzo e che sarebbe destinata a
danneggiare Venezia».
«Mi sembra del tutto evidente - ha proseguito Moretti -
che a Venezia nessuno voglia più far transitare le grandi navi per il bacino
San Marco. Ma da qui a caldeggiare una soluzione che addirittura cancella tutto
un comparto, con le enormi conseguenze di ordine occupazionale, ce ne passa.
Franceschini - ha denunciato - parla addirittura dello spostamento a Trieste
come di “scelta strategica che dobbiamo fare”. Ritengo sia a questo punto
opportuno un chiarimento sulle parole del ministro».
Come se non bastasse il chiarimento della collega di
partito Serracchiani. Come se fosse davvero necessario domandarsi il motivo per
cui l'arcaica Alessandra Moretti è stata sconfitta alle ultime elezioni per la
presidenza della Regione Veneto.
Bruno Bellio 2 ottobre 2015
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