Sui costi della sdemanializzazione a carico del comune di Trieste e sui tempi abbiamo già elaborato delle domande precise con il metodo FAQ Trieste.
Oggi riportiamo due punti di vista sicuramente fuori dal coro dei consensi.

Comma 1
Il Porto Franco sarà costituito ed amministrato come un Ente
pubblico del Territorio Libero ( Repubblica Italiana ),avente tutti gli
attributi di una persone giuridica ed operante in
conformità delle disposizioni
del presente Strumento.
Comma 2
Tutti i beni italiani statali e parastatali entro il limiti
del Porto Franco, che ai sensi delle disposizioni del presente
Trattato,....(omissis.....) saranno trasferiti senza pagamento, al Porto
Franco.
Basta leggere attentamente il Comma 2 per considerare
impraticabile la tanto sbandierata sdemanializzazione del Porrto Vecchio.
Saluti .
Emanuele Lo Nigro
Deganutti denominata Rinascita Triestina
SDEMANIALIZZAZIONE PORTO VECCHIO:
COSA SARA' FIRMATO VERAMENTE GIOVEDI' ?

NON C'E' TRASPARENZA SULLA NATURA DEL DOCUMENTO E CONTINUA
DA GIORNI L' OPACITA' DELLA PROCEDURA -
Noi facciamo una scommessa:
Sarà solo l' atto ufficiale di INIZIO della LUNGA PROCEDURA
di sdemanializzazione, che cercano di far passare per atto conclusivo a soli
fini propagandistici pro PD. In realtà comincerà un lungo iter che prevede, tra
l' altro, il voto in Consiglio Comunale di una Variazione di Bilancio per
assumere nel Patrimonio Disponibile il grosso onere di un' area di oltre 5
ettari di edifici lasciati colpevolmente in totale degrado.
Se si pensa che il Comune ha recentemente rifiutato la
donazione di alcune grandi ville perchè non ha i soldi per la manutenzione si
capisce di cosa si tratti veramente.
L' iter dovrà poi superare anche ostacoli legislativi come
l' art.5 del Codice della Navigazione che VIETA la sdemanializzazione di aree
prospicenti al mare senza una PREVENTIVA DICHIARAZIONE DELL' AUTORITA' PORTUALE
CHE TALI AREE NON SONO PIU' DI INTERESSE PUBBLICO E ADIBIBILI AGLI USI DEL
MARE.
Dichiarazione che l' Autorità Portuale NON ha mai fatto
PREVENTIVAMENTE ma, anzi, lo scorso anno ha posto l' area in una gara per
concessioni DEMANIALI e da allora non è cambiato niente, tantopiù che
Adriaterminal e SAIPEM continuano a funzionare ed è evidente anche agli orbi
che gli "usi del mare" sono possibili.
E noi ribadiamo che SONO AREE DI INTERESSE PUBBLICO CHE NON
POSSONO ESSERE PRIVATIZZATE.
A proposito stanno già cominciando a fare marcia indietro
sulla promessa di girare al Porto i proventi delle vendite a privati: già
mettono le mani avanti sul fatto che verrà devoluta solo l' eccedenza dai folli
costi di urbanizzazione primaria di un area priva anche di fognature e di
manutenzione: resteranno briciole...
Poi il tutto dovrebbe essere INTAVOLATO nel Patrimonio
Disponibile del Comune.
NULLA DI TUTTO QUESTO E' STATO FATTO E GIOVEDI' SARA'
POSSIBILE SOLO LA FIRMA DI UNA DOMANDA DI INIZIO PROCEDURA ALLA AGENZIA DEL
DEMANIO ( A 7 MESI DALLA LEGGE RUSSO).
Poi Cosolini annuncia trionfante che verrà nominato un
"advisor" per fare un progetto dell' area: sotto il pomposo termine
inglese si nasconde semplicemente uno studio privato che farebbe solo un
ennesimo studio su cosa si potrebbe fare nell' area: come ha fatto Pacorini,
come ha fatto Porto Città, come hanno fatto altri senza combinare niente.
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