lunedì 6 luglio 2015

SDEMANIALIZZAZIONE PORTO VECCHIO E TRASFERIMENTO PUNTO FRANCO ?

La notizia è stata riportata ampiamente dai media locali : " Si firma la sdemanializzazione ! "

Sui costi della sdemanializzazione a carico del comune di Trieste e sui tempi abbiamo già elaborato delle domande precise con il metodo FAQ Trieste. 
Oggi riportiamo due punti di vista sicuramente fuori dal coro dei consensi.




Più che alla riforma dei Porti  (Legge 84/94) dovremo concentrare la ns. attenzione e convogliare o/e coagulare le forze per arrivare ad avere il decreto attuativo di quanto stabilito dall'allegato VIII - Articolo 2

Comma 1 

Il Porto Franco sarà costituito ed amministrato come un Ente pubblico del Territorio Libero ( Repubblica Italiana ),avente tutti gli attributi di una persone giuridica ed operante in
conformità delle disposizioni del presente Strumento.

Comma 2

Tutti i beni italiani statali e parastatali entro il limiti del Porto Franco, che ai sensi delle disposizioni del presente Trattato,....(omissis.....) saranno trasferiti senza pagamento, al Porto Franco.
Basta leggere attentamente il Comma 2 per considerare impraticabile la tanto sbandierata sdemanializzazione del Porrto Vecchio.

Saluti .


Emanuele Lo Nigro


Il secondo commento è tratto dalla pagina Facebook di Francesco Giuseppe Paolo
Deganutti denominata Rinascita Triestina


SDEMANIALIZZAZIONE PORTO VECCHIO:
COSA SARA' FIRMATO VERAMENTE GIOVEDI' ?

Il Piccolo oggi insiste a pag.19 : "giovedì, come riferiamo anche sotto, sarà firmato l’atto ufficiale di sdemanializzazione del Porto Vecchio." a firma Maranzana che riporta dichiarazioni, secondo noi avventate, di Cosolini.

NON C'E' TRASPARENZA SULLA NATURA DEL DOCUMENTO E CONTINUA DA GIORNI L' OPACITA' DELLA PROCEDURA -

Noi facciamo una scommessa:

Sarà solo l' atto ufficiale di INIZIO della LUNGA PROCEDURA di sdemanializzazione, che cercano di far passare per atto conclusivo a soli fini propagandistici pro PD. In realtà comincerà un lungo iter che prevede, tra l' altro, il voto in Consiglio Comunale di una Variazione di Bilancio per assumere nel Patrimonio Disponibile il grosso onere di un' area di oltre 5 ettari di edifici lasciati colpevolmente in totale degrado.

Se si pensa che il Comune ha recentemente rifiutato la donazione di alcune grandi ville perchè non ha i soldi per la manutenzione si capisce di cosa si tratti veramente.
L' iter dovrà poi superare anche ostacoli legislativi come l' art.5 del Codice della Navigazione che VIETA la sdemanializzazione di aree prospicenti al mare senza una PREVENTIVA DICHIARAZIONE DELL' AUTORITA' PORTUALE CHE TALI AREE NON SONO PIU' DI INTERESSE PUBBLICO E ADIBIBILI AGLI USI DEL MARE.

Dichiarazione che l' Autorità Portuale NON ha mai fatto PREVENTIVAMENTE ma, anzi, lo scorso anno ha posto l' area in una gara per concessioni DEMANIALI e da allora non è cambiato niente, tantopiù che Adriaterminal e SAIPEM continuano a funzionare ed è evidente anche agli orbi che gli "usi del mare" sono possibili.

E noi ribadiamo che SONO AREE DI INTERESSE PUBBLICO CHE NON POSSONO ESSERE PRIVATIZZATE.

A proposito stanno già cominciando a fare marcia indietro sulla promessa di girare al Porto i proventi delle vendite a privati: già mettono le mani avanti sul fatto che verrà devoluta solo l' eccedenza dai folli costi di urbanizzazione primaria di un area priva anche di fognature e di manutenzione: resteranno briciole...

Poi il tutto dovrebbe essere INTAVOLATO nel Patrimonio Disponibile del Comune.
NULLA DI TUTTO QUESTO E' STATO FATTO E GIOVEDI' SARA' POSSIBILE SOLO LA FIRMA DI UNA DOMANDA DI INIZIO PROCEDURA ALLA AGENZIA DEL DEMANIO ( A 7 MESI DALLA LEGGE RUSSO).

Poi Cosolini annuncia trionfante che verrà nominato un "advisor" per fare un progetto dell' area: sotto il pomposo termine inglese si nasconde semplicemente uno studio privato che farebbe solo un ennesimo studio su cosa si potrebbe fare nell' area: come ha fatto Pacorini, come ha fatto Porto Città, come hanno fatto altri senza combinare niente.

Giovedi sapremo se abbiamo torto o ragione: la posta della scommessa con Cosolini è, naturalmente, un piatto di Jota.


FOTO TRATTA DALLA PAGINA FB RINASCITA TRIESTINA

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