lunedì 25 maggio 2015

DOMANDA PUBBLICA AI POLITICI, AI PARLAMENTARI,.......

DOMANDA PUBBLICA AI POLITICI, AI PARLAMENTARI,
ai consiglieri regionali, provinciali e comunali, agli operatori portuali, ai terminalisti, ai sindacati dei lavoratori, ai responsabili dei partiti

Se qualcuno ha qualcosa da dire sulla riforma dei porti proposta dal ministro DELRIO parli ora. Ora, il momento giusto è adesso, poiché il presente è il solo tempo che c’è.

Il futuro sta attendendo che voi lo scriviate e quello che importa è quello che fate ora, in questo momento.

Chi ha qualcosa da dire contro l’ipotesi di riforma della portualità del ministro Delrio parli ora o taccia per sempre.


-          Che giudizio date dell’ipotesi di una Autorità di sistema portuale Nord Adriatica che accorpa Ancona , Ravenna, Venezia e Trieste ?

-          Finirà cancellato dalla nuova riforma l’impegno contenuto nell’art. 6 comma 12 della Legge sui Porti 84/94 relativo alla particolarità e specificità del Porto Franco Internazionale di Trieste ? (1)

-          Il futuro del Porto di Trieste non riguarda solo gli eletti nelle istituzioni di provenienza triestina visto che solo per la Regione FVG il porto contribuisce alle entrate fiscali per una quota di 300 milioni circa, pari al 6% delle entrate. Un ridimensionamento simile a quello del Porto di Taranto che è passato in otto anni da 900.000 teu a zero nel 2015 comporterebbe conseguenze importanti anche a livello regionale. (2)

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I VOSTRI GIUDIZI POSITIVI O NEGATIVI CHE SIANO, 

SOLO IL VOSTRO SILENZIO E’ INACCETTABILE !


Inviate i vostri contributi scritti a faqtrieste@gmail.com

  

(1)    LEGGE 84/94 art. 6 comma 12
12. È fatta salva la disciplina vigente per i punti franchi compresi nella zona del porto franco di Trieste. Il Ministro dei trasporti e della navigazione, sentita l'autorità portuale di Trieste, con proprio decreto stabilisce l'organizzazione amministrativa per la gestione di detti punti franchi.


(2)    La Regione Friuli Venezia Giulia ha incassato dalla " azienda porto " entrate fiscali per circa 300 milioni di euro. Una entrata fiscale dalle attività portuali di Trieste pari al 6% del totale delle entrate ricevute dalla compartecipazione fiscale che si divide gli introiti tra la Regione e lo Stato.

3 commenti:

  1. mi sembra evidente che: a) il porto [con la ex cantieristica] di Trieste non ha mai interessato l'Italia; b) le lobby italiane sono strutturate a sviluppare altri scali (es.: Venezia). Boniciolli giustamente diceva che occorreva poter proporre ai grandi clienti lontani -p.es. ai cinesi- un unico sistema portuale con banchine da Ravenna a Fiume. A mio modestissimo modo di vedere, il coordinamento tra porti si può ottenere sia con Autorità distinte [ma sinergiche] che con Autorità accorpate; quel che conta è la volontà politica [[[che mi sembra manchi]]].

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  2. a sproposito: Franco Belci ha poi risposto sui motivi che lo avevano indotto a patrocinare la candidatura di Riccardo Illy a presidente dell'Autorità di TS ?

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